MIND/KNOT – “Esigenza”
(Time To Kill Records) Rabbiosa irruenza mista a creatività in unna manciata di pezzi, ben sedici e dei quali pochi superano i due minuti di durata, sono il biglietto da visita della formazione romana Mind/Knot. Alfieri di un hardcore di un’altra epoca, loro si ispirano infatti nella forma a quello classico degli anni ’80 ma nella sostanza vanno (altro…)
MEURTRIÈRES – “Ronde De Nuit”
(Gates Of Hell Records) Hanno inciso un EP tre anni fa i Meurtrières (QUI recensito) che si è poi fatto strada nell’underground. “Ronde De Nuit” è l’album di debutto e presenta una nuova cantante, Fiona, che rispetto alla precedente Fleur non sembra del tutto tagliata per il genere nel quale si esibisce. (altro…)
THE MYSTICAL HOT CHOCOLATE ENDEAVORS – “A Clock Without A Craftsman”
(Massacre Records) Ci si perde delle divagazioni prog e rock di questa favolosa band americana, capace di esprimere arte con energia e stile, con eleganza e fantasia, offrendo brani lunghissimi ma anche incredibilmente brevi, un po’ riscrivendo le regole tipiche delle offerte discografiche. (altro…)
MIZMOR – “Prosaic”
(Profound Lore Records) Quarto album per Mizmor, one man band statunitense dedito ad un blackened doom con inserti drone. Contrariamente ai dischi precedenti, caratterizzati da sonorità più ricercate ed eleganti, “Prosaic” si avvale di uno stile più scarno e viscerale, grondante cruda disperazione ed oscurità. (altro…)
MAGIA NERA – “Vlad”
(Magia Nera Production) Oltre la musica, oltre il prog, oltre il concept. “Vlad” è la colonna sonora del libro “L’innocenza di Dracula: Apologia di un vampiro” (lo trovate qui) scritto dal mastermind, chitarrista e vocalist Bruno Cencetti, un libro che riscrive il mito, uno testo che si spinge oltre ogni leggenda e storia sul conte Dracula, scavando alla radice, giù fino alla genesi, alle origini, alla purezza dei primi innocenti vagiti, davanti al discutibile amore di un Dio, con la forza e tutto il calore dell’amore materno. (altro…)
MYSTFALL – “Celestial Vision”
(Scarlet Records) L’etichetta italiana Scarlet Records offre spazio al debut album di questa formazione greca e tra i sei elementi si distingue sulla distanza Marialena Trikoglou, cantante dalla voce angelica e capace di tonalità importanti. Affiancata da Kostas Mexis all’altro microfono che prende però meno spazio nell’economia vocale, i (altro…)
METHEDRAS – “Human Deception”
(autoproduzione) Consolidata realtà thrash metal in Italia, i Methedras pubblicano il loro sesto album a cinque anni da “The Ventriloquist”. Nel mezzo la pandemia che non ha decimato il volere e l’arte della band lombarda. Nemmeno i cambi di formazione hanno sclafito la solidità dei Methedras e “Human Deception” rappresenta (altro…)
MISERERE LUMINIS – “Ordalie”
(Sepulchral Productions) I canadesi Miserere Luminis se la sono presa molto comoda. Il loro disco di debutto omonimo è uscito già un po’ di tempo fa… per la precisione quattordici anni or sono, nel 2009… ma non si può non ricordare che i membri di questo progetto sono impegnati anche in altre ottime bands, come i favolosi Gris o i misteriosi Sombres Forêts (comunque entrambi ormai silenziosi da un decennio). (altro…)
MOTORPSYCHO – “Yay!”
