(Listenable Records) Chissà se passare dalla Century Media alla Listenable Records vuol dire che la prima ti ha scaricato. I Zonaria sono comunque in buone mani con l’etichetta francese, sempre prodiga di buone produzioni e per diversi generi del metal, tuttavia è inevitabile constatare che la Century non ha più creduto in questa band svedese. Il sound dei Zonaria è pomposo, altisonante e sommamente melodico e confesso che almeno nelle prime tre canzoni, “A Lullaby for Those Still Alive”, “Arrival of the Red Sun” e “Desert Storm” ho subito il loro fascino e sono stato coinvolto nelle melodie black-death metal. Lo scorrere delle successive sette canzoni rivela un set fruibile e con qualche concessione ad atmosfere più perfide e su di giri, anche se gli Zonaria, come era del resto prevedibile, non amano le sfuriate con il blast beat o sacrificarsi alla velocità e al caos oltranzista. Sono svedesi e per quella gente le melodie e le rifiniture sono importanti. Nella sostanza “Arrival of the Red Sun” è piacevole, segue la scia dei recenti Dimmu Borgir però rispetto a loro hanno meno violenza e suonano melodie senza eccedere nelle tinte fosche, riuscendo ad avere comunque un buon impatto attraverso tastiere epiche e tempi medi a corredo.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10