(autoprodotto) Qual è la differenza tra la profezia e la visione? Dove si cela l’invisibile confine tra ciò che immaginiamo o sogniamo e ciò che poi diventa realtà, rivelando la (crudele) essenza della profezia? Black metal, black sinfonico, mondo dell’occulto: tornano gli italiani Veratrum, ed offrono un lavoro breve ma intenso, curato, esaltante, epico, ricco di magia ed oscura essenza. Black metal con influenze death, inserti sinfonici eccellenti e linee vocali tra lo scream, il growl ed il clean corale… voci che narrano, che raccontano, che svelano e conducono lungo un sentiero di sortilegi, violenza, sogno e paura ancestrale. I Veratrum danno vita ad un EP intenso e seducente; capolavoro teatrale e narrativo con “La Stella Imperitura”, un brano che tra i labirinti del black sa essere melodico, arrivando a sfiorare le dimensioni Iron Maideniane. Pregiato symphonic black ricco di essenza teatrale con “Oltre il Vero”. Violenta e crudele “L’Alchimista”. Con musica, teatralità, testi e voci, descrivono quel favoloso limbo tra il reale ed il surreale, il percepibile e l’immaginario, quell’indecisione eterna tra la consapevolezza di un tragico destino e l’illusione di una fantasia fin troppo realista.

(Luca Zakk) Voto: 8/10