EFF – “Zero”

(autoprodotto) Dietro un alone di mistero, i tedeschi EFF si definiscono ‘malinconia elettrica’, e questo dentro un turbinio darkwave, synthwave, con molto EBM, dentro un moto goth, avvolto dall’immancabile oscurità. (altro…)

(autoprodotto) Dietro un alone di mistero, i tedeschi EFF si definiscono ‘malinconia elettrica’, e questo dentro un turbinio darkwave, synthwave, con molto EBM, dentro un moto goth, avvolto dall’immancabile oscurità. (altro…)

(autoprodotto) Valentz e Images sono legati in maniera indissolubile. Certo, specialmente Valentz è tuttora attivo in vari progetti, ma Imbolc è probabilmente quello più storico, l’originale e pure l’essenza del legame di questi due musicisti. (altro…)
(Time To Kill Records) I Tenebro hanno la volontà di tributare la cultura cinematografica horror con il proprio death metal. Profondamente buio, grazie anche al cantato in growl maledettamente viscerale e trovo di Il Becchino, anche chitarra. “Una Lama D’Argento” è un concept album ovviamente su Dario Argento, il regista autore di diversi film (altro…)

(Massacre Records) Sorridendo, Smith, il vocalist dallo stile eclettico della band di Dortmund afferma: ‘Alcune band inseguono la luce del giorno. Noi abbiamo sempre preferito l’ora in cui tutto risplende. È lì che vivono queste canzoni. Ed è lì che viviamo noi”… ovvero dentro queste ombre che rendono più nitidi i contorni, più emozionanti le sensazioni, una forma di accecante chiarezza delle tenebre più impenetrabili. (altro…)
(autoproduzione) Gli Outerburst con il nuovo album “Witchcraft” sembrano porsi come sintesi di diverse cose udite nel metal da qualche decennio a questa parte. La band è un esempio di thrash metal che diventa al symphonic, groove e melodic metal, con diversi frangenti nei quali si arriva a fasi decisamente cinematografiche o cinematic se si vuole. In sostanza (altro…)

(Massacre Records) Tornano in pista con il loro terzo album i finlandesi Frozen Land, band che ho amato visceralmente in occasione dell’uscita del loro secondo lavoro “Out Of The Dark”, un disco che, insieme a “Powertrain” dei Majestica, è capace di riportarmi indietro a fine anni ’90, quando i migliori anni della mia vita coincidevano con il miglior periodo del melodic power metal di matrice europea, quando Stratovarius, Sonata Arctica, Labyrinth e HammerFall dominavano la scena metal mondiale. (altro…)

(Andromeda Relix) Fa sempre piacere ascoltare band in grado di produrre musica genuina, scritta con cuore, sudore e passione e suonata senza interventi di iperproduzioni, IA o altre diavolerie disumanizzanti. (altro…)
(Osmose Productions) Le chitarre dei The Ominous Circle sono granitiche e protagoniste di una coesistenza tra death, black e doom metal. I portoghesi costruiscono robuste composizioni, con l’aggiunta di una batteria dallo stile abbastanza snello. Il cantato è un growl profondo, fosco e c’è l’aggiunta dello scream a rendere il clima sulfureo. The Ominous (altro…)

(Terratur Possessions) ‘Cantavamo nel vuoto. E il vuoto rispondeva cantando’. Benvenuti al secondo album dei Darvaza! Nell’oceano senza confini delle band black metal che interpretano il genere nelle sue innumerevoli varianti, credo si possa dividere facilmente l’intera scena in due macro-settori: da una parte le band più filosofiche che si sono fatte trasportare da qualsivoglia evoluzione sonora e tematica, dall’altra quelle che sono rimaste pure, essenziali e fedelmente sataniche! Il duo italo-norvegese Darvaza appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria, cosa che i testi di “We Are Him” confermano con fermezza e oltre ogni ragionevole dubbio. (altro…)

