BYZANTINE – “Harbingers”
(Metal Blade Records) I Byzantine dopo otto anni pubblicano un nuovo album. La band che aveva subito una lunga pausa di riflessione nel 2007, proprio poco dopo avere pubblicato l’album “Oblivion Beckons”, si (altro…)
(Metal Blade Records) I Byzantine dopo otto anni pubblicano un nuovo album. La band che aveva subito una lunga pausa di riflessione nel 2007, proprio poco dopo avere pubblicato l’album “Oblivion Beckons”, si (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Va riconosciuto che questo è il primo ascolto per gli Electric Citizen nonostante il quattro nel titolo indichi appunto il quarto album in studio. La band nasce infatti a Cincinnati nel 2012 e il nuovo (altro…)
(Xtreem Music) Mostruosa creatura al secondo album, il primo è “Regurgitated into Existence” di soli tre anni fa. I Deathgoat mettono in scena un death metal marcio e colmo di oscurità, denso di quello stile che si è udito in Svezia nei suoi primi anni di vita. I (altro…)
(Count & Countess) Devo ammettere che fino ad ora non avevo la minima idea di chi fosse Brunhilde, quartetto tedesco in circolazione da una decina di anni e giunti ora al quinto album; sono bastati però pochi secondi della title track per essere rapito dall’energia della formazione teutonica ed il loro mix di punk, metal e rock and roll, tanto che il primo pensiero che mi è passato per la testa è stato che a Lemmy il sound di questi quattro ragazzi sarebbe piaciuto molto. (altro…)
(Dominance of Darkness Records / Korpituli Productions) Dal nord della Finlandia, con il black metal esposto in maniera si cruda e fredda ma nel verso dei finlandesi, cioè con buone concessioni alle (altro…)
(Underground Symphony Records) Crystal Skull è un progetto di Claudio ‘the Reaper’ Livera di Sacro Ordine Dei Cavalieri Di Parsifal e altre band che si sintonizza con la tradizione power e heavy/speed metal teutonica e non senza omaggiare il power (altro…)
(Art of Melody Music / Burning Minds Group) Dopo nove anni di silenzio tornano i piemontesi Soul Seller! Hard rock, AOR, musica giovane ma adulta, datata ma intramontabile… tanto che è una salvezza che bands come questa riescano a tenere alto il feeling hard rock ottantiano diverse decine di anni dopo! Anni di travaglio, di gavetta, ma finalmente eccoli con un’etichetta perfetta per il loro sound, tanto che questo “Fight Against Time” (titolo iconico, visto quanto appena detto!) mette in diretta contrapposizione lo stile moderno con quello leggendario degli anni d’oro. (altro…)
(Debemur Morti Productions) Duo americano poco noto anche perché molto poco prolifico; i due si unirono nel 2004, pubblicando un solo album (il cult “Hymns over Anfauglith”) nel 2008, prima di mettere in pausa il progetto. Sia arriva poi all’anno scorso 2024, si rimettono al lavoro arrivando alla composizione e pubblicazione di questo secondo lavoro “Akallabêth”, sempre orientato ad un black metal epico e sinfonico musicalmente molto ricco, sempre con tematiche riguardanti rigorosamente il mondo di J.R.R. Tolkien, cercando di dare delle interpretazioni cinematografiche grandiose capaci di trasportare gli ascoltatori direttamente nella Terra di Mezzo. Ci riescono? (altro…)
(Thrash Out Records) Arrabbiato e concretamente consistente, in fatto di qualità, l’esordio intitolato “Burn” dei Rival Pack. Esuberante band metal/hardcore dei Paesi Bassi, la quale guarda all’hardcore dei tardi (altro…)
(Avantgarde Music) Venticinque anni di attività, una calma apparente evidenziata dalla lentezza con la quale il leader Atratus pubblica i dischi, se consideriamo che il precedente “Anorexia Obscura” è uscito sei anni fa, un disco che rompeva a sua volta un silenzio durato ben dieci anni (split e compilation escluse); (altro…)
