FORTE RUIN – “Forte Ruin EP”
(Autoproduzione) Primo EP per questa band finlandese che si definisce Melodic Death Metal. Ascoltando le tre tracce presenti all’interno di questo lavoro, fin da subito ho compreso che il tutto è un (altro…)
(Autoproduzione) Primo EP per questa band finlandese che si definisce Melodic Death Metal. Ascoltando le tre tracce presenti all’interno di questo lavoro, fin da subito ho compreso che il tutto è un (altro…)
(Iron Bonehead / The Ajna Offensive / Crepusculo Negro) Ho già avuto l’occasione di sentire qualcosa di Volahn alcuni mesi or sono, quando recensii la compilation “Tliltic Tlapoyauak”, che raccoglieva brani delle bands più rappresentative del Black Twilight Circle, una (altro…)
(Sideburn Records) Va bene, allora ditelo che volete strapparmi voti alti a tutti i costi… Gli After All coccolano i propri fan con un EP limitato a 300 copie e solo in vinile. Già la copertina basta per far capire il genere proposto. Qui signori si fa thrash vecchia scuola, con i (altro…)
(Planet Forest Music) Al debutto discografico, questi tre ragazzacci dei sobborghi americani fanno musica da incazzati, quella dove tenti di mischiare il thrash con (altro…)
(Moribund Records) Sesto full length per gli italiani Abhor! Oscuri e perversi come sempre, impegnati in un black ferale e maledettamente occulto, esaltato da organi sempre (altro…)
(Deathstorm Records) Interessante singolo, in attesa del full length in fase di realizzazione per Controsigillo, band nata nel 1999 per volontà del cantante Enrico (altro…)
(Trollzorn Records) Doveva essere l’inizio del 2007 quando, incuriosito dalla copertina alla Braveheart, acquista il debut degli Skiltron: una celtic/folk metal band meritevole ma abbastanza classica… (altro…)
(Nuclear Blast) Ha poca importanza se “Berlin” suona con tutti i crismi del glorioso hard rock di molti decenni fa. Nessun problema sostanziale se girovagando tra queste dodici canzoni (una è bonus track) affiorano (altro…)
(Dying Victims Productions) Di solito, album come quelli degli Horacle provengono dagli Stati Uniti o dalla Svezia: fa piacere vedere che anche in Belgio ci siano devoti dell’heavy/speed delle origini, quello ancora strettamente connesso alla NWOBHM! (altro…)
(Sathanath Records) Sono sei le band che popolano questo split della Satanath Records, etichetta di San Pietroburgo. Sei modi di intendere l’inferno, ma più di ogni altra cosa di offrire uno scorcio su diverse realtà (altro…)
(Punishment 18 Records) A volte è un’impresa difficile coniugare i gusti personali con l’obiettività. Questo debutto auto intitolato dei Raging Death a me piace (altro…)
(Pogorecords) Questo split nasce dalla collaborazione di due band, i [P.U.T] e i Grünt-Grünt, entrambi promotori di un mix sperimentale di grindcore e sludge con qualche influsso industrial e specialmente (altro…)
(AFM) Quarto album per questa band tedesca dal 2007 ad oggi. Il death core non è il mio pane, ma questi tedeschi dal moniker demenziale sono un portento, un (altro…)
(Satanath Records) La band in questione nasce nel 1995 a San José in Costa Rica. Venti anni fa, quando il black metal era al massimo splendore e attecchiva bene e ovunque, anche in Costa Rica. Si apprende (altro…)
(Areasonica Records) Esordio discografico più che convincente, quello dei Siciliani Sexual Thing, band che certamente non ha paura di osare, considerando che hanno (altro…)
(Misanthropic Art Productions) Quando anni fa mi inoltrai nel mondo del black metal, i gruppi che ascoltavo erano prevalentemente i grandi classici scandinavi o comunque nordici, ignorando la scena black italiana, che reputavo (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Certe produzioni, siano esse demo o meno, vanno valutate contestualizzando il modo in cui sono state concepite. E’ il caso dell’opera di tre tracce di questo gruppo olandese. Se è vero che la registrazione nasce da spontanee session di due (altro…)
(Autoproduzione/Online Metal Promo) Mi sono avvicinato a questo EP con un po’ di timore, visto che sono abbastanza impermeabile nei confronti di progetti solisti di alcuna sorta. Specie se si tratta di chitarristi… Ma veniamo con ordine. Il progetto è nato dalla mente di tal Dan (altro…)
(Blastafuk Records) Adoro le uscite della Blastafuk Records, etichetta Australiana dedita al metal estremo, che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede nel (altro…)
(Beyond… Production) Confesso di non avere mai sentito parlare dei Disharmonic, band originaria di Pordenone, attiva dal 1998 e con già due albums ed un EP all’attivo, che seguono il solco artistico tracciato a (altro…)
(Inverse Records) Prog metal classico e ingarbugliatissimo nel secondo disco dei finlandesi Simulacrum: assolutamente nessuna sorpresa (anzi, i richiami ai mostri sacri sono sempre dietro l’angolo), ma un buon songwriting e una buona produzione (altro…)
(Autoproduzione) Nero Alchemist è un progetto musicale di Silvestro Ascari, che ritorna con “Vol.II”, dopo appunto un precedente album denominato “Experiments Vol.I”. “Vol.II” è interamente autoprodotto sotto (altro…)
(Sliptrick Records) La musica se è supportata da una buona base testuale assume un valore ancora più ampio. I Human Decay si pronunciano attraverso parole secche e dirette, precise e spietate, tutte in italiano e la cosa facilita la (altro…)
(Iron Bonehead) Ultimamente c’è un certo fermento in Oceania, per quanto riguarda la scena estrema. Basti pensare a nomi tipo Super Fun Happy Slide, autori di un grind core vecchio stampo, o ai Neozelandesi (altro…)
(Great Dane Records) I Mercyless sono una delle death metal band francesi più vecchie in circolazione. La loro storia inizia nella seconda metà degli anni ’80, sotto il segno del thrash metal, ma l’impulso e la voglia di spingersi (altro…)
(Parlophone) Album numero 16 per le leggende viventi. Oggettivamente sono loro la storia del metal, coloro grazie ai quali un genere è potuto nascere e svilupparsi. (altro…)
(Fearless Records) Ottimo ritorno della band di Lancaster, Pennsylvania, che con “Found in Far Away Places” dimostra di crescere. Metal moderno, metalcore e altro che sia, suonato con estro e un dinamismo coinvolgente. (altro…)
(Satanath Records) Per la serie “guardi la copertina, leggi il titolo, sorridi e butti su nel lettore con cattiveria”. Questi danesi sono allo stesso tempo divertenti e bravi. Quattordici brani che mettono nero su bianco (e scusate (altro…)
(Misantrof Antirecords) Dopo ben quattro anni di presenza costante sulla compilation natalizia dell’etichetta indipendente norvegese condotta ad Vrangsinn (Carpathian Forest) era inevitabile il debutto degli Air Raid Patrol, duo -anch’esso norvegese- (altro…)
(Torn Flesh Records/Winterwolf Records) Torna Eric Horner con la sua creatura, i Throne Of Malediction, ed arriva così al terzo full length sempre prodotto in pura autonomia, questa volta con diversi guest selezionati tra i precedenti membri della band. Una (altro…)
(Limb) Lodevole iniziativa da parte della Limb Records, che ha deciso di ristampare – con aggiunta di bonustracks – i tre album dei Wizard da lei distribuiti nei primi anni 2000; (altro…)