(Eihwaz Recordings) Al debutto: black metal da un’origine insolita, New Orleans, Louisiana… anche l’immagine è atipica, niente corpse paint o eccessi scenici; però, hey, che potenza! Solo tre brani per questo EP, ma sono tre pezzi colmi di aggressività, atmosfera e intensa melodia. (altro…)
(Elevate Records) Dopo un album d’esordio ma preceduto da un EP, con Voice Music ben quindici anni fa e intitolato “A New Horizon”, poi un secondo album autoprodotto, intitolato “Heirs Of The Sun” del 2013, i Tierramystica pubblicano alla fine di questo 2025 e con la nostra connazionale Elevate Records, il terzo album intitolato “Trinity”. In realtà l’album (altro…)
(Fat Wreck Chords / Hopeless Records) Eccoli, i NOFX! Hanno deciso di mettere in piedi tre album che pare saranno infine anche un triplo intitolato “A to Z”. È questo trittico una serie speciale contenente rarità, demo, inediti, versioni alternative, pezzi mai stati disponibili in digitale e chicche varie. Dopo un tour d’addio terminato lo scorso anno, i californiani (altro…)
(Season Of Mist) Atmosfere abbastanza oscure, un clima a volte sulfureo e tempestoso in più frangenti. Gli Enthroned piazzano una linea musicale sintonizzata verso un black metal saturo di esoterismo, elementi blackened death metal, nonché una certa irruenza. La batteria è spesso ossessiva, con i suoi blast beat e suona comunque estrema, con andature (altro…)

(Noble Demon) Gli svedesi The Vice non seguono un filone predefinito; si ritengono liberi, fuori dagli schemi e l’unico dettaglio che accomuna la loro musica ad altri generi è l’oscurità. (altro…)
(Soulseller Records) Il 24 gennaio 2024 i Blood Red Throne hanno pubblicato l’album “Nonagon” (QuI recensito) e quasi due anni ritornano con questo dodicesimo album in studio. “Siltskin” offre una buona sensazione di tenacia, grazie a un riffing che sembra volere ritmare per gran parte del tempo, con la batteria che si produce in sequenze decisive e ben (altro…)

(ATMF – Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum) Sono passati ben dieci anni da “Victims of Our Same Dreams”, precedente album nonché debutto degli italiani Ergot o, per la precisione, dell’italiano Lord Ergot, unico elemento dietro questo interessante progetto. (altro…)

(Sleeping Church Records) Dopo qualche anno di gavetta e un paio di EP, debuttano finalmente i doomster francesi Nornes. (altro…)
(Soulseller Records) Death metal old school dei baschi Sepulchral, volenterosamente in attività da poco meno di un decennio. I Sepulchral offrono undici pezzi di taglio death metal di fine anni ’80, con richiami non solo alla prima scuola svedese, soprattutto i Grave, ma anche a quella statunitense con i Master e Autopsy. “Beneath The Shroud” non vive (altro…)

(Black Gold Alliance / Blood Blast) Trovo che il formato EP sia quello più confacente a una band come Born From Pain; attiva dal lontano 1997, la formazione olandese ha fatto dell’intensità il proprio marchio di fabbrica, attraverso brani brevi, concisi, potenti e assolutamente privi di fronzoli. (altro…)
(Osmose Productions) Due folli, due assassini, due esseri assurdi: sono Simón Da Silva e Andrés García de la Mata, con esperienze in Aversio Humanitatis e Sota de Bastos, e sono spagnoli ed estremisti. Gente che volge il proprio spirito creativo verso orizzonti affossati nelle tenebre di un abisso. Debuttano con questo EP i due che hanno anche esperienze in (altro…)

(Autoproduzione) Terzo EP in tre anni per gli Enemynside, tornati in pista con quattro pezzi nuovi di zecca, perfetti per sancire l’evoluzione intrapresa dalla formazione capitolina sin dall’ultimo full length “Chaos Machine”. (altro…)

(ATMF – Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum) Giungono finalmente al debutto gli italiani Unviâr, progetto nato in Friuli-Venezia Giulia e profondamente fedele all’essenza del black metal, a quel legame viscerale che unisce il genere alla terra natia, al territorio e alle sue tradizioni. (altro…)

