(Cruz Del Sur Music) Doom. Dannato ed inquietante doom. Doom in grande stile, sulla scia di grandi nomi. I tedeschi Wheel firmano il loro terzo sigillo con un album che non rivela nulla di nuovo, ovviamente, ma in grado di travolgere con quel doom intenso, pesante come non mai, coronato da un vocalist poderoso ed irresistibile. Epici, veri, tornano dopo ben otto anni, tornano dalle tenebre per materializzarne di nuove, dando un ulteriore senso al titolo dopo un periodo di inattività dovuto alla vita, allo spazio, al tempo. Doom cadenzato, ricco di melodia, di riff che piegano in modi surreali le articolazioni del collo… basta lasciarsi andare a brani quali “Aeon of Darkness” per assaporare il VERO doom, quello immortale, quello che in uno ipotetico wall of fame vede troneggiare nomi quali Candelmass, Saint Vitus, Pentagram, Solitude Aeturnus, Witchfinder General, Reverend Bizarre… e, sopra tutti, i Black Sabbath. È impossibile resistere a pezzi come “Hero of the Weak”… tanto drammatici quanto suggestivi, grazie a melodie immense e strizzate d’occhio al growl. Trascina lentamente verso gli inferi “At Night They Came Upon Us”, traccia ricca di riff iper classici e divagazioni pregne di senso etereo. Sguardo verso un mondo gotico su “When The Shadow Takes You Over”, mentre è un’autentica deliziosa condanna all’eternità l’ottima “After All”. Doom con spunti progressive su “She Left In Silence”, appare monumentale “Hero of the Weak”, si rivela letale la conclusiva “Daedalus”. Album con una efficacia micidiale… da gustare fumando e sorseggiando con stile. ‘Conservato nel tempo’: il tempo è un vascello che naviga attraverso i sconfinati mari del tempo, raccogliendo in ogni porto ricordi, memorie, segni del trascorrere eterno, di ciò che fu, di ciò che è, nel nome di quel che sarà. Come dimostra la bellissima copertina tutto ruota attorno al quello scorrere inarrestabile… con magia, con senso mistico, con dannazione, con una ricorsività ed un ripetersi degli eventi destabilizzante. Il tempo a cavallo tra l’entità da venerare ed il fardello da trascinare lungo il difficile cammino, passo dopo passo. Pietra dopo pietra. Pietra miliare dopo pietra miliare.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10