OBJECTOR – “Social Intolerance”
(Malevolence Records) Da grande amante del thrash metal, avevo inizialmente colto con entusiasmo questo ritorno in auge del genere da qualche anno a questa parte. Con il tempo ho notato (altro…)
(Malevolence Records) Da grande amante del thrash metal, avevo inizialmente colto con entusiasmo questo ritorno in auge del genere da qualche anno a questa parte. Con il tempo ho notato (altro…)
(autoproduzione) “Breakout” apre con forza, solidità e una melodia giusta, sottolineata da un ritornello efficace. La base ritmica possente che lavora per un riffing robusto e dinamico, si rifanno avanti nella seguente “Safe”. “Cold Day” con atmosfere stemperate, un po’ grigie, complice (altro…)
(Nuclear Blast Records) In tutta onestà, devo ammettere che questa recensione sarà poco obiettiva. Sono un fan sfegatato degli Overkill, band che raramente ha deluso i propri fans, con dischi che, salvo poche (altro…)
(Indie Recordings) Secondo lavoro per i londinesi The Osiris Club. Il debutto, ormai vecchio di tre anni (recensione qui) mi stupì per la stranezza, per l’assurdo mix di rock non convenzionale, per la multi appartenenza temporale… e questo nuovo lavoro (altro…)
(Harvest Of Death/Signal Rex) Questo split prodotto in un affascinante 10” contiene le prime prove ufficiali di due gruppi se si escludono i rispettivi demo. Gli Holocausto Em Chamas sono (altro…)
(Avantgarde Music) Depressione ed autodistruzione. Secondo album per gli svedesi Ofdrykkja, la band che esiste per esaltare la disperazione in maniera estrema. Musicalmente siamo su territori black metal oscuro, (altro…)
(Nordvis Produktion) Debutto omonimo per questo nuovo progetto musicale. Le notizie sono schiette e non interessanti: progetto polacco, one man band… unico membro un certo The Fall. Ma se indaghiamo un (altro…)
(Century Media) Album intenso, anche strano, certamente sorprendente. Atteso questo terzo lavoro dei texani che in fatto di riuscita probabilmente superano (altro…)
(Century Media Records) I The Offering sono un esempio lampante di cosa succede se si fonde power e death. Un furioso urlo in falsetto apre le danze ad una serie di tracce dirette e senza troppi giri di parole. Diciamo che buttata giù così la cosa (altro…)
(Dusktone) Certe volte il destino è proprio strano e si manifesta nelle piccole cose della vita. Saranno una decina di mesi che mi sono appassionato ai codici misteriosi del passato più o meno (altro…)
(Eihwaz Recordings) Dopo aver pubblicato a maggio l’EP di debutto gli spagnoli Ovakner tornano con questa ristampa in cassetta, contenente l’intero lavoro e con l’aggiunta di due brani rispetto alla versione in CD. La band è al debutto, ma i musicisti (altro…)
(Divebomb Records) Gli esordienti Old Wolf, dal Kentucky, si presentano con un disco che annuncia un sound vicino a quello di Grand Magus, Atlantean Kodex ed Eternal Champion. Gli altisonanti nomi chiamati in causa (altro…)
(AFM) Sei anni sono passati da “Burning Leather”, ri-registrazione dei classici della band, e intanto i rifondati Oz hanno avuto un nuovo momento di pausa; solo adesso, con una line-up totalmente rinnovata (resta solo un membro della formazione originale, (altro…)
(Svart) Nella mitologia babilonese Pazuzu era il re degli spiriti malvagi dell’aria, ma anche il dio delle piaghe e pestilenze. Pazuzu è anche il demone protagonista del film “L’Esorcista”, tra le altre cose. (altro…)
(Autoproduzione) Secondo album per i canadesi Kingsbane, dediti a un prog/power/folk di buona fattura e di sicuro impatto, dove entrano numerose influenze soprattutto europee. (altro…)
(Autoproduzione) Band emergente nata al principio del 2015, eppure già pronta per un full length. Molte formazioni underground puntano su un album intero come prima pubblicazione, ma non (altro…)
