MALRUN – “Oblivion awaits” (EP)
(ViciSolum Records) Non so come i danesi Malrun facciano a definirsi, sul loro profilo facebook, una hard rock band: dopo cinque secondi di “The Underworld” è chiaro che siamo nell’ambito di un melodic/alternative metal dai toni molto moderni, (altro…)
(Doomentia Records e altri) “Le tenebre sono una fonte immensa di ispirazione”, si espresse così Chris Z., batterista dei Black Oath
(Soulfood) Interessante debutto dei Tedeschi Mynded, quartetto nato nel 2011 e dedito ad un thrash metal d’assalto, condito da buoni inserti melodici che non diminuiscono l’impatto sonoro delle composizioni. La
(Autoproduzione) Contro ogni pregiudizio, e con tanta voglia di divertirsi, come dimostrano foto e biografia su Facebook, gli Exenemy ci propongono da Dhaka, capitale del Bangladesh,
(Hells Headbangers) Ritorna sulle scene la cantante/chitarrista Tanza Speed, artista Canadese di origine Cilena, che si ripresenta al pubblico con questo 7” semplicemente intitolato “2015”. Anche questa volta, per la registrazione dei brani,
(AFM Records) Ben sei anni separano il debut degli svedesi Manimal dal suo seguito, questo “Trapped in the Shadows”; per quello che posso ricordare, il sound della band è abbastanza cambiato… per molte cose (ma forse non proprio per tutte) in meglio.
(Autoproduzione) Davvero una gradita sorpresa, l’ep dei bavaresi Eisenhauer: me lo sottopone la sempre attenta Metal Message, garanzia di qualità per le sonorità classiche. “Horse of Hell” segue al full-“length” “Never Surrender”
(Gain Music) Dopo oltre cinque anni di silenzio, torna l’energia creativa di questi rockers svedesi, nati quando il rock morì alla fine degli anni ’80. Una band tosta, una band di amici che vede un line up immutata dalla prima
(Blood Harvest) 7” di debutto per gli scozzesi Caecus. “Affliction” è un esempio di metal estremo, ovvero death metal con blast beat che suonano tempestosi, spietati. Inserti blackened, maglie del riffing nervose
(Autoproduzione) Dalla lontana Australia arriva il debut dei Dark Symphonica, formazione che, come è facile immaginare da monicker, copertina e foto promozionali, propone un mix musicale vicino a quello di Nightwish, Epica e compagnia female-fronted.
(Sun & Moon Records) Ti vola il cervello e ti chiedi da quale cazzo di foresta tetra nei freddi meandri della Scandinavia questa band possa mai venire. Poi scopri che vengono dall’altra parte del mondo, dal Venezuela. E ti
(Sun & Moon Records) Tornano gli italiani Blaze Of Sorrow, tornano con tuonante potenza, infinita energia e gusto artistico illimitato. Tornano con il quarto full length il quale fa seguito al meraviglioso EP “
(Invictus) Dal primo demo sono passati ben cinque anni e ora questo EP di due tracce per ben venti minuti e rotti di musica… glaciale. Probabilmente questi baldi giovani dai nomi impronunciabili si sono persi in qualche
(Cimmerian Shade Recordings) Uno scontro incestuoso tra black, doom, death e ambient. Con un sublime tocco di DSBM e di feeling industriale, virante verso il post
(Satanath Records) La Satanath ripropone qui l’album di debutto dei brasiliani Opus Inferii, caratterizzati da un Black veloce ma allo stesso tempo melodico e “pompato” in pienissimo stile Dimmu Borgir. La produzione non è forse
(Vic Records) Se ci sono due tasselli mancanti nella vostra discografia dei Pestilence, cioè i primi due demo della band, “Dysentery” e “The Penance” del 1987, la Vic viene ora in soccorso di tutti i fan. Insieme a due canzoni live del 1988, i due succitati demo riemergono dal passato
(Blood Harvest) Spazio agli Hellish, gente che vive nel sottobosco della scena cilena. Il sound della band è di natura thrash metal old style di tipo slayeriano e con qualcosa dei
