AT THE GATES – “To Drink From The Night Itself”
(Century Media) Devo ammettere di aver dovuto ascoltare l’ultima fatica degli At The Gates svariate volte, prima di formarmi un’opinione sufficientemente obiettiva. Il marchio di fabbrica della formazione (altro…)
(M–Theory Audio) Tornano dopo ben otto anni di assenza i floridiani The Absence, autori tra il 2005 ed il 2010 di tre ottimi album ben apprezzati da critica e pubblico. Un ritorno caratterizzato da un rimaneggiamento in seno
(Vendetta Records / Broken Silence ) Membro dei Solbrud, il danese Ole Luk arriva al suo primo album come Afsky, dopo un ottimo EP omonimo nel 2015. Il tutto realizzato da solo, ma “Sorg” è un esempio parziale di one man band, infatti Luk
(Terror From Hell Records) Terzo album per Aphonic Threnody, formazione internazionale ma con base in Inghilterra. Il loro funeral doom, come da copione è
(Gaphals) La punk rock band svedese Asta Kask festeggia i 40 anni di attività con una pubblicazione dal titolo profetico, ‘la storia ci giudicherà tutti”. “Historien Dömer Oss Alla” presenta quattro canzoni delle quali tre classici della band. Quattro canzoni
(Indie Recordings) Tornano dopo sei anni gli Aura Noir con il loro sesto e quasi omonimo album. Dietro a questo progetto si nascondono due vecchie conoscenze della scena estrema norvegese: il cantante/bassista Aggressor

(BMG) I miei colleghi certo si stupiranno di un’analisi così lunga e particolareggiata di un disco da parte del sottoscritto, ma la ragione è ovvia. Un album degli A Perfect Circle, specie se arriva a quindici anni dall’ultimo
(Nuclear Blast Records) Sembrano vivere una seconda giovinezza gli Anthrax. Dopo i lusinghieri risultati ottenuti con “For All Kings”, album decisamente superiore al moscio “Worship Music”, i thrashers newyorchesi si sono imbarcati
(Moribund Records) Dal Libano tuonano con un black metal strano, assurdo e sicuramente proveniente da un luogo non tipicamente compatibile con questo genere musicale. Si definiscono anti religiosi (qualsiasi religione) e giungono al secondo full
(Nuclear War Now! Productions) Forse gli Anatomia sono la risposta alla domanda “ma se i Carcass avessero fatto doom?”. Certo, nessuno sano di mente si farebbe questa domanda ma a dire il vero chi completamente sano
(Nuclear Blast Records) Tuomas Holopainen, mastermind dei Nightwish ha avuto un’idea… e l’ha battezzata ‘Auri’. Ha chiamato il collega (nei Nightwish) Troy Donockley e l’ugola fantastica della moglie Johanna Kurkela. Infine ha messo in piedi un debutto
(Time To Kill Records) Sorprendente debutto per A Taste of Fear, formazione capitolina nata per mano del bassista Michele Attolino. La proposta musicale si muove tra il thrash e death metal, dove impatto e
(Steamhammer / SPV ) Ho sinceramente perso il conto della quantità di album pubblicati dall’axe man Axel Rudi Pell. Stento anche a tenere il conto di quante recensioni ho scritto -con infinito piacere- per lui e la sua
(Selfmadegod) Sono passati un po’ di anni senza gli Afgrund, sei di preciso. Dal 2012 la band non è stata in silenzio, ma il successore dell’album “The Age of Dumb” si è fatto comunque attendere. Quarto album per il trio scandinavo, segnato da poco meno di venticinque minuti di grindcore intervallato da tirate di stampo
(Osmose Productions) Gli Ad Hominem non hanno bisogno della minima presentazione. Il progetto francese è stato uno dei più controversi degli anni recenti del black, proponendo temi sempre scomodi e sempre ripresi con una sfrontatezza
(Rise Records) EP pubblicato in occasione del Black Friday del Record Store Day ed esclusivamente in vinile. Tre canzoni incise ad Amburgo, al Clouds Hill Studio. Un suono vero, possente, “Amid
(AFM Records) Dopo tre album in carriera, i tedeschi Asenblut mettono in circolazione un EP, il quale vuole ritornare un po’ alle sonorità dei primi tempi, di quelli del debutto “Aufbruch”. E fin qui va
