(The Sign Records) Al riparo dal sole, rintanati nelle ombre della Scandinavia e corrotti dall’heavy, il dark e il rock, i Nocturnalia si ripresentano con un album crepuscolare, un tantino gotico nei toni e malinconico nello spirito. Se i Tribulation sono l’elevare il metal al pari del dark, del gothic rock e a un clima decadente e nefasto, espresso però in maniera molto artistica, i Nocturnalia sono il distorcere Black Sabbath, Black Widow, Uriah Heep e un bel po’ di cose degli anni ’70. Come anche il garage rock. Il tutto suona attraverso un hard & heavy in maniera dark. In Svezia dunque non esistono solo i Ghost del brillante e teatrale Tobias Forge. Loro sono solo la punta di un’iceberg che galleggia in questo mare di solitudine. Maggiormente seventies questo lavoro rispetto a “Above Below Within” (QUI descritto), anzi “III: Winter” è piuttosto vintage nei modi, mentre i suoni sono limpidi e rispettosi, senza alterazioni eccessive. Produzione ottimale, l’energia delle chitarre e l’incedere dei pattern ritmici misurati e in mid e low tempo, arrivano all’ascoltatore con integra beltà. Tre quarti d’ora di tormento, di passione, di uggiose giornate di pioggia e delle nebbie di ottobre che colmano l’autunno andante e ci portano in un inverno ormai prossimo e ostile. Una gemma nera, un prezioso modo di suonare con idee del passato, mostrandosi con un hard rock deciso ma elegante. I Nocturnalia sono una dark rock band con uno stile che si consolida, maestosamente come le nevi prossime a venire.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10