copvolture(High Roller Records) Una bella copertina pacchiana incornicia l’esordio sulla lunga distanza dei Volture, una band che era partita col botto (ricordo uno split con gli Enforcer che andò esaurito subito), ma che poi forse ha aspettato troppo tempo per il full-length. Certamente in questo ritardo giocano i problemi di line-up (i nostri hanno cambiato di recente il vocalist): alla fine “On the Edge” risulta essere un prodotto buono ma non eccezionale, e sicuramente i sopracitati Enforcer sono a miglia di distanza. L’origine americana della band è evidente fin dalla arrembante titletrack, posta in apertura: molto apprezzabili la linea vocale e i cambi di tempo. “Desert Pursuit” si gioca tutta in velocità, mentre “Brethen of the Coast”, dopo la sua intro epica, accoglie finezze ritmiche da NWOBHM. “Rock you hard”, chi l’avrebbe mai detto, ha un sound più leggero e scanzonato, mentre la conclusiva “Deep Dweller” offre fughe in doppia chitarra e tanti muscoli (mi piace soprattutto come Ryan Waste, in forza anche ai Municipal Waste, utilizza il suo basso). Ma il brano migliore della scaletta è la fulminante e speed “Nightrance”. Può piacere anche al di fuori della ristretta cerchia di collezionisti.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10