(Svart Records) Per quanto poco conosciuti, i finlandesi Virta giungono al terzo disco… continuando il loro viaggio attraverso dimensioni ed atmosfere inesplorate, vergini, aliene. Suoni eterei, tra l’elettronica ed il jazz, tra l’ambient e il progressivo, passando per dettagli dub step. Un trio che vanta esperienza, che cresce artisticamente suonando semplicemente quel che gli aggrada, quel che vorrebbe sentir suonato. Con questo “Horros” i dettagli aggiunti sono tanti, ci sono anche linee vocali, ci sono testi in lingua madre… andando quindi ben oltre molti confini dei generi dai quali questo sound sembra discendere. Tra gli strumenti ovviamente ci sono tastiere, elettronica di ogni tipo… ma pure fiati, chitarre, bassi, batteria, percussioni… una galassia di fonti di suono che i quattro ragazzi originari di Kuopio sanno adattare, modellare, creando un tunnel sonoro che quasi porta verso uno sconosciuto e stranissimo pianeta, apparentemente inospitale, il quale ama rivelarsi passo dopo passo, offrendosi per diventare la tua nuova casa. Sapete quando una melodia, magari inedita, vi gira per la testa? Ecco, “Horros” e l’intero progetto Virta (che significa qualcosa come energia, elettricità) è questo: musica che girava in testa ai membri della band, i quali hanno saputo isolarsi e magicamente catturare quella musica immaginaria, rielaborandola, evolvendola e condividendola con tutti noi.

(Luca Zakk) Voto: 8/10