(Ghost Record Label) One man band triestina che guarda alla religione come il mezzo che ha distrutto il libero arbitrio delle persone. Sommariamente è questo il tema di un concept che pur se pieno di metafore e figure allegoriche varie, oltre a qualche riferimento forse all’occulto, vuole essere comunque un atto di accusa. Per farlo, Davide Giorgi, il titolare del progetto, usa qualcosa a metà tra un robusto e svelto crossover con assalti nu-metal. Un groove saettante, riff possenti e pesanti ma rotolanti e immediati, il cantato che incede anche in qualche sfuriata hardcore oppure in free-style, “Stronger than God” diventa un granitico atto di forza dai toni vivaci. “Down to the Cross”, Watch Me”, “Fuck” o la seguente “Inferno” che formano la coppia di chiusura di “Stronger than God”, rappresentano momenti di impatto e sprigionano sonorità coinvolgenti. Pur non nascondendo un clima stile Gojira, Slipknot, System Of A Down e cose del genere che sono indice di un qualcosa non certo nuovo, sarebbe delittuoso però non riconoscere a Giorgi l’avere iniettato nelle nove composizioni semplicità strutturale e tanta adrenalina coinvolgente per l’ascoltatore. Ad ogni modo i brani riescono anche a districarsi dal granito del quale sono rivestiti, tanto da apparire piuttosto distintivi tra loro dopo già un paio di ascolti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10