ANIALATOR – “Rise To Supremacy”
(Xtreem Music) Confesso di essermi approcciato agli Anialator con un certo scetticismo. Contrariamente a come faccio di solito, stavolta ho letto la biografia della band prima di ascoltarne il (altro…)
(Xtreem Music) Confesso di essermi approcciato agli Anialator con un certo scetticismo. Contrariamente a come faccio di solito, stavolta ho letto la biografia della band prima di ascoltarne il (altro…)
(Dark Essence Records) Bella la definizione che si danno, una definizione che parla di hard rock occulto ed addirittura blackned. Effettivamente non sono convenzionali, tipici o comuni. I territori sono estremi, tra black e death, ma non sono queste le loro componenti di (altro…)
(Season of Mist) Nati nella seconda metà degli anni ’80, i francesi Agressor dopo alcuni demo realizzarono il primo album nel 1990. Lo intitolarono “Neverending Nestiny” e lo pubblicarono per la Noise Records, la stessa di band come Bathory, Kreator, Destruction, Celtic (altro…)
(Mighty Music) Esordiscono da Foggia i gothic/symphonic metallers Asphodelia: “Welcome Apocalypse” è un disco fondato su mid-tempo d’atmosfera e momenti sinfonici avvolgenti, forse un tantino monolitico nell’insieme ma non certo malriuscito. (altro…)
(Iron Bonehead) Da non confondere con i thrasher svedesi (e con un’altra manciata di band che hanno scelto questo moniker), questi death-doomsters tuonano da Lima, in Perù. Attivi ormai da quasi tre lustri, dopo vari demo (altro…)
(Blood Harvest) Nonostante il minor numero di bands rispetto alla Scandinavia o agli Stati Uniti, l’Olanda è sempre stata una garanzia di qualità in ambito death metal. Basti pensare a formazioni storiche come Asphyx, Pestilence o Sinister, (altro…)
(autoprodotto) Il duo scozzese A Cunning Man è molto particolare, estremamente personale. Si tratta di musica che si aggira nei dintorni del metal melodico, ma ingloba una variante ampia di generi, dall’ambient al post-rock e al (altro…)
(Hellbones Records) EP di debutto sotto il monicker Amraam, formazione capitolina nata nel 2011 con il nome Not Ready Yet. La trafila è più o meno la medesima di tante altre formazioni: dopo aver trascorso i primi periodi (altro…)
(Revalve Records) Un gothic metal potente e sfaccettato è quanto offrono i veneti Afterlife Symphony nel loro terzo disco, “Lympha”. Lo dimostra subito la opener “Artemisia”, che si muove fra tastiere potenti, un mood vagamente mediorientale e la potente voce di Anna Giusto. (altro…)
(Century Media) Devo ammettere di aver dovuto ascoltare l’ultima fatica degli At The Gates svariate volte, prima di formarmi un’opinione sufficientemente obiettiva. Il marchio di fabbrica della formazione (altro…)
(M–Theory Audio) Tornano dopo ben otto anni di assenza i floridiani The Absence, autori tra il 2005 ed il 2010 di tre ottimi album ben apprezzati da critica e pubblico. Un ritorno caratterizzato da un rimaneggiamento in seno (altro…)
(Vendetta Records / Broken Silence ) Membro dei Solbrud, il danese Ole Luk arriva al suo primo album come Afsky, dopo un ottimo EP omonimo nel 2015. Il tutto realizzato da solo, ma “Sorg” è un esempio parziale di one man band, infatti Luk (altro…)
(Terror From Hell Records) Terzo album per Aphonic Threnody, formazione internazionale ma con base in Inghilterra. Il loro funeral doom, come da copione è (altro…)
(Gaphals) La punk rock band svedese Asta Kask festeggia i 40 anni di attività con una pubblicazione dal titolo profetico, ‘la storia ci giudicherà tutti”. “Historien Dömer Oss Alla” presenta quattro canzoni delle quali tre classici della band. Quattro canzoni (altro…)
(Indie Recordings) Tornano dopo sei anni gli Aura Noir con il loro sesto e quasi omonimo album. Dietro a questo progetto si nascondono due vecchie conoscenze della scena estrema norvegese: il cantante/bassista Aggressor (altro…)
(Selfmadegod Records) È incredibilmente difficile stare dietro alle pubblicazioni degli Agathocles. I fiamminghi infatti pubblicano l’ennesimo split, dell’anno e in carriera, e questa volta con i polacchi Psychoneurosis. Questi (altro…)
