(Eat Metal Records) Se dovessi scegliere il gruppo più ‘barbarico’ della scena heavy/epic, non avrei nessuna esitazione a indicare i Wrathblade. I greci, qui all’esordio dopo una lunghissima gavetta che ha fruttato un demo e un 7’’, sono infatti quanto di più grezzo, seminale, cupo e selvaggio mi sia capitato di sentire: Cirith Ungol, Omen, Manilla Road, Wotan, i Manowar più oscuri si mescolano assieme in un sound che non fa nulla per essere melodico (anzi, la bassissima e nasale voce di Nick Varsamis contribuisce alle dissonanze e alle asperità), ma che è la colonna sonora perfetta per i racconti di Howard o per le illustrazioni di Frazetta. Una intro acustica e fumosa, poi “God-defying Typhoeus” ci racconta le gesta dell’antico gigante del caos che sfidò Zeus: tema mitologico che i nostri svolgono egregiamente grazie a una sessione ritmica schiacciasassi e a chitarre oscure sulle quali Varsamis sale e scende su linee vocali per nulla facili. “Dolorous Shock” concede più spazio alla fuga delle due asce, mentre “Deam Trap”, che sviluppa la prima parte di una serie dedicata alla città di Doomopolis, arriva senza esitazioni nel doom più soffocante. Dannatamente epica e impostata “Flee to Freedom”, mentre la conclusiva “For you”, dedita a narrare le gesta di Prometeo, conquista con un ritornello ossessivo, quasi ipnotico. Heroic fantasy metal per una fetta ristrettissima di pubblico (molti troveranno il disco inascoltabile… ma si intende, come io rifiuterei un disco grind!), ma nel suo genere una vetta difficilmente eguagliabile.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10