PALE HORSEMAN – “Mourn the Black Lotus”
(Autoproduzione) Lo so, non è la prima volta che litigo con un disco doom o sludge… però, a mio modesto parere, per suonare questo genere serve criterio. Ripetere lo stesso riff (o peggio la stessa nota!) per un quarto d’ora NON E’ fare musica. Chiudere i brani con tre minuti di riverberi e feedback dell’amplificatore (altro…)
(Moribund Records) Secondo blasfemo album per i black metallers americani (Pennsylvania) Pact. Il loro black sembra una malvagia ed accurata evoluzione di un death metal tecnico ed estremamente brutale. In un certo senso ricordano i Marduk e pure qualcosa dei 1349 o Dark Funeral, e questo per la furia espressa, quella viscerale fonte di odio che emerge durante l’ascolto
(Hells Headbangers) I Profanatica sono agli albori della scena (mai troppo sviluppata) black metal americana. Nati da elementi degli Incantation, la band ha poi creato una serie di pubblicazioni dai primordi degli anni ’90 ad oggi. “Thy Kingdom Cum” è il terzo album in studio e rappresenta un black metal contaminato dalle primissime forme del death metal, ma il tutto con un taglio dozzinale, ruvido, estremamente sporco e sommamente ripetitivo negli schemi compositivi.
(Pure Steel) I Project Terror sono la nuova band di Ronnie Stixx, che sicuramente molti di voi ricorderanno come ex singer dei Vicious Rumors: di “Conquistador” si parlava già da un po’ di tempo, perché ricordo che qualche brano cominciò a circolare che era, forse, ancora il 2011. Naturalmente è facile immaginare
(Moribund) Seconda uscita discografica, dopo l’Ep “Darkness Is Rising” del 2013 per Provocator, one man band Slovena creata da Hellscream, fondatore del progetto Bleeding Fist. Il genere proposto è un death/black metal primordiale con tematiche profondamente anticristiane, come si evince da titoli come “Unholy Rape Of The Holy Whore” o “Black Star Of Lucifer”, oltre alla title track. Musicalmente, Hellscream pesca a piene mani
(Shadow Kingdom Records) Pescando nell’underground ancora sommerso, la Shadow Kingdom Records recupera il primo e unico disco (datato 1986) dei Powerlord, band dell’Oklahoma il cui batterista Bob Gurley suonò, per un singolo show, con dei giovanissimi Slayer.
(Napalm Records) Un sound estremamente personale da parte di questi danesi. Le fondamenta sono marcatamente stoner, heavy stoner, ma ciò che riescono a produrre merita -a pieni voti- la definizione di “alternative”; c’è molto feeling blues e questo dettaglio completa il cerchio,
(Indie Recordings) L’oscurità non ha confini. E la norvegese Indie Recordings vanta nel suo roster questa band Brasiliana, una terra lontana dai centri storici del genere, una band che offre un black metal puro, originale, legato alle origini, tanto che vari artisti chiave della scena (Ivar degli Enslaved e Lord Ahriman dei Dark
(Les Acteurs de l’Ombre Productions) Dopo uno split con i tedeschi Unru, gli alsaziani Paramnesia debuttano quest’anno con il loro primo album omonimo. Ciò che mi ha colpito da subito e al di là della musica, è che le due uniche composizioni di “Paramnesia”
(Go Down Records) Per gli amanti dello stoner/doom, ecco uno split su vinile 12’’ da non lasciarsi scappare: si dividono le due facce del disco due giovani formazioni amanti dei suoni psichedelici, una irlandese ma con in organico due italiani, gli Electric Taurus, e una di Udine, i Prehistoric Pigs.
