(Napalm Records) Sono passati pochissimi anni dagli stravolgimenti strutturali nella formazione di Santa Barbara, nello specifico la partenza del batterista John Boecklin e del chitarrista Jeff Kendrick. Eventi avvenuti in coda a una serie di album che non hanno convinto i più. Nonostante il nome DevilDriver scaldi ancora i cuori di molti fans, da qualche tempo tutti hanno visto nella band l’inizio, l’avvio verso un modo di suonare piuttosto standard. Dez Fafara e gli altri oggi sono di nuovo in pista e a partire dal 13 maggio, data di uscita di questo “Trust No One”. Avranno dunque davanti l’intera estate e l’autunno per incendiare palchi, masse e folle e foraggiare la credibilità nei confronti della band. I DevilDriver post reunion Coal Chamber di Fafara, si ripresentano aggressivi e ovviamente stracolmi di potenza. “Trust No One.” è un lavoro piuttosto pesante, rabbioso, globalmente ben suonato e con qualche canzone di un certo interesse. Iniezioni di groove e di chitarre granitiche, una batteria che si muove con estro e un Fafara incavolato, fissano i capisaldi di un album con qualche oncia di melodia in più rispetto al passato. Difficile dire come si colloca “Trust No One.” nella discografia dei DevilDriver, ma si piazza comunque bene visto il lavoro svolto con ordine e senza stravolgimenti sostanziali.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10