(Massacre-Audioglobe) I tedeschi Unherz, qui al secondo album, suonano quel sottogenere di rock stradaiolo che va fortissimo in patria (i nomi principali sono quelli dei Toten Hosen e dei più noti Böhse Onkelz), ma non ha praticamente sbocchi nel resto del mondo: coraggiosa, dunque, la Massacre Records a pubblicare in tutta Europa un disco nato e suonato per una fetta abbastanza ristretta di pubblico. Subito dopo la superflua intro c’è la titletrack: rock energico, reso ruvido dal cantato tedesco, gradevole ma tutto sommato di maniera. “Und Dunkelheit wird Licht” è la perfetta colonna sonora per una festa della birra, così allegra e scanzonata; le fanno ottima compagnia “Prall und kugelrund”, una ironica e vagamente oscena dichiarazione d’amore, e “Halt die Fresse”. Più sostanza in “Verlorene Welt”, se invece cercate il sentimento (sì, anche i tedeschi ne sono dotati, a modo loro), potete skippare su “Die Hölle muss schön sein”. Si conclude con l’ubriachezza molesta di “20.000 Freunde”, che omaggia rumorosamente i compagni di genere. Per noi italiani una curiosità non disprezzabile ma neanche indispensabile.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10