(The Church Within Rec. / I Hate Rec.) Debutto maestoso ed imponente per il trio norvegese Purple Hill Witch, dedito ad un doom sabbathiano e con dosi di psichedelia. Sound denso, torvo, irrobustito da distorsione della sei corde totalmente annerita e opaca e da un basso che è un generatore di ondate elettromagnetiche. Divorano le note i Purples, erigono
(Steamhammer/SPV) Rock’n’roll ad alto voltaggio con pesanti influenze punk da parte dei Peter Pan Speedrock, band Olandese attiva dal 1997 e giunti al nono album. Sinceramente non li avevo mai sentiti normale, quindi per me questo “Buckle Up And Shove It” si è rivelato una piacevole sorpresa, una scarica di adrenalina messa in musica, a
(Art Music) I Puff Purple nascono nel 2011 dalla collaborazione di Francesca Bonvini, cantautrice ed esperta di musica per bambini e Michele Broglia, cantante e vocal coach esperto di vocalità estreme. L’idea iniziale era quella di proporre le sigle dei cartoni animati degli
(Mighty Music) Non conoscevo i Parzival, band russo/danese di grande esperienza (il primo embrione, sotto il nome Stiff Miners, esiste addirittura dal 1992) e giunta con questo “Casta” al decimo album. Documentandomi un po’ su internet scopro che
(Iron Bonehead/Invictus) Pura esaltazione del male. Grandezza dell’occulto. Inferi lascivi. Diavoli orribili. Anime possedute. I Belgi Possession sono fantastici: nascono nel 2012, e a Novembre dell’anno scorso debuttano con un tape (si, una cassetta!) macilento. Ed ora? Un EP 7” (vinile!) contenente due infernali
(Minotauro Records) La storia (o leggenda) è abbastanza nota: nel 1984, Jack Starr firmò per produrre, a budget limitatissimo e tempi ancora più ristretti, tre album con l’etichetta Dutch East Records. Uno di questi era il debut omonimo dei Phantom Lord, messi in piedi con il fidato amico bassista Ned Meloni
(Cyclone Empire) Uscito nel 2013 allegato come MCD alla rivista svedese Closer, “Cadaver Casket (On A Gurney To Hell)” dei Paganizer oggi viene ripubblicato dalla Cyclone Empire in versione vinile. Codesta versione della Cyclone presenta anche una bonus track, cioè “Deranged World”.
(Les Acteurs de l’Ombre e altri) Oscura release di coabitazione, ovvero uno split tra i francesi Paramnesia e i tedeschi Unru. I primi occupano 15’ di musica contenuti in una sola composizione, dal titolo “III” e appunto la terza composizione in assoluto realizzata
(Paragon Records) Davvero avvincente questo terzo album dei Panychida, band nata nel 2004 a Pilsen (Repubblica Ceca). Immaginiamo una jam tra Darkthrone, Taake, Falkenbach e Naglfar: potremmo così farci un’idea di come suonano questi ragazzi
(Chancho Rec./Graviton Music S.) Cantano in spagnolo Pastuso e Jaap ‘Monchito’ Melman, due cugini con origini nell’America Latina, ma di base sono ubicati ad Amsterdam. Quattro musicisti latini, un sound che sembra un motore ingolfato e comunque possente. Un incrocio tra tendenze stoner
(Street Symphonies) Adrenalinico debutto sulla lunga distanza per questo act proveniente da Pordenone, formatosi nel 2012 come cover band. Ben presto si sono accorti di avere idee a sufficienza per scrivere materiale proprio. Dopo un’intensa attività live e l’abbandono della cantante Sabrina, con la quale avevano registrato
(Inverse Records) Debutto sulla lunga distanza per i finnici Process Pain, nati nel 2006 e con due EP all’attivo. Il genere proposto è un death metal di stampo Scandinavo con robuste iniezioni di deathcore e nu-metal, quest’ultimo riscontrabile più che altro in
(Cyclone Empire) Nuova escursione nei Miti di Cthulhu (la precedente
(Argonauta Records) Diciamo la verità: un disco post metal viene generalmente giudicato bene da noi recensori. Questo genere è ‘raccomandato’: mentre tantissimi stroncano il power o il gothic metal per partito preso, i suoni decadenti e rabbiosi alla The Ocean
(Steamhammer / SPV) A distanza si due anni dall’ottimo “Carved Into Stone” tornano sul mercato gli Statunitensi Prong, band che sicuramente ha raccolto meno di quanto ha seminato, avendo gettato i germi di un genere che solo pochi anni dopo, sviluppato da altre band ha raccolto consensi ovunque. Il pubblico
(Sliptrick Records) Nome band e copertina dell’album non è che facciano pensare a qualcosa che musicalmente si accosti alla NWOBHM. Tuttavia le cose stanno così: i Physical Noise non sono altro che una proposta di heavy metal, appunto vicino alla celebre corrente musicale britannica. Heavy
(Revalve Records) ‘Brutta bestia’ questo lavoro dei Phenium. “No More Humanity” mi ha preso molti ascolti e non da meno continue riflessioni. Probabilmente questo è già un buon punto di merito per la band romana, la quale non risulta statica e prevedibile dal pèunto di vista del songwriting.
