SUDDENFLAMES – “Under the Sign of Alliance”
(Maple Metal) Secondo album per i canadesi Suddenflames (sì, si scrive tutto unito), band di classico heavy metal con venature power in forza alla conterranea Maple Metal. Nessuna sorpresa e tanta energia nei nove brani di media durata di questo disco, che offrono un intrattenimento disimpegnato per defenders tradizionalisti. (altro…)

(My Kingdom Music) Appena tornati da una tournee europea con Tarja, i Crimson Blue ci propongono il loro secondo disco: è ancora una volta la My Kingdom Music a farsi paladina, in Italia e nel mondo, di sonorità moderne e intriganti, fra gotico, elettronico e avantgarde, come quelle proposte dai russi. Si inizia con “Locust”,
(Mighty Music) Nel debut dei danesi Annominus c’è un po’ di tutto, quindi i puristi stiano decisamente alla larga: i nostri offrono all’ascoltatore un cocktail di melodic metal ruvido, un po’ di groove a stelle e strisce, sprazzi di power tedesco e addirittura qualche sonorità grunge o post grunge
(Infernö Records) Ci sono alcuni dischi che sono facili da recensire: per la loro brevità, perché percorrono direzioni musicali già molto frequentate, per l’immediatezza del songwriting e la piacevole prevedibilità di alcune soluzioni. Non sono dischi brutti, ma difficilmente estenderanno la loro fama
(SPV) Assieme a molti altri colleghi recensori, negli ultimi anni mi sono entusiasmato per tanti prodotti composti da giovani e giovanissimi nello spirito dell’heavy metal degli anni ’80: ho lodato (e sia chiaro, continuo a farlo!) dischi che non avevano assolutamente nulla di originale, ma erano capaci di ricreare,
(High Roller Records) Trentaquattro minuti di heavy/speed metal come nel 1984: fine della recensione. Gli svedesi Air Raid conoscono bene il loro target di pubblico e lo servono alla perfezione: chi ama gli Enforcer, gli Striker, gli Steelwing, i RAM e la relativa compagnia scandinava può comprare a occhi chiusi questo album,
(Autoproduzione) Dop due ep, i tedeschi Darkest Horizon si sentono pronti per il full-“length”, e dispiegano 55 minuti di epic death metal che ha molti punti di contatto con gli Ensiferum, i Children of Bodom e soprattutto i Wintersun, data la comunanza di temi spaziali e metafisici. Per il genere suonato,
(Autoproduzione) Dal Missouri mi arriva inaspettatamente uno di quegli album power metal sinfonico anni ’90 come piace a me: lo compongono gli Alsatia, formazione all’esordio ma con un sogno per niente modesto, ovvero quello di sfondare non solo in USA, ma anche in Giappone e in Europa!
(Pure Steel) Fra le band di giovanissimi che suonano heavy metal rock come negli eighties, ovvero quella miscela primordiale di heavy metal classico, NWOBHM, speed e hard rock patinato, i californiani Space Vacation sono certamente fra i più capaci:
(Autoproduzione) Per iniziare bene il 2015, da Terni ci arriva l’ep di debutto dei Nightraid, che ci offrono quattro pezzi assai godibili e spontanei fra hard rock ed heavy metal. Si comincia con l’arrembante “Stanby”, non lontana da certe cose di Pino Scotto o della Strana Officina: 
(Pure Steel) Conoscete la storia: i Wretch sono una delle tante band sorte a metà degli anni ’80, messe nel ghiaccio per due decenni e risorte in quest’epoca di revival. I nostri hanno conseguito ultimamente, devo dire, una certa notorietà, dato che la loro “Make this Garden burn” è da qualche tempo la ‘sigla’ dell’Headbangers Open Air. 

(Massacre Records) Fa piacere rivedere in pista, dopo un silenzio di ben sette anni, i Messiah’s Kiss: significa che Mike Tirelli ha vinto la sua lunghissima battaglia contro il cancro, ed è potuto tornare a esibirsi dietro al microfono! Fatti gli auguri, doverosi, bisogna però dire oggettivamente che il quarto disco
(Pure Underground) Conosco i fiorentini Renegade per la loro onorata militanza con la sempre eccellente My Graveyard Productions: li ritrovo ora, a qualche anno di distanza da “W:A:R”, con questo quarto album che esce per la Pure Underground Records. La band non ha nulla da dimostrare a nessuno,
(Bakerteam Records) Conosco il cantante Joe Cagianelli per la sua lunga militanza nei Derdian: dopo aver lasciato il combo power metal, il nostro ha costituito il trio Starbynary, dedicato piuttosto a sonorità progressive. “Dark Passenger” è l’esordio e mette in musica le vicende di Dexter, il famoso serial killer di serial killer! 