BLOODBOUND – “Rise of the Dragon Empire”
(AFM) Ho raccontato la storia dei Bloodbound recensendo il precedente album “War of Dragons”, di due anni fa: gli svedesi si sono dimostrati in questi anni dei trasformisti niente male, (altro…)
(AFM) Ho raccontato la storia dei Bloodbound recensendo il precedente album “War of Dragons”, di due anni fa: gli svedesi si sono dimostrati in questi anni dei trasformisti niente male, (altro…)
(Dark Essence Records) Strano oggetto del desiderio questo EP ormai vecchio di dieci anni (per quanto riguarda le registrazioni), anche se originariamente pubblicato nel 2014. I norvegesi Black Magic sono una bestia altrettanto strana: attivi dal 2006 al 2012, per poi riprendere dal 2015, finendo anche sul (altro…)
(Gates of Hell Records) Il quarto album dei tedeschi Booze Control segue a “The Lizard Rider”, del 2016, che mi aveva mostrato una band dall’ottimo potenziale. “Forgotten Lands” è forse leggermente inferiore (altro…)
(Nordvis Produktion) È passato un decennio dall’ultimo album degli svedesi Bergraven, la band di Pär Stille, il chitarrista e song writer degli Stilla. Ma questo ‘ritardo’ è giustificato proprio per l’impegno con gli Stilla, impegno che ha coinvolto anche il bassista ed il (altro…)
(Iron Bonehead/Nuclear War Now!/Crepúsculo Negro) L’intro con i flauti non deve farci paura, la Iron Bonehead non si è rincoglionita. Tempo infatti di andare verso il lettore per spegnere che il black degli (altro…)
(Andromeda Relix/GT Music) Un doppio album prog…e non metal prog, proprio il progressive anni ’80, che già almeno una decade prima aveva messo l’Italia giusto al secondo posto dell’ambiente musicale mondiale ma solo perché a occupare la prima (altro…)
(Century Media) A oltre vent’anni di effettiva attività (si sono formati nel 1995 ma interruppero le trasmissioni dal 2002 al 2005, per poi riformarsi) tornano i rockers californiani con il loro ottavo album, sempre capitanati da Josh Todd ma questa volta (altro…)
(Rockshots Records) I connazionali Bad As rispondono chiaramente alla domanda : ‘come suonerebbero i Dream Evil se si unissero ai Muse?’. Bizzarro, vero? Eppure, a giudicare dal risultato di questo album la risposta è veramente (altro…)
(Century Media) Circa tre anni fa tornarono dopo un silenzio di cinque anni con quel “Four By Four” (recensione qui) ed ora, dopo altri tre anni di attesa, rieccoli qui… più scatenati che mai! È palese che questa storica band svedese, prossima al 30° (altro…)
(Blaze Bayley Recordings) Chi conosce Bayley nella sua anima squisitamente live sa che lui è un istrione, un tipo strano, stravagante ma assolutamente sincero, gentile e affabile e con i segni sul viso di uno che ne ha passate tante nella vita, non solo il ‘licenziamento’ dai Maiden. (altro…)
(Arising Empire) Difficilissimo per me recensire gruppi come i Breathe Atlantis: troppo allegri, troppo mainstream, troppo puliti, troppo amici dei fan, troppo… Ma chiudiamo per un attimo i pregiudizi e andiamo ad analizzare cosa nel concreto suona il gruppo. Il primo (altro…)
(High Roller Records) Dal 2006 a oggi i Black Oath si sono incamminati su un percorso, portandosi sempre più avanti nella qualità musicale proposta. Sacerdoti di un culto che si serve del dark, il doom, l’occult ed l’heavy metal, hanno scritto una (altro…)
(Karthago Records) Alla continua ricerca di (potenziali) lost gems, la Karthago Records propone per la prima volta in cd, e arricchito da tre bonustracks, il debut degli australiani Black Alice, datato 1983. (altro…)
(33.3 Music Collective) Questo album non ha nulla a che fare col metal, salvo per la comparsata di Al Jourgensen, mente e padrone dei Ministry, che partecipa a “Finding Beauty in Chaos” con il (altro…)
(AFM Records) Ovvero Billy Graziadei dei Biohazard, questo progetto che cola hardcore metal in maniera ordinaria ma a suo modo travolgente. L’opener “Freedom’s Never Free” quasi ti fa credere che Graziadei abbia ramazzato un avanzo degli (altro…)
(Sliptrick Records) Per quanto l’opener “Pale Figure” riproponga dei modelli sabbathiani, Sebastiano Conti, titolare del progetto Bastian, non scade nel revival e manco si adagia su soluzioni (altro…)
