BYGONE – “Bygone”

(Svart Records) Questi sei sono di Boston, negli USA, ma la loro musica è un viaggio interstellare. Heavy metal, o forse proto-metal: un rock pesante, un rock acido, un rock che non rinnega aperture psichedeliche… anzi! (altro…)

(Svart Records) Questi sei sono di Boston, negli USA, ma la loro musica è un viaggio interstellare. Heavy metal, o forse proto-metal: un rock pesante, un rock acido, un rock che non rinnega aperture psichedeliche… anzi! (altro…)

(Autoproduzione) Terzo album per i pesaresi Tetrarchate, abili ad evolvere il loro thrash metal furioso e a tinte death in qualcosa di più personale e inizialmente spiazzante, pur mantenendo salde le radici thrash; tutto questo nonostante i terremoti in sede di line-up, l’ultimo dei quali corrispondente all’uscita di uno dei chitarristi originali, Nazario Biscotti, ottimamente sostituito dal bravo Alessandro Morelli. (altro…)

(Napalm Records) Instancabili i tedeschi Lord of the Lost, con il loro dark metal influenzato da industrial, dark wave e spunti Neue Deutsche Härte: in meno di vent’anni hanno iniettato nell’etere ben undici dischi, questo compreso, seguito di quello – il volume 1 – uscito la scorsa estate. Anche questo lavoro è corredato da numerosi video, che vanno a sommarsi agli oltre settanta girati nel corso della loro carriera. (altro…)

(Season of Mist: Underground Activists ) È il terzo album degli ucraini Windswept; certo, non è un moniker così noto, ma i membri della band sono attivi in una miriade di altri progetti… i Precambrian, i Rattenfänger, militavano tutti nei Blood of Kingu, ma – informazione principale – stiamo parlando degli stessi artisti che compongono i Drudkh, una realtà che in poco più di vent’anni ha già pubblicato ben tredici dischi (senza contare EP e split), l’ultimo dei quali, “Shadow Play”, è uscito quest’anno. (altro…)
(Comatose Music) Cosa è successo ai Lust Of Decay negli ultimi anni? “Entombed in Sewage” esce ben diciannove anni dopo il terzo album intitolato “Purity Through Dismemberment”, però in questo arco di tempo ogni singolo elemento della band non è stato con le mani in mano. I Lust Of Decay vedono (altro…)
(I, Voidhanger Records) Seguire la musica dei Fleshvessel significa avventurarsi in un percorso non lineare. Sperimentatori e azzardati esecutori del death metal in una versione avant-garde, i Fleshvessel mandano tutto all’aria in ogni loro composizione per rendere tutto sopra le righe e fino all’assurdo. Ai canonici strumenti, la band statunitense immette nei (altro…)

(My Kingdom Music) Black metal e folk. Un abbinamento in apparenza troppo abusato, ma poche band riescono a creare musica, atmosfera e narrazioni come gli italiani Dawn Of A Dark Age, capitanati dal maestro Vittorio Sabelli, jazzista, che non si limita alla chitarra, ma inietta nella sua musica favolose e suggestive parti con clarinetti, clarinetto basso, fisarmonica, organo e pianoforte. (altro…)

(Avantgarde Music) Oulu, Finlandia centro-settentrionale: non certamente un posto caldo e luminoso, specialmente in questo ultimo mese dell’anno, che si rivela il periodo perfetto per pubblicare questa perla di black metal glaciale e siderale, con un’ispirazione cosmica tale da far sembrare insufficiente la desolazione già presente nella terra della band su questo pianeta, per esprimere una grande solitudine e inneggiare a forze appartenenti alle tenebre, cercando di andare oltre i limiti dell’esperienza fisica ordinaria per cogliere realtà più elevate e astratte. (altro…)

(Avantgarde Music) Dall’EP di debutto dell’anno scorso cresce questo progetto italiano. Si autodichiarano ‘pure Italian blackwave’ e, dannazione, non c’è definizione migliore, specie per una band che nemmeno si impegna a cercare un titolo adeguato: sia l’EP che l’album portano lo stesso titolo; ma è un titolo profondo, come il moniker, esplicativo… permettetemi… è dannatamente ‘chiaro’, nella sua veste tenebrosa e decadente. (altro…)
(Dependent Records) Per i quarantacinque anni di carriera i Die Krupps hanno tenuto una tournée nella quale era disponibile il CD di “Will nicht – Muss! / On Collision Course”, in edizione limitata e numerata, nello stand del merchandising. Andato subito esaurito, la band si è vista sospinta dalle richieste di rimettere in commercio questo lavoro con due nuove (altro…)

