SEDNA – “Sila Nuna”
(Dusktone) Dal precedente “The Man Behind The Sun” sono passati sei anni, un tempo durante il quale la band italiana ha tenuto varie esibizioni, ma anche un tempo per crescere ulteriormente, per riflettere ed evolvere, intensificando questo personale percorso che si inerpica attraverso un sentiero avvolto da tenebre fitte. (altro…)


(Antiq Label) Il prolifico progetto Hyver pubblica un album con all’interno un concept che mette l’ascoltatore davanti a un castello, al quale vi accede attraverso delle proposte per entrare nelle varie stanze dell’edificio. In realtà l’obiettivo diventa quello di fuggire da questo posto pericoloso e per tanto si dovranno prendere le scelte giuste e trovare la via fuga. “Shaâtaunoâr”
(Worst Bassist Records / Golden Robot Records / Grazil Records) Ipnotici e quasi eterei, sofisticati e avvolgenti, ritmati e coinvolgenti, manifestano tutto ciò gli Oslo Tapes nel nuovo album. “Lăst Comet” tocca punte cosmiche, audaci, di alternative, rock ed elettronica che vuole quasi tradurre la meccanica del cosmo in un livello più semplice, meno serio e al
(Scarlet Records) L’album “Forgotten Reveries” rimette in moto il power metal di stampo melodico e contemporaneo dei DarkTribe. La formazione francese, discograficamente ferma al 2020 col precedente “Voici l’Homme”,
(Heavy Psych Sounds) La superlativa e nostrana Heavy Psych Sounds, ci propone il ritorno incendiario di una band che dopo quindici anni dall’album di debutto pubblica il suo secondo full length. Da Santa Cruz, California, i Dusted Angel sono nuovamente in pista con energia e foga, smistate nelle canzoni di “This Side Of The Dirt”, attraverso un
(Selfmadegod Records) Risvegliatisi dopo sette anni, i Ferosity si lanciano in una letale esibizione del loro death metal, suonandolo con un estremismo esemplare e in più sfumature. “De-Evolution” prevede dieci pezzi nei quali spesso la formazione polacca accelera a dismisura e presenta dei blast beat assassini. Ponendosi in tal modo in uno stile blackened death 




(Heavy Psych Sounds) Nascono nella seconda metà degli anni ’80 e sono un’icona del movimento stoner e desert rock. Il secondo è propriamente il loro territorio, curato, coltivato, mentre il secondo genere ha nettamente subito le influenze dei Yawning Man. Loro c’erano già all’epoca quando tutto iniziò a prendere le prime forme e compiere i primi passi. C’erano 

(Icons Creating Evil Art) L’album “Vengeance Ignited”, QUI recensito, ha visto esplodere il fenomeno Sister, ora è dunque il momento di capire cos’è la band svedese, quanto possa essere o meno concreta e valida. Nati nel solco di questo hard & heavy di stampo gotico, ovviamente punzecchiato dal punk e soprattutto dallo sleaze rock, Jamie Anderson, voce, e gli
(Massacre Records) I californiani Kill Ritual presentano un’efficace proposta di power thrash metal. Proprio dalla patria del genere, appunto la California, i Kill Ritual ritornano con il settimo album “In My Head”. Una buona prova che mette in casella una serie di pezzi tonici, ben costruiti, degnamente potenti e arcigni come il genere richiede. Vige un buon lavoro
(Massacre Records) I The Other di Colonia appaiono da sempre su di giri, con il loro horror punk suonato energicamente e un’autentica aura orrida. I tedeschi si riconfermano abili nelle loro sfumature, con le quali sanno essere dei scanzonati festaioli, come in “I Give You The Creeps”, adrenalinici poeti, come in “The Witch From The Outer Space” e “I Need Blood”, energicamente 
(Perception) Il dodicesimo album dei Danko Jones non è diverso dall’undicesimo, il decimo, il nono e così via! Il power trio canadese resta rigorosamente in sintonia con il rock and roll, suonando e cantando canzoni in stile hard rock, attraverso un canovaccio da tempo prefissato e immutabile. Qualche spruzzata di punk non viene mai meno, come certi riff
(Transcending Obscurity Records) È puro caos l’ottavo album degli americani Veilburner. In undici anni di attività si sono dimostrati molto prolifici, sempre in grado di reinventarsi con il loro metal estremo che abbraccia il death, il black, l’avantgarde e l’industrial, materializzando un assalto sonoro mostruoso, incessante, travolgente, annichilente.
(Listenable Records) Tornano dopo tre anni dal debutto “Digital Race”, i catalani Redshark, alfieri di un metal che rende omaggio ai gloriosi anni ’80, con un occhio di riguardo alla scena d’oltreoceano come Agent Steel, Metal Church ed Exciter nei momenti più vicini allo speed metal, ma con un guitar work decisamente curato, affine a quello dei Vicious Rumors. 

(Heavy Psych Sounds / Subsound Records) Lo scorso anno elementi di Elli De Mon, The Great Northern X, Collars e The Black Heart Procession, hanno unito le forze in Litania. Questa nascente band suona un magistrale doom con influenze determinate da strumenti tipici, come il sitar e l’harmonium per esempio. Caratterizzati dalla imperiosa, soave ed evocativa 

(Armageddon Label / Children Of The Grave) La scena punk svedese ha visto da oltre un decennio la nascita e crescita di questa formazione di Stoccolma, giunta con “Påhittad Värld” al suo terzo album e con alle spalle anche diverse pubblicazioni minori. Sound caotico, dirompente, sporco e ruvido, espresso in venti munti nei quali gli altoparlanti vengono messi ad
(autoproduzione) L’idea di formare un duo psichedelico, diventa un trio che si rivolge a una materia musicale che va lontano. Il chitarrista e cantante Juan Dario Martin Bohada (Lucertole), il batterista Gabriele Bertolini (fonico ed ex D drop) e il pianista e tastierista Jacopo Bonora (ex Cyrax), creano
(Purity Through Fire) Dalla scena black metal tedesca, alquanto produttiva in questi ultimi anni, arriva “Pestmond”, un EP dei Siechknecht che vedono in formazione Desmotes dei Funeral Procession e non solo, ma anche il Conte Revenant di Order Of Nosferat, Sarkrista e di altre realtà precedenti. Quattro pezzi formano e almeno ventiquattro minuti di black metal dal
(Fastball Music) La band tedesca si forma tra il 2013 e il 2014, arrivando a essere un quartetto con alla voce Diego Carabajal, argentino. Il gruppo si è già cimentato con un EP, “Genoma” nel 2015, e l’album “Show” nel 2019, mentre con “Anti” affina la propria anima che vede una coesistenza di crossover con elementi groove e modern metal. I need2destroy
(autoproduzione) I 
(I, Voidhanger Records) Dis Pater delinea un mondo onirico, superiore e avvolto dalle nebbie del malessere, traducibile nel mondo reale come funeral doom metal. Il musicista australiano è alla sua seconda e importante registrazione. Fluisce tra mestizia e romanticismo, con una sensazione di maestoso oblio, navigando tra melodie importanti e atmosfere