(BMG) I miei colleghi certo si stupiranno di un’analisi così lunga e particolareggiata di un disco da parte del sottoscritto, ma la ragione è ovvia. Un album degli A Perfect Circle, specie se arriva a quindici anni dall’ultimo (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sembrano vivere una seconda giovinezza gli Anthrax. Dopo i lusinghieri risultati ottenuti con “For All Kings”, album decisamente superiore al moscio “Worship Music”, i thrashers newyorchesi si sono imbarcati (altro…)
(Moribund Records) Dal Libano tuonano con un black metal strano, assurdo e sicuramente proveniente da un luogo non tipicamente compatibile con questo genere musicale. Si definiscono anti religiosi (qualsiasi religione) e giungono al secondo full (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Forse gli Anatomia sono la risposta alla domanda “ma se i Carcass avessero fatto doom?”. Certo, nessuno sano di mente si farebbe questa domanda ma a dire il vero chi completamente sano (altro…)
(Nuclear Blast Records) Tuomas Holopainen, mastermind dei Nightwish ha avuto un’idea… e l’ha battezzata ‘Auri’. Ha chiamato il collega (nei Nightwish) Troy Donockley e l’ugola fantastica della moglie Johanna Kurkela. Infine ha messo in piedi un debutto (altro…)
(Time To Kill Records) Sorprendente debutto per A Taste of Fear, formazione capitolina nata per mano del bassista Michele Attolino. La proposta musicale si muove tra il thrash e death metal, dove impatto e (altro…)
(Steamhammer / SPV ) Ho sinceramente perso il conto della quantità di album pubblicati dall’axe man Axel Rudi Pell. Stento anche a tenere il conto di quante recensioni ho scritto -con infinito piacere- per lui e la sua (altro…)
(Selfmadegod) Sono passati un po’ di anni senza gli Afgrund, sei di preciso. Dal 2012 la band non è stata in silenzio, ma il successore dell’album “The Age of Dumb” si è fatto comunque attendere. Quarto album per il trio scandinavo, segnato da poco meno di venticinque minuti di grindcore intervallato da tirate di stampo (altro…)
(Osmose Productions) Gli Ad Hominem non hanno bisogno della minima presentazione. Il progetto francese è stato uno dei più controversi degli anni recenti del black, proponendo temi sempre scomodi e sempre ripresi con una sfrontatezza (altro…)
(Rise Records) EP pubblicato in occasione del Black Friday del Record Store Day ed esclusivamente in vinile. Tre canzoni incise ad Amburgo, al Clouds Hill Studio. Un suono vero, possente, “Amid (altro…)
(AFM Records) Dopo tre album in carriera, i tedeschi Asenblut mettono in circolazione un EP, il quale vuole ritornare un po’ alle sonorità dei primi tempi, di quelli del debutto “Aufbruch”. E fin qui va (altro…)
(autoprodotto) Vi siete mai chiesti perché molte black metal band nordiche (dalla Germania fino al polo) cantano nelle loro lingue, o nei loro dialetti, anziché l’internazionale inglese? Pensate a molti nomi più o meno grossi svedesi, norvegesi o islandesi. Pensate a band come (altro…)
(Century Media) Ad Avatar Country regna un Re. Ci regna da una eternità, o forse due. Si crede sia immortale. Si ipotizza non sia nemmeno di questo mondo, di questa galassia. Una monarchia assoluta, quasi un glorioso dittatore celeste, un Re divino nel cui regno il (altro…)
(EarMusic) Se provo a pensare a quanti anni sono passati da “Angels cry” mi sento quasi male… da allora, negli Angra è cambiato quasi tutto. Il singer è adesso Fabio Lione, come tutti sanno, e con l’abbandono di Kiko Loureiro (altro…)
(Svart Records) I nipponici Anguis Dei mi hanno spaventato, sembrava dall’intro di essere di fronte al solito black (troppo) sinfonico. Per fortuna si trattava solo di un’apertura, giusto per lasciare lo spazio ad un paio di tracce di (altro…)
(Einheit Produktionen) In vent’anni di carriera, gli epic blacksters tedeschi Andras hanno pubblicato sette album. Ma l’interrogativo dei seguaci di questa entità teutonica era sicuramente orientato al silenzio discografico degli ultimi 7 anni. Risale infatti al (altro…)
(Black Sunset/MDD) Nella teogonia greca, Erebos è una delle cinque divinità primordiali, nello specifico legata ai morti. Solo che gli Asphodelos sono tedeschi e fanno… death svedese! Ecco, da questo crogiolo di culture ne è nata (altro…)