AA.VV. – “Spawn (Again): A Tribute To Silverchair” (Tribute)
(UNFD) Tributo per gli australiani, ma nativi di Newcastle, Silverchair. “Spawn (Again)” è costituito da uno stuolo di band che sperano di presentare (altro…)
(UNFD) Tributo per gli australiani, ma nativi di Newcastle, Silverchair. “Spawn (Again)” è costituito da uno stuolo di band che sperano di presentare (altro…)
(Hells Headbangers) Gli acid Witch stanno poco a poco scalando le classifiche delle mie personali preferenze. Fatto uscire ad hoc per Halloween, il terzo album degli americani (altro…)
(AFM) Con una presentazione altisonante, la AFM ci offre il secondo disco dei brasiliani Armored Dawn, missato e masterizzato da Seeb Levermann degli Orden Ogan. Devo dire che il disco non funziona benissimo: dieci brani di lunghezza standard, senza particolari colpi di testa, (altro…)
(Vic Rec.) Vincent Crowley era nei Nocturnus dagli inizi, prese poi una sua direzione e sul finire degli anni ’80 gli Acheron crebbero pian piano, demo dopo demo fino al 1992, l’anno di questo album di debutto. Interessato (altro…)
(Les Acteurs de l’ombre Productions) Band data per scomparsa, considerando che si formò nel 2007, pubblicando due dischi quasi subito (2008 e 2010) e poi più nulla. Ma ora sono tornati, con il loro black epico, trionfale, pieno di gloria, energia e legame per le terre di origine, per la cultura occitana (il moniker è (altro…)
(Talheim Records) Sempre difficile parlare di un lavoro depressive, per il semplice fatto che nel 99% dei casi gli artisti sembrano soffrire davvero ogni volta che registrano un disco di questo tipo. Questo progetto non fa eccezione di (altro…)
(Avantgarde) La bestia austriaca più malvagia di sempre si ripresenta con il decimo album. Sono circa venticinque anni che gli Abigor riversano il loro male con un black metal senza confini. “Höllenzwang (Chronicles of Perdition)” è (altro…)
(Bestial Invasion Records) Non vanno certo per il sottile gli Atomic Roar, quartetto brasiliano dedito sin dal 2003 ad un thrash metal feroce, veloce e grezzo. Dopo una breve intro, tocca alla title track ad aprire (altro…)
(Napalm Records) Gli Arkona come non li avete mai sentiti: la band russa ci ha abituato a grandi cose, ma stavolta Masha e compagni si sono superati! “Khram”, il loro ottavo album in studio, dura 74 minuti, e contiene quattro brani (su nove, compresi intro e outro) che superano i nove minuti di durata; (altro…)
(Peaceville) Gli Autopsy sono una garanzia! In un panorama sfilacciato come quello del death metal attuale, dove molte bands sembrano fare a gara tra chi suona più veloce,tecnico e pulito, lo stile putrido e viscerale che da sempre caratterizza la (altro…)
(Napalm Records) Ne è passata di acqua sotto i ponti da “River of Tuoni”, il debut degli Amberian Dawn, che mi incuriosì non poco: al settimo disco di inediti, i finlandesi sono abbastanza lontani dalle sonorità degli esordi, e la loro musica si è fatta sempre più leggera e, se mi passate il termine, (altro…)
(Sliptrick Records) A volte, andando a pesca negli acquitrini dell’underground musicale, ti rendi conto che ha abboccato il pesce grosso, quello che non ti aspettavi proprio, che non sognavi nemmeno. Gli italiani Animae Silentes (altro…)
(SOM – Underground Activists) Il percorso sonoro intrapreso dagli Altarage è davvero bellissimo. Da una iniziale cloaca di rumori i nostri hanno evoluto un proprio stile musicale fatto ora di elementi ricercati ma (altro…)
(Transcending Obscurity Rec.) Israeliani e da circa venti anni in attività con sei album pubblicati. Questa è la sommaria carta d’identità degli Arallu, band che mischia le sonorità black, thrash e death metal con melodie (altro…)
(Season Of Mist) Secondo album solista per l’inossidabile Phil Anselmo, personaggio che certamente non ha bisogno di presentazioni. Devo ammettere che il debutto di questo progetto “Walk Through Exits Only” del 2013 non mi aveva entusiasmato più di (altro…)
(Steamhammer / SPV) “Hope in Hell” e “Anvil Is Anvil”, hanno raccolto buone impressioni, non da meno qualche giudizio indulgente e forse pochi negativi, tuttavia il trio canadese è ancora oggi il massimo nello scrivere (altro…)