(autoprodotto) Vi siete mai chiesti perché molte black metal band nordiche (dalla Germania fino al polo) cantano nelle loro lingue, o nei loro dialetti, anziché l’internazionale inglese? Pensate a molti nomi più o meno grossi svedesi, norvegesi o islandesi. Pensate a band come
(EarMusic) Se provo a pensare a quanti anni sono passati da “Angels cry” mi sento quasi male… da allora, negli Angra è cambiato quasi tutto. Il singer è adesso Fabio Lione, come tutti sanno, e con l’abbandono di Kiko Loureiro
(Svart Records) I nipponici Anguis Dei mi hanno spaventato, sembrava dall’intro di essere di fronte al solito black (troppo) sinfonico. Per fortuna si trattava solo di un’apertura, giusto per lasciare lo spazio ad un paio di tracce di
(Einheit Produktionen) In vent’anni di carriera, gli epic blacksters tedeschi Andras hanno pubblicato sette album. Ma l’interrogativo dei seguaci di questa entità teutonica era sicuramente orientato al silenzio discografico degli ultimi 7 anni. Risale infatti al
(Black Sunset/MDD) Nella teogonia greca, Erebos è una delle cinque divinità primordiali, nello specifico legata ai morti. Solo che gli Asphodelos sono tedeschi e fanno… death svedese! Ecco, da questo crogiolo di culture ne è nata
(UNFD) Tributo per gli australiani, ma nativi di Newcastle, Silverchair. “Spawn (Again)” è costituito da uno stuolo di band che sperano di presentare
(Hells Headbangers) Gli acid Witch stanno poco a poco scalando le classifiche delle mie personali preferenze. Fatto uscire ad hoc per Halloween, il terzo album degli americani
(AFM) Con una presentazione altisonante, la AFM ci offre il secondo disco dei brasiliani Armored Dawn, missato e masterizzato da Seeb Levermann degli Orden Ogan. Devo dire che il disco non funziona benissimo: dieci brani di lunghezza standard, senza particolari colpi di testa,
(Vic Rec.) Vincent Crowley era nei Nocturnus dagli inizi, prese poi una sua direzione e sul finire degli anni ’80 gli Acheron crebbero pian piano, demo dopo demo fino al 1992, l’anno di questo album di debutto. Interessato
(Les Acteurs de l’ombre Productions) Band data per scomparsa, considerando che si formò nel 2007, pubblicando due dischi quasi subito (2008 e 2010) e poi più nulla. Ma ora sono tornati, con il loro black epico, trionfale, pieno di gloria, energia e legame per le terre di origine, per la cultura occitana (il moniker è
(Talheim Records) Sempre difficile parlare di un lavoro depressive, per il semplice fatto che nel 99% dei casi gli artisti sembrano soffrire davvero ogni volta che registrano un disco di questo tipo. Questo progetto non fa eccezione di
(Avantgarde) La bestia austriaca più malvagia di sempre si ripresenta con il decimo album. Sono circa venticinque anni che gli Abigor riversano il loro male con un black metal senza confini. “Höllenzwang (Chronicles of Perdition)” è
(Bestial Invasion Records) Non vanno certo per il sottile gli Atomic Roar, quartetto brasiliano dedito sin dal 2003 ad un thrash metal feroce, veloce e grezzo. Dopo una breve intro, tocca alla title track ad aprire
(Napalm Records) Gli Arkona come non li avete mai sentiti: la band russa ci ha abituato a grandi cose, ma stavolta Masha e compagni si sono superati! “Khram”, il loro ottavo album in studio, dura 74 minuti, e contiene quattro brani (su nove, compresi intro e outro) che superano i nove minuti di durata;
(Peaceville) Gli Autopsy sono una garanzia! In un panorama sfilacciato come quello del death metal attuale, dove molte bands sembrano fare a gara tra chi suona più veloce,tecnico e pulito, lo stile putrido e viscerale che da sempre caratterizza la
(Napalm Records) Ne è passata di acqua sotto i ponti da “River of Tuoni”, il debut degli Amberian Dawn, che mi incuriosì non poco: al settimo disco di inediti, i finlandesi sono abbastanza lontani dalle sonorità degli esordi, e la loro musica si è fatta sempre più leggera e, se mi passate il termine,