(Andromeda Relix) Mi fa sorridere il fatto che il nome di questa band si fonda sempre con il titolo delle pubblicazioni. (altro…)
(I Hate Records) Il quasi sessantaduenne, il 23 agosto, Johan Langquist si lancia in questo progetto solista che vorrà portare anche sui palchi per esibirsi di fronte al pubblico. Langquist, voce dei Candlemass ed ex di Jonah Quizz, si presenta dunque come (altro…)
(Two Gentlemen) Trio svizzero in circolazione dal 1985… tutt’altro che dei neofiti… tanto che il loro sound maturo conferma esperienza, chiarezza di idee, un tocco di genialità e una creatività provocante. (altro…)
(Bellaphon) C’è energia in questo album. Basta ascoltare un brano quale “Never Ever” per rendersi conto di questo flusso di potenza travolgente, così provocante e intenso, seppur senza la prepotenza di scoprire nuovi lidi, nuove dimensioni. Musica semplice e diretta, musica coinvolgente, musica che tocca, che scava nell’io. (altro…)
(Century Media Records / Sony Music) “Heimat” vuole confermare, cementificare, l‘essenza stessa della band tedesca percepita negli ultimi lavori realizzati. Heaven Shall Burns inaugurano la loro carriera nel 1995 e dunque viene difficile al giorno (altro…)
(High Roller Records) William J. Tsamis, il fondatore dei Warlord di Los Angeles, ci ha purtroppo salutati il 13 maggio del 2021 all’età di 60 anni. Un evento triste che ha visto comunque la band reagire (altro…)
(Steamhammer / SPV) Che sia chiaro fin dall’inizio: se volete preservare le vostre vertebre, le vostre ossa in generale, vedete di stare alla larga da “The Arsonist”. Con questa premessa, ecco che il 17° album dei Sodom arriva con fare minaccioso, in linea con questo periodo complicato per il pianeta, il quale è torturato da guerre già in atto ed altre in procinto di esplodere… rendendo ancora una volta super attuali le tematiche trattate, ovvero -come da tradizione- l’incredibile capacità del genere umano di cercare di auto-estinguersi scatenando conflitti devastanti ed ingegnandosi nel concepire mezzi di distruzione sempre più potenti e letali. (altro…)
(Dolorem Records) Terzo album e terzo capolavoro per Creeping Fear, formazione francese in grado di distillare il meglio del death metal di matrice americana attraverso otto brani oscuri, violentissimi e pesanti come macigni. (altro…)
(Avantgarde Music) Ne hanno fatta di strada gli statunitensi Valdrin, che si ripresentano sul mercato con questo EP, a distanza di meno di due anni dal quarto album “Throne Of Lunar Soul”. (altro…)
(This Charming Man Records) Da Berlino arrivano questi autori di un punk a tratti sintetico e in altri sopra le righe, con eccedenze nel garage rock e altre influenze lambite, stravolte e prese in giro o (altro…)
(Pulverised Records) “Mysteries Of A Flowery Dream” sembra un assemblaggio tra post e blackened death metal, con richiami ai Mgla, Cult Of Luna di un tempo, i Mayhem, Sulphur Aeon e Vltimas. Riferimenti (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Immaginate qualche linea melodica cara a una band krautrock, punk e la sua successiva versione new wave/goth inglese, in più quelle atmosfere più o meno spaziali e visionarie degli Hawkwind, però quelli della fine anni degli anni ’70. Un mostro (altro…)
(Dackelton Records) Duo, al debutto, dopo sette anni di gavetta, di demo, di prove, di intenzioni, di impegno per raggiungere un obiettivo… sommatoria di cose le quali, da sole, meritano i complimenti, visto che la strada verso un qualsiasi successo è sempre molto lunga… ‘it’s a long way…’… giusto? (altro…)
(Ripple Music) Nuovo album, il secondo, per la band di Portland, USA. Per l’intensità dei suoni, nel verso della forza e qualità, di marca sludge e con sporadiche sfumature appena stoner e doom, “Chaos and Catastrophes” sa (altro…)