(Avantgarde Music) Il settimo peccato capitale per i funerei italiani Abysmal Grief. Ed è anche una specie di ritorno al doom per l’etichetta italiana, solitamente impegnata in varie forme di black metal, ma evidentemente ora ben cosciente che il vero male, che la morte, che le tenebre spesso non sono legate a sonorità estreme e super veloci. Anzi. (altro…)

(Listenable Records) A volte capita che il valore di un disco vada al di là della qualità intrinseca dei brani in esso contenuti. In certi casi succede che subentri il valore affettivo, il legame a un certo evento o semplicemente il ricordo nitido della prima volta in cui si è ascoltato quel determinato album. (altro…)
(Pulverised Records) Mike Hrubovcak, voce ed ex Monstosity e Vile, Rogga Johansson, chitarra e basso, nonché membro dei Paganizer e non solo, infine Thomas Ohlsson, batterista degli Apostasy, formano gli House By The Cemetary che nel 2025 pubblicano il loro terzo album e tutti nello spazio di quattro anni. “Disturbing The Cenotaph” è ovviamente un (altro…)
(King Volume Records / Wise Blood Records) Il più classico heavy metal è fabbricato orgogliosamente a Indianapolis dai valorosi Sacred Leather. Gli statunitensi si manifestano nel segno del genere supremo, quella che è la forza generatrice di tutto il metal esistente, appunto l’heavy metal e nelle sue classiche coordinate e sonorità. La tradizione ben espressa (altro…)

(Iron Bonehead Productions) Secondo lavoro per la one-man band statunitense capitanata da Ratatosk: black atmosferico, black americano, black cosmico. Una chitarra letale, sovrastata da keys deliziosamente invadenti, capaci di portare l’atmosfera molto oltre la stratosfera, regalando quella sublime sensazione di percezione del gelo letale della non-atmosfera di quello spazio senza confini tra un pianeta e l’altro, tra una stella e l’altra. (altro…)
(Rope or Guillotine / La Harelle / Arsenic Solaris / Chien Noir) Malemort è un progetto doom francese nato nel 2015 con elementi provenienti da, oppure con una partecipazione in, band come Ataraxie, Sordide, Monarch e altri ancora. Formano un trio che ha già inciso un album e mostrano sonorità piuttosto elementari del suddetto genere. In circa diciotto minuti la (altro…)

(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Siamo devotamente legati a questa band francese. Abbiamo scritto del loro debutto “Éclosion”, poi di “Tensions“ e pure di “Dissolution”, uscito l’anno scorso. E ora, con un’intensa produttività, ecco un altro disco, il quarto, questo “Résonances”, che conferma ulteriormente la creatività della band… anzi di Spellbound (Aorlhac), l’unica mente iper-produttiva dietro al moniker. (altro…)
(I, Voidhanger Records) “Tout Ira Mieux Sans Nous” contiene due composizioni che in realtà ne formano una sola. Due lunghi flussi per circa quaranta minuti nei quali i Void Paradigm costruiscono una struttura musicale in divenire e tende a modificarsi nel tempo. Abile esempio di materia mathcore, black metal, crossover, sperimentazione (altro…)

(autoprodotto) Dietro un alone di mistero, i tedeschi EFF si definiscono ‘malinconia elettrica’, e questo dentro un turbinio darkwave, synthwave, con molto EBM, dentro un moto goth, avvolto dall’immancabile oscurità. (altro…)

(autoprodotto) Valentz e Images sono legati in maniera indissolubile. Certo, specialmente Valentz è tuttora attivo in vari progetti, ma Imbolc è probabilmente quello più storico, l’originale e pure l’essenza del legame di questi due musicisti. (altro…)
(Time To Kill Records) I Tenebro hanno la volontà di tributare la cultura cinematografica horror con il proprio death metal. Profondamente buio, grazie anche al cantato in growl maledettamente viscerale e trovo di Il Becchino, anche chitarra. “Una Lama D’Argento” è un concept album ovviamente su Dario Argento, il regista autore di diversi film (altro…)

(Massacre Records) Sorridendo, Smith, il vocalist dallo stile eclettico della band di Dortmund afferma: ‘Alcune band inseguono la luce del giorno. Noi abbiamo sempre preferito l’ora in cui tutto risplende. È lì che vivono queste canzoni. Ed è lì che viviamo noi”… ovvero dentro queste ombre che rendono più nitidi i contorni, più emozionanti le sensazioni, una forma di accecante chiarezza delle tenebre più impenetrabili. (altro…)
(autoproduzione) Gli Outerburst con il nuovo album “Witchcraft” sembrano porsi come sintesi di diverse cose udite nel metal da qualche decennio a questa parte. La band è un esempio di thrash metal che diventa al symphonic, groove e melodic metal, con diversi frangenti nei quali si arriva a fasi decisamente cinematografiche o cinematic se si vuole. In sostanza (altro…)