(Pulverised Records) Eccellente ritorno sulle scene per Bone Gnawer, band che vanta tra le proprie fila il leggendario Kam Lee, personaggio che ha contribuito a definire le coordinate stilistiche del death metal, avendo militato nei Mantas (prima 
(Autoproduzione) A distanza di tre anni dal debutto “Golden Eagle”, tornano gli Statunitensi Ambassador Gun, con il loro grindcore a cavallo tra la vecchia scuola e quello più moderno (alla Nasum, per intenderci). In questo lasso di tempo, la
(Fireball/Indie/Soulfood ) E siamo a 20. Venti potentissimi anni. Da tanto tempo sono in giro i norvegesi Divided Multitude, creatura dei fratelli Harøy che dal giorno zero danno linfa a questo
(Autoproduzione) Da Atene esordiscono gli Alphastate, con un debut relativamente breve, che punta infatti su dinamicità e compattezza dei ranghi. Feroce e tirata, ma senza dimenticare la melodia, “Out of the Black”: groove/heavy metal
(Satanath Records) Black Metal a tinte Doom per gli italiani Dulia, approdati alla Satanath con questo EP. Cinque tracce più una cover per dare forma ad un miscuglio di suoni funerei e nel contempo veloci e taglienti. Spero che la
(Nuclear War Now! Productions) Doppio LP per i Francesi Ysengrin, band nata nel 2005, con due album all’attivo. Questa nuova uscita, altro non è che la
(Iron Bonehead) EP per i Nekromanteion, band Boliviana dedita ad un blackened death metal con una solida base thrash metal. I due brani che costituiscono questo
(AFM Records) Ed ecco il nuovo album dei Voodoo Circle di Alex Beyrodt, il quarto della loro discografia: nessuna sorpresa ma tante buone idee e melodie per questo combo hard rock che rinverdisce la gloriosa tradizione europea del genere. Come leggo nelle note promozionali,
(Napalm Records) L’alleanza fra tre ottimi singer di ambito power/symphonic, ovvero Georg Neuhauser dei Serenity, Charlotte Wessels dei Delain, e Oliver Philipps degli Everon, ha portato alla nascita dei Phantasma, progetto di symphonic rock/metal
(Limb Music) Sono la cover band più famosa del mondo dell’heavy metal, invitati anche come headliner ad alcuni dei più importanti festival per defenders: alla loro terza compilation, i Roxxcalibur continuano a scavare nel mondo della NWOBHM,
(NoiseArt Records) Quanti gruppi di valore possiamo ormai citare per la New Wave of Swedish Heavy Metal? Senza riflettere mi vengono in mente RAM (forse i migliori), Enforcer, Ambush, Screamer, e naturalmente Steelwing:
(Cruz del Sur Music) Dopo l’ottimo “Severance”, recensito
(AFM) Quale possa essere l’esigenza per Glenn Danzig di fare un album di cover, mi riesce difficile da capirlo. Quando Glenn ha pensato a questa release si è posto delle domande, tra le quali anche se fosse stato possibile per lui mettere in gioco
(Blood Fire Death) Da un paio di anni a questa parte la scena deathcore sta passando, a mio avviso, una fase stagnante dovuta ad una tendenza da parte delle
(Hells Headbangers) Dopo sei anni riappaiono questi inglesi, pronti a mettere a ferro e fuoco i propri strumenti. L’intro comincia nel migliore dei modi. Sembra di ascoltare la traccia iniziale di un album dei Bathory. Poi le
(Jolly Roger) Il primo approccio ai Distruzione fu all’epoca di “Olocausto Celebrale”. Un mio vicino andò per qualche giorno da suo fratello a Bergamo e ritornò con questo vinile dalla copertina d’impatto e comunque molto bella. Lo ascoltavamo
(Autoproduzione) Il nome della band e il titolo dell’album sono contigui, il primo dà vita al secondo, in un flusso concettuale che alla base di entrambi. I From The End nascono nel 2013, uno dei componenti concepisce la storia di un uomo che arriva su un