KURSK – “Kursk” (#memorabilia)
(WormHoleDeath) Piacevole sorpresa, questi Kursk del Suffolk: inglesi fino al midollo, propongono un heavy a tinte doom (a volte anche un minimo stoner) ma certamente ortodosso e fedele alla linea classica. (altro…)
(WormHoleDeath) Piacevole sorpresa, questi Kursk del Suffolk: inglesi fino al midollo, propongono un heavy a tinte doom (a volte anche un minimo stoner) ma certamente ortodosso e fedele alla linea classica. (altro…)
(Non Serviam Records) Probabilmente potremmo considerare i Keiser come il sogno di tutti quegli ascoltatori di metal che da sempre hanno mal digerito la sterzata dei Dimmu Borgir da dopo “Puritanical…”. (altro…)
(Indie Recordings) Voglio essere franco: non avevo idea di chi fossero questi quattro svedesi, questi Knogjärn. Ignoravo la pubblicazione di questo album avvenuta senza etichetta lo scorso maggio, ma ne vengo a conoscenza solo ora, grazie alla geniale reissue della Indie la quale offre pure una bonus track aggiuntiva. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Nuovo, e secondo album, per la band che vede protagonisti Max Cavalera, chitarra e voce per l’ex frontman dei Sepultura, Greg Pulciato, anche lui voce e chitarra ed ex The Dillinger Escape Plan tra le tante cose, Troy Sanders, altra (altro…)
(Prophecy Productions) Katla. Tutta questa dannata oscurità. Un duo. Il duo. L’ex metà dei Sólstafir e la metà degli Fortíð. Una unione intensa. Un risultato apocalittico. Si, perché il secondo album ha un sentore decisamente tragico, l’apocalisse si avvicina e viene dipinta da riff tragici, arrangiamenti depressivi, approfondimenti doom, linee vocali tanto poetiche quanto sofferte… (altro…)
(Caligari Records) Di debutto con questo EP di tre tracce (che si riducono a due se contiamo che la seconda è una strumentale di neanche due minuti), i Kyrios tentano di fare colpo, tentando l’ascoltatore con del black vecchio stile. (altro…)
(Peaceville Records) Succede anche che nel 2020 ti capita di recensire un live senza pubblico. E ti accorgi già scrivendolo, che in fondo non è poi così strana la cosa. Perché in effetti ci sono seppur rari gruppi che ancora incidono in presa diretta. Ascoltare “A Matter Of Life And Death” degli Iron, il cui (altro…)
(Barhill Records) Debutto coi fiocchi per questo combo tedesco, se si esclude l’EP del 2016… diciamo pure che i nostri hanno avuto la fortuna di essere finiti sotto le amorevoli mani del sottoscritto, fan di indecifrabile misura di Maynard & Co. (altro…)
(Silent Future Recordings) Dopo ben nove anni dall’ultimo EP arriva quasi a sorpresa questa opera prima dalla Finlandia. Un duo, che con questo lavoro segna una tappa fondamentale del doom nella sua (altro…)
(Nuclear Blast Records) I Kataklysm continuano ad essere loro stessi e lo conferma anche questo quattordicesimo album. Nessuna novità sostanziale per questo death metal potente fatto di energia pur percorso da elementi melodici. Ai muscoli di certi riff e soluzioni, si alternano momenti anche fruibili, melodici e come sempre un buon quantitativo (altro…)
(Svart Records) Assurdi. Inclassificabili. E con un moniker ancor più strano. Questa band finlandese mette assieme otto brani eterogenei, surreali, rarefatti… strani. Metal? No di certo… ma non si può dire che manchi. Rock in senso stretto? No. Però si. O forse. C’è (altro…)
(Ashen Dominion) Khors è il dio del sole e della luce nelle culture slave. Khors è anche una delle più belle espressioni della scena black metal ucraina, un luogo che di blackster talentuosi ne ha partoriti. Nuovo album, il settimo, e tematiche interessanti. “Where the World Acquires Eternity” racconta dei fatti avvenuti nella città di Charkiv, città natale (altro…)
(Floga Records) Secondo album per questa specie di super gruppo greco, composto da gente militante in Hail Spirit Noir, Aenaon, Varathron, Melan Selas e Agnes Vein! Se le menti dietro al progetto, specialmente quelle legate ai primi due nomi, sono più abbinate ad un black (altro…)
(Cronus Productions) Il sestetto greco Kosmogonia pubblica il proprio debut “Entrhone the Gods” inserendosi bene nell’ambito folk/death che nei primi 2000 (altro…)
(Ipecac Recordings) Musicista e persona eclettica, autore e figura intramontabile, si è sempre dimostrato tale King Buzzo, ovvero Roger Osborne, sia con i Melvins che i Fantômas e in tutte le altre collaborazioni, tante e non le si elenca tutte e neppure gli altrettanti album dove compare. Secondo album solista realizzato con la (altro…)