(Massacre Records) Tornano in pista con il loro terzo album i finlandesi Frozen Land, band che ho amato visceralmente in occasione dell’uscita del loro secondo lavoro “Out Of The Dark”, un disco che, insieme a “Powertrain” dei Majestica, è capace di riportarmi indietro a fine anni ’90, quando i migliori anni della mia vita coincidevano con il miglior periodo del melodic power metal di matrice europea, quando Stratovarius, Sonata Arctica, Labyrinth e HammerFall dominavano la scena metal mondiale. (altro…)

(Andromeda Relix) Fa sempre piacere ascoltare band in grado di produrre musica genuina, scritta con cuore, sudore e passione e suonata senza interventi di iperproduzioni, IA o altre diavolerie disumanizzanti. (altro…)
(Osmose Productions) Le chitarre dei The Ominous Circle sono granitiche e protagoniste di una coesistenza tra death, black e doom metal. I portoghesi costruiscono robuste composizioni, con l’aggiunta di una batteria dallo stile abbastanza snello. Il cantato è un growl profondo, fosco e c’è l’aggiunta dello scream a rendere il clima sulfureo. The Ominous (altro…)

(Terratur Possessions) ‘Cantavamo nel vuoto. E il vuoto rispondeva cantando’. Benvenuti al secondo album dei Darvaza! Nell’oceano senza confini delle band black metal che interpretano il genere nelle sue innumerevoli varianti, credo si possa dividere facilmente l’intera scena in due macro-settori: da una parte le band più filosofiche che si sono fatte trasportare da qualsivoglia evoluzione sonora e tematica, dall’altra quelle che sono rimaste pure, essenziali e fedelmente sataniche! Il duo italo-norvegese Darvaza appartiene senza dubbio a quest’ultima categoria, cosa che i testi di “We Are Him” confermano con fermezza e oltre ogni ragionevole dubbio. (altro…)

(Eihwaz Recordings) Al debutto: black metal da un’origine insolita, New Orleans, Louisiana… anche l’immagine è atipica, niente corpse paint o eccessi scenici; però, hey, che potenza! Solo tre brani per questo EP, ma sono tre pezzi colmi di aggressività, atmosfera e intensa melodia. (altro…)
(Elevate Records) Dopo un album d’esordio ma preceduto da un EP, con Voice Music ben quindici anni fa e intitolato “A New Horizon”, poi un secondo album autoprodotto, intitolato “Heirs Of The Sun” del 2013, i Tierramystica pubblicano alla fine di questo 2025 e con la nostra connazionale Elevate Records, il terzo album intitolato “Trinity”. In realtà l’album (altro…)
(Fat Wreck Chords / Hopeless Records) Eccoli, i NOFX! Hanno deciso di mettere in piedi tre album che pare saranno infine anche un triplo intitolato “A to Z”. È questo trittico una serie speciale contenente rarità, demo, inediti, versioni alternative, pezzi mai stati disponibili in digitale e chicche varie. Dopo un tour d’addio terminato lo scorso anno, i californiani (altro…)
(Season Of Mist) Atmosfere abbastanza oscure, un clima a volte sulfureo e tempestoso in più frangenti. Gli Enthroned piazzano una linea musicale sintonizzata verso un black metal saturo di esoterismo, elementi blackened death metal, nonché una certa irruenza. La batteria è spesso ossessiva, con i suoi blast beat e suona comunque estrema, con andature (altro…)

(Noble Demon) Gli svedesi The Vice non seguono un filone predefinito; si ritengono liberi, fuori dagli schemi e l’unico dettaglio che accomuna la loro musica ad altri generi è l’oscurità. (altro…)
(Soulseller Records) Il 24 gennaio 2024 i Blood Red Throne hanno pubblicato l’album “Nonagon” (QuI recensito) e quasi due anni ritornano con questo dodicesimo album in studio. “Siltskin” offre una buona sensazione di tenacia, grazie a un riffing che sembra volere ritmare per gran parte del tempo, con la batteria che si produce in sequenze decisive e ben (altro…)

(ATMF – Aeternitas Tenebrarum Musicae Fundamentum) Sono passati ben dieci anni da “Victims of Our Same Dreams”, precedente album nonché debutto degli italiani Ergot o, per la precisione, dell’italiano Lord Ergot, unico elemento dietro questo interessante progetto. (altro…)