(AFM) È divertente il fatto che quando si parla dei Sinner di Mats Sinner, si fa sempre riferimento al fatto che Mats è il bassista dei Primal Fear; ma se guardiamo i numeri, i Primal sono in giro dal 1997 ed hanno all’attivo una dozzina di dischi, mentre il progetto Sinner è nato nel 1980 e vanta, con questo, ben diciannove album! “Santa Muerte”, oltre ad essere un album travolgente, rappresenta una svolta, in quando annovera per la prima volta in line up una voce femminile permanente, la voce di l’italiana Giorgia Colleluori (ex-Eternal Idol) la quale si affianca a quella Mats, completando il range vocale in maniera molto più colorata e coinvolgente! Inoltre nel reparto voci, Mats non ha badato a spese visto che come guest annovera Ronnie Romero (Rainbow), nuovamente Ricky Warwick (Black Star Riders, The Almighty, Thin Lizzy), … con pure un assolo di chitarra di Magnus Karlsson (Primal Fear). Con questo mix, l’album guadagna potenza tanto che ciascuna delle dodici canzoni (bonus escluse) è impattante, caratteristica e molto distintiva! Rocambolesca e veloce “Shine On”, puro heavy metal con la voce di Giorgia che spicca con una forza esplosiva! Sleazy, incalzante e provocante “Fiestas y Copas” (feat. Ronnie Romero), un brano tra hard rock ed heavy semplicemente favoloso! Altro titolo in spagnolo con la title track, una canzone che genera una quantità illimitata e spropositata di energia la quale proviene da un riff totale, da melodie immense ed da un ritornello semplice ma molto, molto efficace. Metallo elettrizzante con “Last Exit Hell”, incontenibile e stimolante “What Went Wrong” (feat. Ricky Warwick). Sorprendente Death Letter (con assolo di Magnus Karlsson): un brano praticamente blues nel quale Giorgia dimostra al mondo di che pasta e fatta, regalando una performance unica, dimostrando che lei sa bene cosa significhi ‘to sing the blues’. Metal dalle tinte sognanti ed epiche con “Craving”, metal mid tempo ma dal peso titanico su “The Wolf”. “Misty” è una bellissima ballad con ispirazioni southern interpretata da Giorgia con una voce superlativa, mentre la conclusiva “Stormy Night” congeda con grinta offrendo una favolosa dimostrazione della combinazione delle due voci. Un album tuonante, irrefrenabile, un album che cattura dalla prima all’ultima nota. Un disco che mette in mostra gli skill di tutti i musicisti coinvolti, i quali -sotto la guida di Mat- riescono a far convergere in maniera ottimale le capacità individuali in un unico assalto sonoro d’insieme, il quale da vita ad un disco heavy metal assolutamente fantastico!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10