(Svart Records) Debuttano i finlandesi I Am The Night con un moniker coraggioso, deciso, sicuramente faticoso da esaltare, considerando il vastissimo scenario musicale del giorno d’oggi. Black metal puro, ricchissimo di iniezioni sinfoniche le quali rendono impossibile evitare un pensiero verso nomi quali Dimmu Borgir o, più precisamente, Old Man’s Child (esistono ancora?). Il fatto è che, debutto a parte, questa band è composta da gente tutt’altro che agli inizi di carriera! Per esempio il batterista Waltteri Väyrynen è quello degli Abhorrence, senza contare che si è fatto un paio d’anni come session live dei Paradise Lost. Il chitarrista e tastierista Markus Vanhala è degli Insomnium (oltre che nelle file di Malpractice), mentre il vocalist salta fuori da una band recente, gli Horizon Ignited. Tradizione anni ’90, senza dubbio, un salto nel passato seducente e provocante, con un black ricco di spunti trionfali, di momenti dannatamente catchy, di una potenza sonora travolgente resa sempre e comunque epica e monumentale. Forse una band concepita vari lustri dopo il suo momento… una band che solo ora viene esaltata da un clima di revival decisamene piacevole, attraente e, perché no, necessario. Un classico istantaneo, con brani (specialmente la favolosa “The Owl” o la conclusiva “Holocaust Of The Angel”) che adorano la notte, il trionfo delle forze dell’oscurità, del definitivo tramonto: gli I Am The Night vincono la schiavitù imposta dell’era pandemica e giocano ogni carta su un black metal fiero, potente, suggestivo e decisamente intramontabile!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10