cop-subliminalfear(Inverse Records) Una sorta di breve intro in stile Meshuggah ci accompagna nel mondo tecnologico e contorto dei Subliminal Fear, qui alla terza prova in dieci anni di carriera. E diciamo subito che il disco è più che buono, anzi di più. Immaginatevi i sopracitati Meshuggah che si fondono con gli In Flames dei primi 2000, il tutto condito da una buona dose di melodia. Melodia, ecco, questa è forse la chiave di lettura dell’opera. Perché una smaccata vena melodica pervade tutto il cd, complice la voce armonica e quasi totalmente pulita nel cantato. Niente da dire su produzione ed esecuzione, all’altezza di una produzione professionale dei nostri tempi. E allora cosa non va nel dischetto? Semplice: proprio nulla, tutti i pezzi del puzzle combaciano bene, anzi tutti gli ingranaggi girano proprio in modo sincronizzato. Ecco quindi una realtà da tenere in considerazione per il futuro e perché no anche per il presente, un disco fresco dall’appeal più che commerciale, tolte però tutte le sfaccettature negative che questo ultimo termine può sotto intendere. Bravi davvero.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10