(Andromeda Relix / Lizard Records) Hanno classe da vendere i capitolini Ælementi, formazione nata nel 2007 giunta solo ora al debutto discografico. Il loro stile si rifà al rock progressivo dei ’70s, riproponendo le sonorità di PFM, Banco Del Mutuo Soccorso e Rush, (altro…)
(Terror From Hell Records) In un clima ecclesiastico di adorazione della morte, dopo il fantastico “Feretri” ed il superlativo “Strange Rites of Evil”, tornano gli italiani Abysmal Grief, i quali ormai occupano con prepotenza il trono dei signori dell’occulto. Vita, felicità, (altro…)
(Godz Ov War Prod. / Malignant Voices) La band in ambito underground è più o meno conosciuta, inoltre due suoi elementi in passato hanno fatto parte dei Witchmaster. Gli Anima Damnata (altro…)
(Pure Steel) Dopo il ritorno sulle scene con “Overture to Madness”, gli Axemaster ci propongono questo “Crawling Chaos” che, a conti fatti, è il quarto full-length per la formazione di Kent, Ohio. I nostri suonano ancora una sorta di us heavy/power/doom (altro…)
(Sleazy Rider Records) Secondo disco per i ferraresi Altair, macchina da power/prog che in questo “Descending”, stando alla mia nota-stampa, dispiega all’ascoltatore una sorta di rappresentazione teatrale dei circoli dell’Inferno, (altro…)
(Inner Wound Recordings) Cambia il nome, ma non la sostanza: gli EnkeliNation hanno assunto l’anno scorso il nome di Angel Nation (traduzione dal finlandese del monicker originale) e lanciano sul mercato un secondo disco (altro…)
(Selfmadegod) Antigama, ovvero diciotto anni passati a essere estremi. “Depressant” rappresenta circa venti minuti di grindcore a diverse velocità. “Empty Paths” e “Anchors” aprono con (altro…)
(Scarlet Records) A distanza di tre anni dall’apprezzato debutto, tornano i milanesi Anewrage con un nuovo lavoro che conferma ed evolve quanto di buono proposto con “ANR”. (altro…)
(Broken Bones Records) La one-man band veneta Arcane Tales (un tempo lontano, secondo la biografia, composta da cinque elementi nella sua prima incarnazione) pubblica il proprio debut dopo una lista lunghissima di demo autoprodotti; (altro…)
(Street Symphonies / Bunrning Minds Group) Ho detto varie volte che la Scandinavia, ed in particolare la Svezia, è la nuova Los Angeles. Fin troppi gruppi che emergono da quel paese, ed in particolare dal sud ovest, Göteborg in particolare. (altro…)
(Neurot Rec.) Purtroppo la concreta sensazione di ascoltare sempre la stessa melodia, la stessa struttura melodica, lo stesso incedere degli accordi dei temi portanti, è fin troppo evidente. Otto pezzi, ma (altro…)
(Pitch Black Records) Sicuramente migliore di “Chronicles of Light”, il sesto album degli Arrayan Path continua sulla scia del power/folk ellenico/orientaleggiante nel quale i ciprioti sono maestri. (altro…)
(CDN Records) Se ti chiami Astaroth Incarnate, si può pensare che ti dedichi al black metal o a un death (altro…)
(Neverland Music / Silver Lining Music) Una qualità che ho sempre apprezzato molto di Jeff Waters è la capacità di fregarsene di etichette che inevitabilmente finiscono per relegare un artista dentro un genere musicale. Conosciuti ai più come (altro…)
(Diamond Prod.) Nella mia recensione di “Chapter IV”, uscita non troppi mesi fa, avevo osservato come gli Athlantis avessero un album nel cassetto, pronto ma mai edito: eccolo qui, sottoposto a un restyling (altro…)
(Season of Mist) Giunti al secondo album, gli islandesi Auðn trasportano dentro la musica l’essenza della terra di origine: bellezza, natura… ma anche violenza, aspetto sinistro… furia degli elementi. Melodie ossessive, (altro…)
(Indie Recordings) La Indie Recordings tiene gli occhi aperti. Spazia tra generi e sottogeneri a volte piacevolmente ai confini del metal e non perde mai di vista le nuove leve. Non a caso nel suo roster ci sono bands come gli ottimi Fight the Fight (recensione qui) (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) In realtà questi americani amano farsi chiamare ‘american”, ovvero in tutto minuscolo. Sottotono. Atteggiamento negativo, inneggiante al nulla. Tuonano dalla Virginia e sono una band vagamente misteriosa che tedia la pace (altro…)