copnightbreeder(Crash & Burn Records/Arcane Witchcraft Coven) Rilassatevi. Chiudete il mondo fuori. Abbandonatevi alle pagine di un libro e, per un momento, lasciate che la vostra mente componga la colonna sonora di quell’avventura epica che state per assorbire, pagina dopo pagina. Oppure, immaginate quell’emozione costruita da centinaia di introduzioni epiche, cavalleresche, piene di energia, create per molti album, quei pezzi orchestrali, quelle piccole opere che spesso durano troppo poco, o che finiscono diluite tra chitarre distorte e possenti voci in canzoni veloci, violente, oscure, metalliche. Tutte quelle sensazioni, tutte quelle sottili emozioni sono catturate dentro questa sublime composizione: oltre un’ora di viaggio mentale, dove siete invitati a percorrere una lunga via verso il nulla, e durante il cammino, attorno a voi, magicamente, si materializzano paesaggi fantastici, personaggi epici, edifici maestosi, cieli oscuri, demoni immondi e fantasmi del vostro passato, futuro e presente. Antarktica, il tastierista degli italiani Dark End, si abbandona alla creatività, si lascia andare, e compone questa imponente opera, la quale rappresenta proprio la colonna sonora al romanzo che egli stesso ha scritto. Un artista completo, totale, capace di rendere reale il lato oscuro della vita con parole e pagine, con suoni e movimenti, con atmosfere e orchestrazioni sublimi. L’artista è completamente immerso nel progetto, i suoi studi al piano  e relativamente alle orchestre sinfoniche sono praticamente costanti, portandolo ad una inarrestabile crescita, un assetata ricerca della perfezione. Creatore di immagini, fabbro di emozioni, scultore di sensazioni, Antarktica riesce a a condurre l’ascoltatore verso una nuova dimensione, rappresentata da oltre un’ora di musica sinfonica. Un’ora di totale estasi, al termine della quale è molto difficile riprendersi, destarsi dal sogno per ritornare alla vita.  E’ impossibile citare determinati pezzi (le tracce sono ben venti, compresa la cover de “Il Lago dei Cigni” di Tchaikovsky): l’opera è una costante progressione di scene, emozioni ed immagini. La vastità di melodie creata dall’artista denota una creatività incontenibile, alla quale non bastano gli stretti confini imposti dalle canzoni delle bands nelle quali milita o con le quali collabora. Antarktica ha bisogno di spazio, necessita la sensazione dell’infinito, dentro il quale può far vivere le sue visioni, le sue ispirazioni, e le sue riflessioni sull’esistenza. Dopotutto la vita e la morte sono come dei film, e ogni buon film ha bisogno di un’adeguata colonna sonora. Se la vostra esistenza ha quel delicato sapore tipico dell’oscurità, il progetto Nightbreeder è esattamente la colonna sonora della vostra vita.

(Luca Zakk) Voto: 9/10