(Moribund) Non sono un fanatico del singing in Italiano, specialmente nell’ambito black metal. Ma già dal primo ascolto di “Oracolo Suicida”, terzo lavoro dei Profezia, sono costretto a ricredermi. Un growl lineare, cattivo, sofferto che risulta poetico, drammatico, assolutamente compatibile con le bellissime lyrics nella nostra lingua madre. Godendo
(Pure Steel Records) Quando ascolto un bel disco doom… beh, mi sento veramente bene! Forse questo genere è quello di fronte al quale non riesco ad avere mezze misure: o un album mi sembra da buttare (essenzialmente perché scopiazza a man bassa dalle sacre fonti),
(Autoproduzione) Rémi Vanhove nel 2009 creò questo progetto giunto questo anno al secondo album. L’autore, coadiuvato da altri tre colleghi, si ripresenta con qualcosa che tenta di presentare un insieme di idee quasi ‘metafisiche’. Gli Psygnosis fondono insieme più aspetti del metal, ma non è solo una questione
(Heart & Crossbone) Doom che condanna, devasta, uccide. Pesantezza senza limiti, cattiveria, rabbia, quella voce estrema -quel growl- disperato e lacerante. Terzo album, quasi quaranta minuti di decadenza, invito al suicidio, oscurità: ogni traccia offre idee particolari, dettagli, tasselli che musicalmente dimostrano una ottima capacità creativa e compositiva, pur rimanendo nei confini del genere in maniera
(Transcending Obscurity) Che mondo strano. Questi Preludium sono delle belve death metal della vicina Polonia la quale, nel genere, di violenza ed odio ne sa elargire con letale generosità. Scuola polacca insomma, ed in occasione del loro precedente disco scrissi che “meritano sicuramente di salire in cattedra”. Ed è qui che il mondo mi appare strano! I
(Shadow Kingdom Records) Ormai il mercato richiede la ristampa di dischi anche relativamente recenti, e così la Shadow Kingdom Records ripropone il terzo album dei doomsters della Pennsylvania Pale Divine. “Cemetery Earth” è un prodotto onesto dal gusto prevalentemente vintage,
(Ektro) La Ektro è sempre una fonte di sorpresa. Ed è forse per questa ragione che nonostante sia spesso molto lontana dal metal, e pure dal rock, cerco sempre di seguirne le pubblicazioni. Credo fermamente che l’ascoltatore metal evoluto sia sensibile ad una vasta gamma di sonorità, espressioni, idee, tanto che nel metal stesso nascono evoluzioni e
(The Path Less Traveled Records) Chissà perchè Andrew Ross Millar ha preso un chitarrista aggiuntivo, Adam Irwin, per incidere questo album nel quale lui ha praticamente fatto tutto, anche registrazioni e missaggio e mastering. E’ curiosa questa cosa, ma non essenziale ai fini della mi analisi. Si, Patrons Of The Rotting Gate è un progetto solista o più specificamente