GARDNER, JANET – “Janet Gardner”

(Pavement Music) Era possibile che la Gardner puntasse a questo album, il primo da solista che di fatto diventa il suo rilancio nella scena musicale dopo anni di lampi e momenti che non si sono mai prolungati più del dovuto, con un atteggiamento fortemente melodico. Le Vixen sono sempre state una buona formazione hard rock tutta al femminile e Janet Gardner ne ha fatto parte come cantante e chitarrista, contribuendo al buon nome e al successo della band. Oggi con il discorso Vixen ormai chiuso, a cinquantacinque anni la Gardner si rilancia con la stessa voglia e capacità. Lo fa con musica piacevole, avvolta da melodie, qualche buona sortita delle chitarre, un basso intenso che pregna ogni canzone. La produzione dell’album e il contributo alla stesura dei pezzi è data da Justin James (produttore, bassista per Tykketto, marito della Gardner), il quale sembra avere smaltato il livello generale, puntando ovviamente sulla voce, supportata da tastiere che aumentano la dimensione della musica, mentre la chitarra ha i suoi momenti migliori durante gli assoli. I ritmi invece suonano piatti. L’arrangiamento diventa fondamentale in “Janet Gardner”, un album nel quale forse manca un vero affondo, perché a volte è tutto smaccatamente ‘easy’ e poggiato su ritornelli gradevoli ma non sempre corposi. Tuttavia “Candle”, “Hippycrite” e “Lost” sono canzoni di un certo stile, il quale ricalca gli standard del rock americano classico e in una certa misura dell’hair metal, pur non suonando mai datato. Soprattutto poi “Lost” che offre risalto alla sei corde. Esistono nell’album tentativi ‘sperimentali’, per esempio “Let It Be Over” con momenti tra soul e pop. La conclusiva e sinceramente rock “The Good or the Bye” e non da meno l’opener “Rat Hole”. La riflessione finale è che la genuinità della musica di Janet Gardner è tale anche anche nel pizzico di modernità del sound. A proposito di genuinità: ascoltate “Best Friend”, canzone con voce e chitarra acustica. Forse la cosa più sincera di questo gradito ritorno.