(Prophecy Productions) Il progetto Hexvessel di Mathew McNerney ha assunto negli anni dimensioni sempre diverse, attraverso una concezione musicale in divenire da parte del musicista inglese. “Nocturne” è un titolo perfetto per descrivere questo album (altro…)
(Noise Appeal Records) Dietro una bellissima ed enigmatica copertina, esce quel che sembra essere il secondo album degli austriaci Burning Flags, una simbiosi di punk e rock alternativo, molto più efficace e coinvolgente di tanti nomi noti, famosi e ormai incapaci di dire qualcosa di nuovo. (altro…)
(Dark Essence Records) Dannati geni! In carriera la band di Bergen ha già pubblicato uno split, con i Taake… ma fare uno split con se stessi è qualcosa di maledettamente originale! “HrabnaR / Ad vesa”, ovvero “HrabnaR” e “Ad vesa”, è proprio uno split! La prima parte (o prima metà del disco) composta, concepita e cantata da H’grimnir, la seconda da V’gandr, tanto da poter offrire le due facce degli Helheim in modo affiancato, dai due punti di vista, dalle due visioni deviate e ben distinte, i due concetti abissalmente opposti, anche se indissolubilmente uniti e compatti fin dagli albori, fin dal 1992. (altro…)
(Hellprod Records) Sono un grande ammiratore dell’underground estremo brasiliano, caratterizzato da un’attitudine old school verace difficilmente riscontrabile presso le scene metal degli altri paesi. (altro…)
(Hellprod Records) Sono fortemente convinto che, almeno in passato, la provenienza geografica abbia giocato un ruolo significativo per le sorti di molte band. Ne sono un esempio i portoghesi Grog, in circolazione dal 1991 e arrivati ora al quinto album: ho la fortissima sensazione che, se anziché nel cuore dell’Europa mediterranea, fossero nati negli Stati Uniti, ora sarebbero comodamente seduti tra i grandi della scena estrema insieme ad acts come Cannibal Corpse, Suffocation e Malevolent Creation. (altro…)
(Hidden Marly Production) Il black metal nel nostro paese celebra l’uscita del quarto album dei Malignance. “The Death and the Dice – Rime of the Unredeemed” pur presentando un’esecuzione dai stretti canoni del black metal, arriva però attraverso una chiave contemporanea (altro…)
(Season of Mist) I Cryptopsy di Montreal sono tra le band estreme più celebri. I canadesi in definitiva sono molte cose perché dal 1992 a oggi Flo Mounier, batterista, è ormai l’ultimo di una stirpe che ha visto diversi cambi di formazione. Tanti quanti gli stessi cambi di stile (altro…)
(Winding Stair Records / Fiadh Productions) Un titolo visionario e potente sia nell’immagine che crea e il relativo significato concettuale legato alla musica che rappresenta. I Dolven sono autori di un doom espresso esclusivamente attraverso chitarre acustiche, percussioni, la (altro…)
(BMG) C’è molta speranza in questo ‘lascia che tutto ciò che immaginiamo sia la luce’, ottavo disco e successore del più rabbioso “No Gods No Masters” del 2021. Band iconica, originale, identificativa, di successo con trent’anni di esperienza alle spalle, una band che si mette nuovamente in gioco, proponendo un disco irresistibile, capace di invadere le radio, facendosi notare, facendosi apprezzare. (altro…)
(Crazysane Records) Un album non del tutto strumentale quello dei Goblyns, infatti su dieci pezzi primeggia proprio la parte strumentale e solo pochissimi pezzi sono corredati da un cantato. Il trio del Sud Africa si cimenta in un funk-jazz fusion con diversi (altro…)
(Hammerheart Records) Ricordate i Lunar Aurora? Il duo bavarese che concluse il suo viaggio con il favoloso “Hoagascht” (recensione qui)? Questo nuovo progetto è concepito per mano di uno di quei due -Aran- all’anagrafe Benjamin König, che di quel progetto black metal è stato fondatore e principale compositore. (altro…)