(Argonauta Records) Molto spesso capita che quando una band si trova a cambiare cantante, inevitabilmente rivede in parte le proprie coordinate musicali per potersi adattare al meglio allo stile del nuovo entrato. Non è questo il caso degli olandesi Obese, in quali proseguono con (altro…)
(Volcano Rec.) Sound che avvampa in maniera energica, dettato dall’hard rock, dal southern rock, l’alternative e il grunge. Stile solare e vivo, ma americano per i perugini Oranjeboom. “Here Comes the Boom” fa sentire (altro…)
(Svart Records) Sami Albert ”Witchfinder” Hynninen non è normale. Anzi, è proprio folle. Uomo folle, artista completamente sballato, pazzo, deviato, instabile. E fottutamente geniale. È la voce degli Spiritus Mortis (leggi recensione ultimo album qui), (altro…)
(Pure Steel) Gli irlandesi Old Season propongono un secondo disco molto interessante, sospeso fra più generi (almeno epic, heavy e progressive metal) e che trae la propria forza dall’insieme, molto solido e omogeneo. (altro…)
(Satanath Records) Quando si dice ‘il destino nel nome’… Non è necessaria chissà quanta immaginazione per capire che genere propongono questi uruguaiani… Un black metal acerbo e furente… eppure fin dalle prime note non ho potuto fare a meno di riconoscere una certa maturità (altro…)
(Hecatombe Rcords / Wild Wild East / …) Tornano a due anni di distanza dall’ottimo “Sang i Sutge” (recensione qui) i catalani Ósserp, formazione che dal 2012 propone un’ottima commistione tra death, (altro…)
(Time To Kill Records) I capitolini Ozaena uniscono a mio parere due elementi apparentemente in contrapposizione. Da un lato infatti siamo di fronte a musica comunque molto aggressiva, fatta di un cantato urlato e rabbioso e di un uso degli (altro…)
(Listenable Rec.) Album un po’ slegato in fatto di stile. Vario, multiforme, però si ha la sensazione che a volte non sia la stessa band a suonare tutte queste canzoni. Pura impressione, perché gli Order (altro…)
(AFM) Band che usa il tedesco come lingua, la propria. Sono infatti di St.Pauli i tre rocker che con potenza e riff nei quali aleggiano i ricordi di band come Led Zeppelin, Steppenwolf, Aerosmith, scatenano (altro…)
(Dissonance) Dopo due album di thrash metal furioso, totalmente influenzato dai Venom e Slayer, nel 1989 gli Onslaught si trovano di fronte a grandi cambiamenti. La line up viene pesantemente rimaneggiata, ed (altro…)
(Rust and Blood) Nascono tra Lione e Cleveland i One Life All-In, perché i due francesi, il bassista Franco e il chitarrista Clem, dopo una precedente esperienza comune, nella quale partecipò in veste (altro…)
(Spin On Black / Goodfellas) Ristampa per questo piccolo gioiello in sole 500 copie numerate nel formato vinile. Se ne occupa la Spin On Black, dopo il rimisissaggio e rimasterizzazione di Harper Hugg al Thunder (altro…)
(Einheit Produktionen) A lunga distanza (ben sette anni) dal precedente disco, si riaffacciano sulla scena gli Odroerir, una delle più colte e rigorose pagan metal band del Centroeuropa: ‘L’eredità dei nostri antenati’, questa la traduzione del titolo, (altro…)
(UNFD) “Beers” è una canzone di metal duro e puro, con quelle andature che ricordano System Of A Down e prima ancora Sepultura. Tuttavia si nota da subito la canzone “Thunderdome” e il suo indugiare nella (altro…)
(B.R.ASS) Heavy metal? Quello con chitarre basso e batteria? No. Qui si parla di Brass Metal, ovvero metallo a base di … ottone! Questa band è strana. Tre loschi figuri: un batterista, uno che suona la tromba e uno che (altro…)
(ViciSolum Productions) Chiudono una trilogia con il terzo album in studio i finlandesi Oceanwake. Rispetto al precedente “Sunless” (recensione qui), aumenta la durata (di un paio di minuti) ma si dimezza il numero di tracce: (altro…)
(Osmose Productions) Portoghesi e attivi fin dal 2014, gli Ominous Circle si sono guadagnati l’attenzione della Osmose. Questo è il loro debutto sulle scene, una sorta di incrocio blasfemo tra black e brutal. La voce è di sicuro appartenente al (altro…)