copstonemagnum(R.I.P. Records) Doom classico, quello melodico, quello potente, quello decisamente heavy metal. Musica ormai senza tempo, ma anche troppo abusata, troppo sentita. Gli americani Stone Magnum non inventano nulla di nuovo, ma quello che fanno lo sanno fare molto bene. La loro musica è piacevole, ben suonata, condita da una voce ideale per questo genere, che non può non ricordare Messiah Marcolin. Le atmosfere sono orientate alla tipica tristezza e opacità doom, ma i brani sono sempre potenti, pesanti, ricchi di un metallo antico, pieno di quel feeling e di quell’odore tipico degli anni ’80. Forte è infatti il richiamo a bands quali  Candlemass, cosa che purtroppo toglie merito agli Stone Magnum,  i quali peccano proprio di originalità. E’ comunque anche vero che non c’è molta nuova produzione su questo stile così puro e diretto, pertanto gli Stone Magnum sono assolutamente validi ed imperdibili per gli amanti del genere.  Ci sono come “The Gallows Of Ohrdruf” che risultano imponenti e mitici, con chitarre taglienti e poderose. O pezzi come “In The Garden Of Beasts” la quale appare prima profonda e riflessiva, per poi esplodere in una energetica sfuriata finale, dove il tempo diventa più intenso e granitico. Una prova piacevole. Musica che si lascia ascoltare e che diverte, anche grazie alle ottime capacità di tutta la band, che sa produrre materiale valido e concreto.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10