(Gymnocal Industries) Robec è il progetto del musicista Marius T. Røbech di Bergen in Norvegia. Il metal non c’entra, ma è indiscutibile che questo sound super elettronico con pulsazioni funk prenda origine nella fervida scena artistica di quella città incastrata tra i fiordi. (altro…)
(Vic Records) Monumentale proposta della Vic Records che riproone il primo album degli Usurper, “Divine Spiritual and Intellectual Development” del 1990, e con annessi tre demo e un live, svoltosi a Rotterdam nel 1990. La thrash-death metal band olandese pubblicò il secondo album nel 2020, “Evilution” QUI recensito. La (altro…)

(InsideOut Music/Sony Music) I più li conoscono dal 1992, quando uscì il funambolico “Images and Words”. Molti sanno che esistevano da prima e che nel 1989 pubblicarono “When Dream and Day Unite”. (altro…)

(Naturmacht Prod) In quasi vent’anni di attività, questo è l’ottavo album della one-man band canadese, da sempre impegnata in un black atmosferico, riflessivo, innegabilmente disperato e depressivo. “Solitude”, fin dal titolo, evoca quei desolati – seppur affascinanti – paesaggi nordici, coperti dal ghiaccio, quasi a contrastare con il bianco la predominanza del nero di quelle notti artiche senza fine. (altro…)

(Ripple Music) Sono texani i Stone Nomads e in tre anni hanno pubblicato tre album, due EP e uno split con i Demons My Friends. Gente tosta e abituata a lavorare con i propri strumenti da lavoro, con i quali producono riff potenti, grossi, spesso cadenzati e una batteria che pesta. Il tutto vede una somma finale in uno sludge metal che rievoca a sprazzi i (altro…)
(Season Of Mist) Il gruppo gothic-prog metal The Old Dead Tree colto la possibilità di registrare agli Abbey Road Studios di Londra al principio del 2024. Sono questi gli studi di registrazione più famosi al mondo dove vi hanno transitato ‘grandi e piccini’. Subito dopo queste registrazioni, i The Old Dead Tree si sono messi a lavoro per il nuovo album (altro…)

(Darkness Shall Rise) Fenriz dei Darkthrone ha affermato che i Master’s Hammer possono essere considerati la prima band della seconda ondata di black metal (fonte: libro ‘Black Metal Evolution of the Cult’ di Dayal Patterson). (altro…)
(Brutal Records) Perm è una città nel cuore della Russia. Si torva più a occidente che oriente, ma a nord del Kazakisthan e dunque nel vero interno dell’Asia russa. Proprio da questo luogo remoto arriva “Downtown Dream, il nuovo album dei Grenouer che erano assenti da ben sei anni sul mercato discografico. Questo decimo full length sembra essere un raccogliere (altro…)
(Debemur Morti Productions) Sappiamo quanto ascoltare un lavoro di Blut Aus Nord, possa spalancare una porta dimensionale. Attraverso il canonico black metal di Vindsval e soci, si toccano temi e ambientazioni mistico-esoteriche, gnostiche, cosmiche e chissà cos’altro ancora. Prima di qualsiasi analisi su “Ethereal Horizons”, si vuole fare una (altro…)

(Season of Mist) Secondo live album in carriera per questa band, che più di tante altre, oltre che per espressa dichiarazione di intenti, rappresenta il puro e devastante black metal norvegese. Un live che vanta una furia ancor più scatenata del solito, visto che è stato registrato a Oslo nel 2021, nell’immediato periodo post-pandemico, con tutti i membri capaci di scaricare sul pubblico tutta la rabbia accumulata con i vari lockdown che hanno perseguitato musicisti, fan, la musica stessa, il mondo intero. (altro…)

(Filosofem Records) Solo cinque brani, ma un’immensa e travolgente aura, tanto epica quanto atmosferica, la quale investe con impeto l’ascoltatore. (altro…)
(Dusktone) Dal precedente “The Man Behind The Sun” sono passati sei anni, un tempo durante il quale la band italiana ha tenuto varie esibizioni, ma anche un tempo per crescere ulteriormente, per riflettere ed evolvere, intensificando questo personale percorso che si inerpica attraverso un sentiero avvolto da tenebre fitte. (altro…)