(Manifesto Records) Dopo l’era delle ristampe ‘remastered’ di album e intere discografie, si paventa l’inizio di quella delle stampe ‘remixed’. “Fresh Fruit For Rotting Vegetables” è uno degli album più importanti della storia della musica, forse neppure inferiore a “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols” nonostante sia il precursore di una scuola, una filosofia, un’epoca, quella del punk. I Dead Kennedys lo pubblicarono questo album il 2 settembre del 1980 attraverso la Alternative Tentacles negli USA e la Cherry Red Records in Europa.

A tenere conto di quanto afferma East Bay Ray, chitarrista della band, «quando l’etichetta ha suggerito di remixare “Fresh Fruit for Rotting Vegetables”, Klaus Fluoride [bassista, nda] ed io eravamo scettici… Ma abbiamo pensato: “Perché no? Proviamolo. E, wow, il maestro Chris Lord Alge, vincitore di un Grammy, era interessato! Si scopre che è un grande fan della band. Abbiamo provato una canzone, “Chemical Warefare”. Quello con cui Chris è tornato è stato fantastico. Tutti hanno sentito la differenza, quindi abbiamo detto: “Va bene, andiamo!”». Sono andate dunque così le cose che hanno poi dato vita a questo nuovo mix dell’album più famoso dei Dead Kennedys, da parte di un tecnico del suono che ha lavorato con Madonna, Prince, Bruce Springsteen, Green Day e tantissimi altri.

Chris Lord Alge ha tentato di evitare modernizzazioni o stravolgimenti, dichiarandosi infatti convinto di dare maggiore chiarezza al tutto e separando in maniera equilibrata gli strumenti.
Provando ad ascoltare la versione del 1980, quella dunque nota a tutti fino ad oggi, e confrontandola passo dopo passo nelle varie canzoni, si avverte come l’album nulla perda nella sua totale e chiara forma rivoluzionaria. Eppure l’originale sembra avere più impatto e forse sarà a causa di un sound più impastato, ‘fangoso’. Probabilmente è forse questo il motivo del nuovo mix. Raffrontando i pezzi, si avvertono, si colgono le diversità tra le due versioni ma siamo quasi al dettaglio perché la forma è dunque rispettata.

Questo album ha bisogno di un intervento del genere? La risposta più spontanea è che andrebbe anche bene farlo, però c’è amarezza perché certi capolavori vengano ripassati per rimetterli di nuovo sul mercato, un luogo stagnante perché anche con nuove proposte e di buona fattura, è letteralmente intasato all’inverosimile.
Allo scetticismo iniziale di chi controlla ora il catalogo della band, cioè Klaus Flouride, East Bay Ray e il batterista D.H. Peligro dopo una causa con Jello Biafra, cantante, tutto è stato spazzato via dall’apprezzato lavoro di Chris Lord Alge da parte dei tre. Jello Biafra invece si è preso la briga di tranciare nettamente questa operazione. Ha scritto nel blog della sua etichetta (QUI) l’Alternative Tentacles – è sua da tempo, nonostante sia stata fondata proprio dalla band nel 1979 – che lui era all’oscuro di questa operazione e avverte senza mezzi termini di «Ancora una volta: ascolta prima di acquistare»!

“Fresh Fruit for Rotting Vegetables” ha una forza distruttiva, anche al di là della musica. Per esempio si pensi a un paio di titoli di per se spiazzanti: “California Über Alles”, dedicata all’allora governatore della California Jerry Brown, e “Holiday in Cambodia”, con un testo sempre attuale. La copertina poi, una foto di auto della polizia in fiamme, il canzonatorio titolo dell’album stesso e su tutto campeggia il nome della band che è la cosa meno politically correct che potesse esistere negli USA. Un album, d’esordio, con uno spessore che ha poi portato, insieme ad altri contributi al movimento hardcore punk.

“Fresh Fruit for Rotting Vegetables” nella versione ‘remixed’ è disponibile in vinile e CD. Il libretto interno consta dei crediti e due pagine di note di Amy Linden, roadie della band, più una redatta da East Bay Ray, foto di Chris Lord Alge, una foto con nastri e appunti di studio, foto di locandine dell’epoca e più foto della band. In più qualche considerazione di Duff McKagan dei Guns N’ Roses – un po’ di mainstream bisogna sempre metetrlo negli USA –, l’ex Megadeth David Ellefson, del presidente della Reprise Howie Klein, di Greg Hetson di Circle Jerks e Bad Religion, Fletcher Dragge dei Pennywise, Billie Joe Armstrong di Green Day e Dave Grohl di Nirvana e Foo Fighters – per gli ultimi due e non solo loro vale lo stesso discorso fatto per Duff! –, poi Youth dei Killing Joke, nonché Dexter Holland di The Offspring.

Howie Klein: «Era ovvio che i Dks non erano proprio un’altra band che andava e veniva. Avevano qualcosa di speciale. Biafra era un talento assoluto. E aveva una band accanto a se affiatata e brava»

(Alberto Vitale)