(Satanath Records/More Hate Productions) I greci Humanity Zero arrivano al traguardo del quinto album in pochi anni. Una media ragguardevole, che però non ha saputo mantenere sempre altissimi gli standard qualitativi. Al di là di questa scontatissima affermazione, “Proselytism” è un lavoro piuttosto complesso da analizzare. La prima traccia sembra far capire che siamo di fronte ad un gruppo death, niente di nuovo insomma. Poi però si comincia a notare qualcosa di diverso dal solito. Una base di tastiere praticamente onnipresente fa da sfondo a ritmi che progressivamente si fanno più lenti e soffusi. I suoni diventano meno armoniosi e decisamente più lugubri… ecco che la terza traccia, “The Slumbering One” è a tutti gli effetti un brano doom! Il cantato si fa progressivamente più cupo e solenne, le chitarre più diradate. Da qui in avanti l’album è a tutti gli effetti un lavoro doom, seppur con qualche ripresa di velocità sparsa qua e là. A far da collante in questa metamorfosi, le onnipresenti tastiere citate prima, vero e proprio filo di Arianna per non farsi prendere dal disorientamento che inevitabilmente affiorerà in chi ascolterà questo lavoro. Bislacchi.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10