(Drown Within Rec.) La Drown Within ha fiuto o molto semplicemente sceglie e valuta le band che si muovono nei limiti del genere metal con sue ibridazioni. I The Blank Canvas ad esempio, incrocio tra post metal, crossover, industrial. Un (altro…)
(Helldprod Records) Gruppi così possono far sorridere i non addetti ai lavori: non si sa nulla sui componenti del gruppo, non si sa nemmeno quanti sono i componenti, non si sa quando e dove hanno registrato e non si sa il loro fine (altro…)
(High Roller) Da una terra tradizionalmente dedita al metal estremo, la Norvegia, arriva il buon esordio dei Black Viper, formazione votata invece al sound degli anni ’80. La titletrack dispiega (altro…)
(Nuclear Blast Records) Le cinque streghette svizzere hanno appena pubblicato l’ottimo “Hexenhammer” (recensione qui), il loro debutto alla corte della Nuclear Blast. Considerando che la band è in giro dal 2015, la carriera è stata piuttosto veloce… e, (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Un black metal opaco, senza colore. Musica pesantemente sottoposta all’azione di sostanze caustiche. Un black esplicitamente francese il quale sconfina tematicamente nei remoti angoli polari del nord America, (altro…)
(Grooveyard Records) Un album singolare, visti i tempi, perché “High Flyer” avvicina l’ascoltatore a dei musicisti allevati a quell’hard rock britannico che si rifaceva però ai canoni statunitensi. Se avete presente le origini dei Led Zeppelin, dei (altro…)
(Napalm Records) Terzo album dei tedeschi Beyond the Black, “Heart of the Hurricane” è un buon esempio di symphonic metal collocabile all’incrocio fra Epica, Delain e Within Tempation. (altro…)
(Autoproduzione) Ho iniziato ad ascoltare i Bloody Times senza leggere la nota stampa… ma non ci ho messo molto a riconoscere l’impronta e poi lo stile, entrambi inconfondibili, di Ross the Boss! A guardare la truzzissima copertina ho sciolto poi gli ultimi dubbi… (altro…)
(Hells Headbangers) Continua il viaggio dei Bonehunter nei meandri del black ‘n’ roll più tamarro e oltranzista. La miscela di alcol e blasfemia proposta rasenta lo stucchevole, ma nulla di più né nulla di meno mi sarei aspettato da un disco così se non un senso di (altro…)
(Non Serviam Records) Premessa: già l’ho detto ma devo ricordarlo ancora, probabilmente il black metal è emigrato definitivamente in Svezia. Ecco quindi che accanto ai (altro…)
(Nuclear Blast Records) All-female band che tuona dalla Svizzera con un poderoso heavy metal! Queste cinque indomabili streghe, dopo il debutto del 2017, approdano piuttosto rapidamente alla corte della Nuclear Blast, tramite la quale danno vita a (altro…)
(Rotten Roll Rex) Band ‘satirical incorrect’ che mira a canzonare gli estremismi, religiosi, politici, oltre al sessismo, la violenza sui bambini e cose di questo genere. Il tutto eseguito in chiave goregrind, nella maniera (altro…)
(Saturnal Records) Dice bene il volantino. ‘Monocromatici’… Sì, al debutto questo gruppo mostra una dote che è di pochi, ossia mostrare le varie tonalità del nero. E non poteva essere che il nero del black metal. Non so se si possa parlare di nuova ondata black, sta di (altro…)
(AFM) Chiassosi, eccessivi e trascinanti, gli svedesi Brothers of Metal (otto componenti e tre cantanti!) avevano già distribuito autonomamente il loro debut l’anno scorso: mi sembrava strano che nessuna etichetta (altro…)
(Peaceville) Nuovo album con Nick Holmes dei Paradise Lost per i Bloodbath, una band che da sempre accoglie altri musicisti di un certo livello. La formazione attuale vede Anders (altro…)
(Qua’ Rock Rec.) Non è la prima volta che Bellini propone una raccolta, ad ogni modo le sue pubblicazioni non sono mai scontate. Questa collezione mira a presentare dei pezzi che messi insieme puntano a rendere (altro…)
(Ektro) In circolazione da qualche anno (pubblicarono un EP omonimo nel 2014, recensione qui), sempre identificabili con questo moniker impronunciabile, arrivano finalmente al debutto questi rockers finlandesi, questi rocker con un passato in band di metal estremo. Il (altro…)
(Pride & Joy Music) A ridosso della raccolta celebrative “The 10 Years Royal Collection” viene edito anche il settimo album degli australiani Black Majesty: rispetto al passato, il power dei nostri mi sembra leggermente meno ispirato. (altro…)