(Karisma Records) Chiude il cerchio la Karisma Records, completando il ciclo di ripubblicazioni degli album degli storici Ruphus, leggendaria prog band norvegese in forte attività negli anni ’70. Infatti dal ’73 al ’79 i Ruphus, attraversando una infinità di cambi di line up, pubblicarono ben sei dischi (alcune recensioni delle reissue qui, qui e qui) ed il brillante “Manmade” fu l’epilogo, anche conseguente alla perdita di tre membri importanti rispetto al precedente “Flying Colours” uscito l’anno prima, compreso il batterista Thor Bendiksen, uno dei membri fondatori. Nonostante si tratti dell’ultimo disco, concepito in una ennesima e pesante rivisitazione della line up, la band si riprese subito, con l’energia fresca dovuta al rientro al microfono della favolosa Gudny Aspaas, la vocalist del primo e del terzo album. I sei brani si snodano tra teatralità prog rock, idee jazz, aperture blues, con un lavoro di batteria impressionante firmato dal batterista jazz Bjørn Jenssen (Dance With a Stranger), accorso per sostituire l’uscente Thor. Sensuale e groovy “Clear View”, malinconica “Snowy Days”, provocante ed energetica “Greener Grass Elsewhere”, introspettiva e seducente la lunga “Dear Friend”. Incalzante ed irresistibile “When the Tide Comes In”, con le sue improvvisazioni e quel drumming poderoso, prima della conclusiva “Fashion of Today”, pezzo dal sentore pop ’70/’80… in sincronia con il titolo del brano stesso. Riedizione che gode del lavoro di remaster di Jacob Holm-Lupo (White Willow, The Opium Cartel), ancora una volta su 250 limitatissimi vinili bianchi. Un altro pezzo che mancava. Un disco imperdibile. Una nuova edizione di una grande pagina della musica!

(Luca Zakk) Voto: 10/10