(Stickman Records / Det Nordenfjeldske Grammofonselskab) A seguito dei vari confinamenti e interdizioni nello spostamento delle persone dovuti al Covid-19, i Motorpsycho si sono posti domande sul proprio futuro e semmai ne avessero avuto uno. Una situazione comune a molti essere umani dal 2020 in poi. La reazione a certi interrogativi ha (altro…)
MALAURIU / LYKTEN – “Malauriu / Lytekn” (Split)
(Southern Hell Records / Nero Corvino / Kold Cave Productions) La Sicilia è la patria di questo split che ospita due band, ovvero due sue figlie immonde votate al black metal. La prima band è l’eterna Malauriu, formazione dalla discografia ben nutrita e valorosa rappresentante del black metal più truce e classico che (altro…)
MORS SPEI – “Homo Homini Lvpvs”
(Lupus Niger Prod.And.Distro) Secondo full length per Mors Spei, one man band italiana fondata da Wolf, anche conosciuto per la sua militanza nei Gort. (altro…)
MIASMES – “Repugnance”
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Ci avevano fatto sentire il baccano che sono in grado di produrre con l’EP “Vermines” uscito un anno fa (recensione qui), ed ora tornano con il debutto, con un primo album che non rinnega assolutamente quelle sonorità e quell’atteggiamento grezzi, putridi e decisamente vecchia scuola. (altro…)
MANDO DIAO – “Boblikov’s Magical World”
(Playground Music Scandinavia) A volte le etichette sono fuorvianti, sebbene necessarie soprattutto per un recensore che deve poter descrivere la musica suonata da una determinata band. (altro…)
MOURNFUL CONGREGATION – “The Exuviae of Gods – Part II” (EP)
(Osmose Productions / 20 Buck Spin) Assistiamo a un nuovo e monolitico impianto funerario da parte degli australiani Mournful Congregation, maestri del genere doom appunto di stampo funeral. Secondo EP, il primo e prima parte di questo tema è stato pubblicato lo scorso anno (altro…)
MAGICK TOUCH – “Cakes & Coffins”
(Edged Circle Productions) Quarto album per Magick Touch, terzetto norvegese dedito ad un hard and heavy retrò nello impostazione ma moderno e fresco nel sound, uno stile che affonda infatti le proprie radici tra gli anni ’70 ed ’80, con Thin Lizzy e Black Sabbath come numi tutelari. (altro…)
THE MON – “Eye”
(Supernatural Cat Record) Urlo, degli italiani Ufomammut, esce dagli schemi e si inoltra nei territori misteriosi di The Mon. Elettronica. Acustica. Dimensioni oscure. Suoni ipnotici, vocals provocanti e ospiti quali Steve Von Till (Neurosis), Colin H. Van Eeckhout (Amenra), Sarah Pendleton (Subrosa, The Otolith) e David W. (White Hills). “Eye” è un percorso nel quale inoltrarsi, senza remore, senza timori. (altro…)
MARGARITA WITCH CULT – “Margarita Witch Cult”
(Heavy Psych Sounds) Beh, visto il nome del gruppo, dell’album, più la copertina… insomma, era difficile aspettarsi altro da questo gruppo se non queste nove tracce di puro suono psichedelico al retrogusto di garage. (altro…)
MOONREICH – “Amer”
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Sono ormai in circolazione da quindici anni i francesi Moonreich, il progetto di Arthur Legentil e Guillaume Portret; hanno all’attivo -questo compreso- ben cinque album, oltre ai vari EP, ma sono rimasti un po’ in silenzio dopo “Fugue” del 2018 (recensione qui), ricordando a tutti di essere ancora in circolazione solo con l’EP “Wormgod” di fine 2019 (qui)… mantenendosi comunque impegnati in una intensa attività live, pandemie varie permettendo. Ad un certo punto (in occasione di “Fugue”) sembrava avessero assunto un vocalist (al posto del Legentil), il quale con questo nuovo disco sembra scomparso, riportando la band all’essenza del duo che l’ha concepita. (altro…)
MY LIFE WITH THE THRILL KILL KULT – “Sinister Whispers 4 – The Bedroom Tapes 1987 1988” (Compilation)
(Sleazebox Records) Quarta pubblicazione della serie retrospettive dei My Life With The Thrill Kill Kult fondati da Buzz McCoy e Groovie Mann a Chicago negli anni ’80. La stessa città dei Ministry e di una scena che in quel periodo ha visto fiorire diverse realtà che interpolavano eletrronica, rock, metal, dance, industrial. Il tutto celebrato dalle pubblicazioni di (altro…)
MAVORIM – “Ab Amitia Pulsae”
(Purity Through Fire) Black metal tedesco fino all’osso: nei testi, nell’atteggiamento, nella costruzione dei brani, della resa energetica: tornano i Mavorim, ancora una volta con quel legame degenerato che li tiene da sempre uniti alla connazionale Purity Through Fire. (altro…)
METALLICA – “72 Seasons”
(Blackened Recordings) I Metallica sono uno dei pochi gruppi in cui ci si può risparmiare l’incipit da recensione classica contenente un breve ma nostalgico excursus storico che ne ripercorre a sommi capi la carriera. I Metallica sono i Metallica, con tutti i loro pregio e difetti. E se hanno fatto una quantità di soldi oscenamente alta grazie a MTV, poco importa. Lor possono, gli altri no. (altro…)
MONO INC. – “Ravenblack”
(NoCut Entertainment) I Mono Inc. hanno pubblicato una dozzina di album ad oggi e per quanto sia passato del tempo, la band si forma nel 1998 e pubblica il debut album “Head Under Water” nel 2004, risultano saldi al gothic rock solo occasionalmente traslato nel metal proprio come se fossero ancora agli albori. Martin Engler, cantante, e (altro…)
