UNDERSAVE – “Merged In Abstract Perdition”

(Transcending Obscurity Records) Terzo album per Undersave, band portoghese inspiegabilmente ancora poco conosciuta, nonostante sia in circolazione dal 2004 e il loro death metal sia qualitativamente di prim’ordine. (altro…)
(Napalm Records) Forgiato con sapienza per avere il death metal melodico in una versione di agilità mista a potenza, “Fire Upon Your Lands” è un piccolo gingillo nella 
(Osmose Productions) Il 2025 segna trentun’anni di carriera per questa band che ruota ormai da anni attorno alla figura di Sulphur, voce e chitarra. Lui è l’anima di questo universo black-thrash metal che in “Demon Steel” si espone a livelli intensi. Gli Urn sono furiosi, ammantano di nero catrame ogni cosa ma suonando con quella veemenza a
(Nine to Zero Productions) Terzo album per questa band tedesca capitanata dal mastermind Skadwaz, attiva da un decennio (tra l’altro i primi anni non aveva nemmeno un nome) e con all’attivo -questo compreso- tre album ed un EP. 



(autoproduzione) Pubblicato il 6 giugno del 2022, “Il Culto Dell’Agonia” è un prodotto musicale devastante e con una propria imponente bellezza. L’opera è dei romani
(Darkness Shall Rise Productions) “Retaliation” è l’esordio assoluto per gli Ulvehunger, i quali sono tutti musicisti non di primo pelo: Anders Odden dei Cadaver, Frost dei Satyricon, L.J. Balvaz proprio dei Balvaz e altre realtà, con esperienze proprio nei Cadaver, e infine K.B. Fletcher dei Disgusting. I quattro norvegesi imbastiscono un blackened death metal con momenti death/black and roll
(Agoge Records) Udal Cuain sono Alessio Parretti, voce e tastiere ed ex Dark Age e Jaws Of Fate, Matteo Meucci, basso e chitarra ed ex Coram Lethe, nonché Luciano Romano, chitarrista con anche lui trascorsi nei Jaws Of Fate. La direzione presa
(Darkness Shall Rise) Nihilits, Morbid e altre formazioni della prima ondata death metal svedese hanno dato origine o contribuito alla nascita di altre band e tra queste gli Unleashed. Il bassista e voce della band Johnny Hedlund, era infatti
(Debemur Morti Productions) Nuova Zelanda, 2002, nascono gli Ulcerate e negli anni il nome ha preso piedi un po’ in tutto il mondo grazie al death metal proposto spesso in una maniera un po’ avant-garde, sopra le righe. Insomma, un death metal di ampio respiro e meno prevedibile del previsto. “Cutting the Throat of God” è 
(Supernatural Cat Records / Neurot Recordings) Il trio italiano pubblica un nuovo album che consolida una reputazione andata oltre le Alpi. Poia, chitarra, Urlo, basso, e Vita, batteria, innalzano un nuovo monumento a questo ibrido tra doom, acid rock, psych-metal, noise. Idealmente questo album sembra diviso in due grossi 
(Ripcord Records e altre*) Gli Uragano di Sanremo hanno pubblicato in dieci anni diverse e per più etichette italiane e non, in gennaio hanno pubblicato, come da titolo, questo loro debut album in vinile e digitale che esprime perfettamente capacità e personalità, quanto foga e creatività. La band ligure si lancia in un post
(Peaceville Records) C’è Thomas Eriksen dietro a questo progetto denominato Udåd, nel quale l’autore vuole ritornare alle radici primeve della sua band principale e 
(Purity Through Fire) In attività da un paio di anni o poco più, gli Úlfarr pubblicano solo ora il primo album dopo una serie di demo, split, live e cose del genere. Inglesi e lo si avverte con “…Hie Dygel Lond” che segue l’intro omonima all’album. Infatti i
(Supernatural Cat) Pubblicazione autunnale, per Halloween di preciso, visto che la data di pubblicazione di questo nuovo EP degli Ufomammut è il 31 di ottobre. Solo tre pezzi e due dei quali già ampiamente diffusi nelle settimane precedenti. La title track, “Supernova” e “Vibrhate”, con prima e terza
(Remparts Productions) Il duo punta, nelle intenzioni, a una commistione tra doom e black metal dall’impronta melancholic. C’è un forte senso di decadenza e sofferenza in questo lavoro, striato 
(Superbia Music Group) La band italiana Ultima non si esprime in maniera del tutto semplice e non solo per il fatto che il proprio linguaggio musicale è il djent metal, bensì anche per il volgerlo verso una maniera progressive. Se di per sé il djent è un suonare che frammenta, spezzetta e mischia a volte le carte, virare su un lato prog del suddetto
(Steamhammer/SPV) Che cosa aspettarsi da un gruppo teutonico con ex membri di Gamma Ray ed Edguy? Il quarto disco in studio dei The Unity è power metal tedesco nell’accezione più classica del termine. Cori e coretti, chitarre rocciose, refrain da radio e voce strapulita. 
(Atomic Fire Records) Udo Dirkschneider è un altro esemplare appartenente alla categoria delle pellacce dure, cioè uno che non vuole saperne di smettere o pensare a fare altro dopo decenni. Il cantante tedesco pubblica “Touchdown” come ulteriore traguardo, non l’ultimo, di una carriera vissuta nel regno dell’heavy metal. Dopo il periodo
(Sacred Bones Records) I giapponesi Boris, un trio che è tra punk-sludge-noise, e gli statunitensi Uniform, altro trio che vira però sull’industrial e il punk, hanno tenuto un tour insieme nel 2019. I Boris hanno invitarono sul palco gli Uniform in un loro bis, “Akuma no Uta”, e la performance ha
(Wormholedeath Records) Sono rimasto piacevolmente sorpreso all’ascolto di “Into The Abyss”, secondo album degli svedesi Unfair Fate, uscito in maniera indipendente un anno fa ed ora riproposto dalla label italiana.
(Blood Fire Death/Autoprodotto) Gli Unchosen Ones rappresentano tutto ciò che il metal è stato a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90: voce pulita, squillante, ritmi cadenzati e potenti, riff rocciosi e assoli ruffiani, con una particolare predisposizione per le melodie.
(Scarlet Records) In dieci anni gli Ulvedharr hanno espresso costantemente un suonare concettualmente vicino a sonorità scandinave e tedesche. Sia esso thrash o death metal i bergamaschi hanno esposto un suonare, per esempio, vicino agli Unleashed, il primo nome che può venire in mente messo in relazione con le loro cavalcate, e non da meno
(Dark Descent Records) Album d’esordio, preceduto solo da un EP nel 2018 intitolato “First Sermon”, che consacra la versatilità e brillante capacità della band islandese Úlfúð nel maneggiare il black e il death metal. L’opener “Where Strange Lights Dance” è sprigionata da distorsioni ghiacciate, pattern ritmici tellurici, devastanti, un’ondata
(Season Of Mist Underground) Unfelled nasce come un progetto di D. lo stesso multistumentista di Woods Of Desolation e altri progetti musicali. Tuttavia dopo un demo registrato da solo, D. accoglie nel suo mondo il cantante Mitch e il batterista Vlad, tramutando di fatto il progetto in una vera e propria
(20 Buck Spin) Due nuovi album e pubblicati lo stesso giorno, ovvero questo “Helionomicon” che comprende solo due composizioni, title track e “Anthronomicon” di entrambe circa 20’ di durata. La seconda composizione è lo stesso titolo dell’altro album, appunto “Anthronomicon” (