Sono stati capaci di evolversi di anno in anno, diventando sempre più capaci e concreti. Di recente hanno pubblicato l’EP “Little Stars and the Perfect Yellow Keys”, ma allo stesso tempo i Within Your Pain hanno anche annunciato la decisione di sciogliersi. Purtroppo bisogna fare i conti anche con questo in Italia: nascono tante band e altre si sciolgono, nonostante il buon livello raggiunto. Queste sono parole scambiate con Beppe “The Hate” (basso) prima delle ultime esibizioni live della band.

Grazie per aver accettato questa intervista. ottimo EP!
Grazie per i complimenti, questo è il nostro ultimo EP prima dello scioglimento e siamo contenti che stia piacendo!

Mi sembra che i Within Your Pain si siano mossi bene: due album e due EP negli ultimi quattro anni. Una release all’anno. E’ stata una strategia oppure sfruttate i momenti e la creatività e quando avete qualcosa pubblicate?
Diciamo che da quando siamo nati, la nostra priorità è sempre stata quella di creare pezzi, registrarli in maniera più professionale possibile e poi suonarli dal vivo. Se aggiungi un promo dopo pochi mesi ed un EP tra i due album, praticamente abbiamo fatto un’uscita all’anno, senza fare una grandissima fatica a comporre i pezzi.

Questo EP, “Little Stars and the Perfect Yellow Keys”, mi sembra più deciso, più pesante e con meno risvolti melodici rispetto a quanto abbiate fatto in passato. Cosa ne pensi?
Non saprei, posso solo dire che questi pezzi sono quello che hanno partorito le nostre teste in sala, non c’era nessuna pianificazione per ottenere un sound più o meno duro. Noi siamo molto fieri di questo EP e la cosa bella, è che pare che stia piacendo a chi lo sente. Quindi, siamo soddisfatti al 100%.

Non avendo i testi non ho potuto capire che razza di idee ci fossero dietro i titoli delle canzoni! La curiosità nasce proprio dai titoli, puoi darmi una panoramica su di loro e i relativi contenuti testuali?
Come sempre cerchiamo di dare un po’ di spazio all’ironia, specialmente nei titoli, anche se trattiamo argomenti seri. Comunque, ecco una breve spiegazione pezzo per pezzo.

“Mega Lizard vs. Giant Ninja” è una metafora, diciamo una nostra critica verso l’uomo, che negli ultimi anni sta abusando sempre di più della natura, una cosa che non va bene e che alla lunga potremmo pagare sulla nostra pelle.

“This Song Smell Like Asphalt in the Rain” fondamentalmente ha un testo autobiografico. Tutti e 5 abbiamo la passione delle moto, infatti, appena possiamo ci troviamo per fare dei lunghi giri. Un itinerario a cui siamo molto legati e che facciamo spesso è quello che ci porta a Cuneo, ed una delle ultime volte, complice una leggera pioggia mattutina, l’asfalto aveva un odore particolare. Ecco da dove nasce il titolo della canzone.

“Do It! If You Can! Ok You Can’t!” Questo è un testo ironico, dedicato a tutte quelle persone che sono fortissime a parole. Solo a parole.

“Give Me Fuel, Give Me Fire, Give Me the Fuckin Gasoline!” È un testo dedicato agli Slayer, forse la band che più amiamo. Il titolo ricorda i Metallica ovviamente, ma il tutto è dedicato agli Slayer.

“We Are not So Proud of This Song but Our Label Asked Us a Cool Song like an Emmure Song”. Come dice il titolo, questa canzone si ispira a quanto fatto dagli Emmure negli ultimi anni, una band veramente tosta che secondo noi sarà leader mondiale del genere nei prossimi anni.

Senti, dopo due album e due EP c’è qualcosa che vi siete pentiti di aver fatto o che non vi ha dato un grosso ritorno di immagine o grandi soddisfazioni?
Assolutamente no! Siamo molto fieri di tutto quello che abbiamo fatto in cinque anni, rifaremmo tutto, al 100%. Anche gli errori, che alla fine, ci hanno fatto crescere come band. Abbiamo sempre voluto dare una certa dignità ed una certa professionalità alla nostra band ed a tutto quello che ne gravitava attorno, ed alla fine, mi permetto di dire che ci siamo riusciti. Per noi suonare in una band è sempre stato passare ore in sala prove, creare pezzi nuovi, cercare un’etichetta seria, una promozione seria, suonare live il più possibile ed in più posti possibili. Il tutto senza sminuire la musica e senza scendere a patti vergognosi con certi personaggi, sia dal punto di vista economico che umano. Di tutto il resto ci è sempre interessato il giusto. Forse abbiamo sbagliato, ma per noi è sempre stato meglio ottenere 10 con le nostre forze. Essere fighi su Facebook non è mai stata una priorità. Ma ci rendiamo conto che siamo quasi una mosca bianca. Se ci guardiamo in giro, vediamo band che passano ore sui social network a scrivere un sacco di cose, che pagano stipendi interi per suonare (in particolare ora va di moda fare tour all’estero, foraggiando personaggi che alla fine fanno solo il male della “scena”), che cambiano genere a seconda delle mode, che si fanno paladini della “scena e che sono sempre aggiornati sull’abbigliamento o sulle parole cool del momento. Poi magari, da anni suonano i soliti 8 pezzi ed umanamente fanno cose di una bassezza infinita che alla famosa “scena” fanno solo male. Ovviamente sono scelte, ognuno ha il suo modus operandi e va bene così, noi abbiamo sempre scelto una certa via. Magari siamo risultati (e risultiamo) antipatici ed un po’ arroganti, però per noi ci vuole una certa dignità in tutto.

Ho notato che tantissime band anche underground hanno ormai un loro merchandising ufficiale, promosso stabilmente anche attraverso i propri canali ufficiali. Lo fate anche voi ovviamente. Questo genere di attività è stata una concreta entrata? Quanto vi ha aiutato a sostenere la band?
Per noi è sempre stata un’entrata utile a sostenere le spese della band, suonando tanto dal vivo abbiamo sempre avuto la fortuna di vendere magliette e cd, che negli anni ci hanno aiutato parecchio ad andare avanti. Ora, visto che stiamo per scioglierci, puntiamo a finire tutto il merch rimasto, infatti è in super sconto.

L’attività concertistica cosa vi ha riservato quest’anno? Nell’immediato ci sono possibilità per vedervi e sentirvi suonare dal vivo?
La prima metà del 2012 è stata molto interessante, abbiamo toccato la Sardegna, fatto alcune date nel nord Italia e come ciliegina sulla torta, abbiamo aperto al Progression Tour, avendo l’onore di dividere il palco con due band pazzesche come Heaven Shall Burn ed Unearth. Ora, stiamo per chiudere la nostra storia e ci stiamo godendo gli ultimi live. A Berna è stato pazzesco, una delle nostre migliori date di sempre, con più di 200 persone caldissime. Speriamo di replicare anche a Genova ed in casa, per il gran finale.

Grazie per il tempo dedicato a Metalhead. ovviamente sei tu a dover chiudere l’intervista, rivolgiti pure ai lettori!
Grazie a voi per lo spazio ed il tempo che ci avete dedicato. Per chiudere invito tutti a scaricare gratuitamente il nostro EP dal sito To React (http://www.toreactrecords.com/) e chi vuole, ci venga a trovare il 1 dicembre a Genova o l’8 dicembre a Vigevano per la nostra ultima data!

 

(Alberto Vitale)

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