MIESHA AND THE SPANKS – “Unconditional Love In Hi-Fi”
(Mint Records) Eccoli nuovamente, più forti che mai… con volumi più alti che mai! Riecco questo frizzante duo canadese che fonde le radici nel punk lasciandosi però libero di raggiungere un po’ qualsiasi confine appartenente al rock’n’roll. (altro…)
MICHAEL KHILL – “Infierire Sul Malessere”
(Autoproduzione) In nemmeno 23’ Michael Khill pestano cinicamente e con precisione, in sostanza sferrano una mazzata spaventosa, spaziando da un hardcore-crust di base con impennate thrash metal estremamente irruente. Una band di estrazione punk ma molto più arrabbiata, non meno irriverente e più (altro…)
MOON ORACLE – “Ophidian Glare”
(Signal Rex / Bestial Burst) Secondo album per i finlandesi Moon Oracle, a due anni di distanza dal convincente debutto “Muse Of The Nightside”. (altro…)
MESSA – “Live at Roadburn” (Live)
(Svart Records) I Messa sono una gruppo che dal 2016, anno del debutto con il favoloso “Belfry” (recensione qui) in poi, fino all’ultimo “Close” (qui), che è cresciuto in modo favoloso, dall’underground fino ad una richiestissima internazionalità, cosa che li ha portati -tra le altre cose- al prestigioso Roadburn Festival del 2022, la cui esibizione osannata dal pubblico è qui catturata in questi quaranta minuti di musica ed arte ai massimi livelli, grazie anche alla line up estesa la quale ha reso i quattro brani scelti da “Close” ancor più intensi, vasti, avvolgenti, progressivi… oscuramente seducenti. (altro…)
MORK – “Dypet”
(Peaceville Records) Sesto capitolo. Sesta gelida tormenta che soffia poderosa dal terribile inverno norvegese. La creatura di Thomas Eriksen non si arresta, non rallenta, scrivendo un’altra intensa pagina di black metal freddo, poderoso, penetrante. Evoluzione? (altro…)
MARIANAS REST – “Auer”
(Napalm Records) Possente. Poderoso. Tuonante. Ed infinitamente malinconico, una malinconia pregna di disperazione espressa da growl penetrante di Jaakko Mäntymaa! È il quarto album dei finlandesi Marianas Rest, una sintesi di tristezza, di gelo, di panorami desolati dal brutale e crudele inverno, di perfezione stilistica ormai al livello di massima creatività. (altro…)
MONUMENT – “Abyss”
(Hummus Records) Difficile descrivere le sonorità dei Monument, quintetto svizzero eclettico, strano, imprevedibile, distopico, spesso ipnotico e surreale come conferma la copertina di questo debutto. L’unica certezza è il rock, per il semplice fatto che è la definizione più vasta per tutto quello non riconducibile ad altri generi ben definiti… ma dentro “Abyss” c’è alternative, c’è noise, c’è prog, c’è jazz, c’è ambient, c’è shoe gaze e c’è pure post punk. Un miscuglio confusionario? (altro…)
MESSE MORTUAIRE – “Nocturnal Demonic Visitation” (EP, Reissue)
(Iron Bonehead Productions) A dire il vero “Nocturnal Demonic Visitation” è uscito circa un anno fa in forma indipendente e digitale, con una successiva versione CD, grazie alla Repulsive Echo Records. Ma è il vinile il formato che serve per questa musica: è necessario che quell’ago spinga sulla superficie, grattando impetuoso su quel vinile nero come la morte, lasciandosi dondolare dai suoni gravi, lenti, pesanti del death metal lacerante dei francesi Messe Mortuaire! (altro…)
MINENWERFER – “Feuerwalze”
(Osmose Productions) Trovo identificativo il fatto che i Minenwerfer sono dietro un moniker e degli stage name in tedesco, senza contare i titoli degli ormai quattro album… senza essere tedeschi, anzi, sono americani… praticamente quelli del fronte avversario [durante la Prima Guerra Mondiale, le potenze alleate dell’Intesa —Gran Bretagna, Francia, Serbia e Impero Russo (alle quali si unirono più tardi l’Italia, la Grecia, il Portogallo, la Romania e gli Stati Uniti)—combatterono contro gli Imperi Centrali – Germania e Austria-Ungheria (sostenute poi dall’Impero Ottomano e dalla Bulgaria). Ndr]. (altro…)
MÁNÞIEL – “Vestiges Engraved in Frozen Mysticism History”
(Inferna Profundus Records) Quinto album per il gruppo sudamericano, dedito al più canonico e classico black metal oltranzista che si possa immaginare. (altro…)
MÁNÞIEL / WAMPYRIC RITES – “Ensomhet (Shattered Memories From A Distant Past)” (Split)
(Inferna Profundus Records) Uno split di matrice sudamericana che farà felici i più intransigenti tra gli ascoltatori del metallo nero. I Mánþiel se ne escono con tre tracce molto pesanti, il cui caratteristico cantante è tra quelli più gutturali che io ricordi da quando ascolto il black. (altro…)
MOTIONSICK – “The Inner Side”
(Rasselbande) Un po’ punk, un po’ semplicemente ribelli, scatenati, esuberanti. Ma dannatamente oscuri questi austriaci Motionsick. A volte urlano, a volte rappano, a volte sono intensi, altre introspettivi. In questa poco più di mezzora, dentro questi ben quattordici brani, il quartetto mette subito in mostra una personalità identificativa, la quale narra di un protagonista depresso incapace di aprirsi con i suoi cari, finendo in un vortice di disperazione senza fine, senza fondo, senza redenzione. A (altro…)