(InsideOut Music) Quasi cinquanta anni di carriera, sedici dischi in studio, mezza decina di live… otto dischi d’oro, tre dischi di platino… per sei volte, un live di platino, un singolo quattro volte platino, ed uno tre volte.. ancora platino! Serve discutere? (altro…)
(Odium Records) Del dannato black metal. Puro e dannatissimo black metal. Bastano pochi secondi della opener “Deus Inversus” ad opera dei Black Altar per immergersi nell’essenza pura e vera del black essenziale! Unione dissacrante quella di “Deus Inversus”, split che vede (altro…)
(Purity Through Fire) Maxime Taccardi è un folle ed è anche un musicista. Abbracciato al black metal e tutto quello che può apparire dark e ambient. In attività da qualche anno, neppure due lustri, ma (altro…)
(Pure Steel Records) Era da tempo immemore che non sentivo parlare dei Kenziner di Jarno Keskinen, autori di due dischi di ottimo neoclassic metal alla fine degli anni ’90: (altro…)
(Autoproduzione) Gli svedesi Kairos non sono la solita heavy metal band dalla Svezia… nel bene e nel male! Il loro secondo disco si compone di otto brani che provo a descrivere (altro…)
(Apollon Records) Basta guardare le foto di questi quattro norvegesi per capire che tipo di musica possa emergere da un loro album. Look antico, atteggiamento d’altri tempi, palesemente schierati sulla scia (altro…)
(Nuclear Blast Records) I berlinesi riescono a tinteggiare in maniera perfetta le atmosfere del loro doom, sfumandolo con gli ovvi colori dell’hard rock (altro…)
(Rockshots Records) Fresco hard rock quello non da meno melodico e piuttosto accattivante, quello dei milanesi Kult (altro…)
(Argonauta Records) Dopo quindici anni passati su e giù dai palcoscenici tra vagabondaggi più o meno clandestini in giro per lo spazio, i Keyleth tornano sul pianeta terra. Hanno girovagato con “Space Muffin” (altro…)
(Memento Mori) Finalmente debutto con un full length i deathsters americani Kurnugia, band formata da gente che milita o ha militato in entità bestiali tra le quali Decrepit, Nunslaughter ed Embalmer. Si affacciarono sul mercato con un EP intitolato “Tribulations of the Abyss” (altro…)
(Nuclear Blast Records) Dopo meno di un decennio di attività, un EP e due album, gli americani Khemmis approdarono alla corte della Nuclear Blast, la quale iniziò ad accorgersi che nel mondo delle nuove leve non esiste solo il (altro…)
(Peaceville Records) Non è mai passato così tanto tempo da un album a quello successivo per il gruppo svedese. In mezzo una pausa piuttosto lunga, è vero… e soprattutto un album, “The Fall Of Hearts”, che se da un lato ha dato grande prova (altro…)
(Black Lion Records) Ecco il debutto di una nuova one man band che tuona dalla Svezia! Dietro le quinte Jakob Björnfot (Autumn Death, oltre che session per Devil’s Force e Ghost Ship Octavius), per un album che esce dai rigidi confini di genere: (altro…)
(Rockshots Records) “Cant Del Corlo” è il primo EP acustico dei Kanseil, incentrato sul ciclo delle stagioni alle quali spetta a ciascuna una canzone, più (altro…)
(Bagana / Pirames International) Dall’EP “It Tastes Like Sugar” di quattro anni fa, ne è passata di acqua sotto i ponti. Ed anche gente nella line up delle italiane Killin’ Baudelaire, una line up che nel tempo si è molto aggiornata fino alla (altro…)
(Nuclear Blast Records) Ennesimo live dei Kreator, band che proprio in questo tipo di pubblicazioni ha sempre soddisfatto non solo i propri appassionati ma anche quelli del genere (altro…)
(AOP Records) Il progetto Karg è J.J. di Harakiri For The Sky che cura tutti gli strumenti, ad eccezione della batteria pilotata da Paul Färb. Karg è una dimensione nella quale tutto è post: post (altro…)
(Eclipse Records) Brasiliani, tra il grunge (o post grunge) ed il nu-metal, pesantemente ispirati a Alice in Chains, Korn, Nirvana e Stone Temple Pilots e, perché no, anche ai connazionali Sepultura. Questo loro debutto arriva dopo ben (altro…)
(autoproduzione) Italia trema, i Koza Noztra sono tornati! Il Diacono – Maurizio De Paola, direttore di Rock Hard, tra le tante cose – e gli altri, cioè L’Annunciatrice, Recupero Crediti, i due (altro…)
(Rafchild Records) Li avevo apprezzati due anni fa con “Walk through the Fire”, e volentieri li ritrovo ora con “Space Nights”: i simpatici power metallers Knightmare, del North Carolina, (altro…)