PUTRID OFFAL – “Obliterated Life”
(Time To Kill Records) Sebbene siano sulla scena da diversi anni, dai novanta almeno, i Putrid Offal hanno conosciuto anche un lungo iato tra quella decade e la successiva. Questo è forse anche la spiegazione di una discografia che a oggi contempla solo tre album ma anche una serie di demo, split ed EP. Espressione del death/grind, i francesi si espongono in “Obliterated Life” con suoni (altro…)



(Comatose Music) I Vulvectomy tornano a pubblicare un album! Dopo ben dodici anni, la slam/gore/brutal death metal band pubblica il quarto lavoro in studio e per la prima volta con una delle migliori etichette dei generi brutal, grind e affini, la Comatose Music. “Aberrant Vaginal Gestation” vede 
(Fastball Music / Rockinbear Studios) Primo album per Olav Däumling che punta a creare una trilogia attraverso l’ausilio dei Tarocchi. Una proposta molteplice che vede tra le maggiori ispirazioni Ozzy Osbourne e Black Sabbath nonché Alice Cooper e poi c’è quella sottile eccentricità che rimanda ai
(ATMF) Direttamente dai Lorn di Bolzano questo black metal declinato nella maniera più feroce, tempestosa e glaciale possibile, riproposto in un CD digipack e in sole 200 copie. Nordheim deriva appunto dal mastermind dei Lorn che con Near, Tenebrae In Perpetuum 

(Zeta Factory) Dopo quarantatré concerti in giro per l’Europa a supporto degli Evergrey e prima di andare in tour con Eleine prima e Katatonia dopo, i Klogr pubblicano un live album che riprende i pezzi dell’ultimo lavoro in studio pubblicato proprio nel 2024. I ‘Kay-Log-Are’, come si dovrebbe pronunciare il loro
(Nuclear Blast Records) Il nono album degli Epica è vestito da una copertina realizzata da Hedi Xandt (Rammstein, Ghost e altri) e con un titolo preso da una scultura in bronzo dell’artista polacco Stanisław Szukalski che rappresenta l’ispirazione e il rinnovamento. Szukalski, che aveva molte teorie e alcune anche stravaganti, riteneva che ogni dettaglio è un’opera d’arte in sé. La combinazione di dettagli ed elementi produce un’opera suprema, nel caso del nuovo lavoro degli olandesi. Ogni elemento
(Black Widow Records) Secondo album per un progetto italiano che mette insieme un sound capace di sperimentare pur legandosi ai fasti degli anni settanta, ma non solo, per suoni e concezione. Essenzialmente prog, G.O.L.E.M. rappresentano una variopinta espressione del genere. “Gathering Of The Legendary Elephant Monsters” è
(Rude Awakening Records) Non quella Salem americana e neppure quella in Cornovaglia, loro sono infatti di Hull, in Inghilterra e dunque quel UK lo specifica immediatamente. Il fatto di essere inglesi lo si avverte subito, già dalle prime note di “Rock You” che riporta alla mente qualcosa dei fratelli Gallagher, quelli
(Season Of Mist) Come inquadrare un live album nell’economia di una discografia di una band in attività dalla fine degli anni ’80? La discografia dei Rotting Christ poi presenta già diversi live album e questa autocelebrazione, appunto per i trentacinque anni della band, è quasi un’ovvietà. “35 Years of Evil Existence – Live in Lycabettus” saluta diversi punti nodali della
(Purity Through Fire) Flagg sono stati attivi qualche anno fa con due album, “Nothing but Death” e “Cosmic Chaos Manifest” rispettivamente nel 2020 e anno seguente. “Diabolical Bloodlust” è dunque il terzo album per Flagg, multistrumentista di Annihiatus e dalla città finlandese di Turku, la stessa di band come Cannibal Accident e Archgoat. Nel 
(Osmose Productions) Il 2025 segna trentun’anni di carriera per questa band che ruota ormai da anni attorno alla figura di Sulphur, voce e chitarra. Lui è l’anima di questo universo black-thrash metal che in “Demon Steel” si espone a livelli intensi. Gli Urn sono furiosi, ammantano di nero catrame ogni cosa ma suonando con quella veemenza a 
(autoproduzione) È sempre un bene l’uscita di un nuovo album degli
(Inverse Records) Occorrono soltanto trentacinque minuti circa ai Cannibal Accident per distruggere il mondo intero. Gli estremisti finlandesi si qualificano nuovamente come una massa critica nel loro quinto album in carriera. Una massa detonante che scatena l’apocalisse, attraverso un suonare dinamico, smistato tra diversi pezzi, venti in tutto, mettendovi in scena i principi base del grindcore, death-gore e crust/hardcore. Una selva di colpi letali espressi con una registrazione esemplare, ruvida
(NoEvDia) Ornias è tornato e niente resterà indifferente al suo nuovo e decimo grimorio. Si intitola “Vortex of the Destroyer” ed è un concetto dannatamente tetro e forse ancor più devastante, nonché fieramente maestoso e spietato. Svartsyn è il black metal in una maniera articolata e infatti i blast beat sono saette che si palesano tra andature in 
(Drakkar Productions) Maestosi e creativi i Khors, valido esempio del black metal ucraino. Band nata da elementi di Astrofaes, Hate Forest, Nokturnal Mortum e altre band. Pur non essendo quelli della prima ondata della scena black metal del suddetto paese, si sono distinti per un’evoluzione stilistica che non sembra dissimile a certe cose 
(Cold Spring Records) Uno scontro tra titani. L’etichetta inglese specializzata in industrial e dark ambient firma una patto diabolico con due personaggi noti per ragioni che con l’industrial e il dark ambient hanno ben poco a che fare: 

(20 Buck Spin) La città di Austin in Texas partorisce una nuova creatura, nauseante e sanguinolenta, denominata Corpus Offal. Lo scorso anno la death metal band pubblica un demo e ora è il turno dell’esordio con un full length, nel quale l’ambientazione putrida, oscura e satura di nefandezze è palese. Quattro musicisti in orbita Fetid, Cerebral Rot, Bell Witch, Autophagy e
(Shadow Kingdom) Una colata di heavy metal della più classica specie, è da sempre puntuale con i Savage Master. Stacey Savage al microfono è puntualmente scatenata e i suoi fidi scudieri mettono in piedi un lotto di canzoni accattivanti, letali e velenose. All’’intro “Three Red Candles” segue poi il riff saettante di “Warriors Call”, heavy metal a testa
(autoproduzione) Nel 2020 hanno pubblicato un EP, 


(Hammerheart Records) Esordio alquanto grazioso dei Dark Driven, il primo album dopo due anni di piccole pubblicazioni e una militanza parallela o in passato da parte di alcuni, in formazioni come Satanic Slaughter, Höst, Salem. Un trio svedese, con il batterista Nir Nakav di nazionalità israeliana, però anche lui incline alla scuola svedese. I Dark