(AFM Records) Hanno fatto un gran bell’affare i danesi Pyramaze ad assumere il favoloso norvegese Terje Harøy (Mantric Momentum, ex Teodor Tuff) come frontman! A dire la verità Terje è in line up dal 2015, e con loro ha già registrato “Epitaph” (recensione qui), ma è questo “Bloodlines” -forse- a mettere finalmente in risalto il nuovo vocalist di questo act ormai in circolazione da oltre un ventennio. C’è energia, c’è melodia… c’è tanta ambizione in “Bloodlines”, cosa confermata dall’ospite Melissa Bonny (Ad Infinitum) nella power ballad “Alliance”, canzone nella quale la bella frontwoman duetta divinamente con il possente vocalist. Dieci inteisi brani, ricchi di una costruzione melodica tutt’altro che banale, con ritmiche che abbracciano il power metal, il metal moderno e -senza dubbio- il prog… dando vita ad una miscela sostanziosa, portentosa, irresistibile. Pezzi come “Brocken Arrow”, la title track e la trionfante “Even If You’re Gone” (quest’ultima con un refrain assolutamente vincente) portano la band a livelli mai raggiunti prima. Ci sono canzoni di un certo spessore, prima tra tutti “The Mystery”, estremamente power, ma immensamente proggy… un brano che vede la partecipazione di Andrew Kingsley (Unleash The Archers) e Olof Mörck (Amaranthe)… mentre l’assolo dell’avvincente “The Midnight Sun” è firmato da Tim Hansen, figlio del leggendario Kai Hansen! Settimo album, alla vigilia del primo ventennio della band di Morten Gade Sørensen: una band in piena forma la quale dopo due decenni trova una nuova potente identità, quasi una nuova giovinezza, e non smette di guardare con meritata avidità verso un brillante riscritto futuro.

(Luca Zakk) Voto: 8/10