AMIDST DREAMS OF TOMORROW – “Memories Of A Wandering Soul”
(Autoprodotto) Un sodalizio multiculturale ha portato alla formazione di questo gruppo, con una piccola gemma di post-black atmosferico. (altro…)
(Autoprodotto) Un sodalizio multiculturale ha portato alla formazione di questo gruppo, con una piccola gemma di post-black atmosferico. (altro…)
(Amor Fati Productions) Progetto solista fiammingo caratterizzato da un gelo micidiale, un gelo appartenente ad un ambito artico, eternamente invernale, privo di luce, lontano da ogni ipotesi di irradiazione solare. (altro…)
(Century Media Records) Che disco! Si può spettegolare sugli Arch Enemy e sulla loro provocante front woman per ore, per giorni… si possono fare confronti con la decina di dischi precedenti o con la performance della precedente vocalist. Si può discutere sul fatto che siano passati cinque anni dal precedente “Will to Power” (recensione qui) e che nel frattempo, tour permettendo prima dell’era pandemica, sia uscita solo una compilation di cover (qui); (altro…)
(Moment of Collapse Records) Tra sludge ed ambient, tra prog rock, post metal etnico e death malinconico. Un nuovo progetto composto da membri di Momentum, Basement e Light Bearer, il quale parte proprio da dove i Light Bearer hanno interrotto l’opera quando si sciolsero nel 2015; (altro…)
(Prophecy Productions / Magnetic Eye Records) E chi sarebbe questo inglese, questo Arthur Brown? Un signore che non ama rispettare le leggi, abituato a live performance estreme, un tizio che sembra abbia pure inventato il corpse paint, cosa che ha fatto il successo di personaggi come Alice Cooper, Kiss…. e più o meno qualsiasi band black metal venuta dopo, ovvero una cosa molto interessante se consideriamo che il soprannome di Brown è ‘The God of Hellfire‘. (altro…)
(Revalve Records/Believe) Un’evocativa e ‘cinematica’ intro ci accompagna dentro la terza opera degli italiani Arsea, dediti ad un prog metal moto robusto, in cui le influenze di altri generi si fanno piacevolmente sentire nel corso di tutta l’opera. (altro…)
(Purity Through Fire) Due band tedesche quelle presentate in questo split dall’etichetta dalla Purity Through Fire. Lo si intuisce comunque dai primi arrembanti riff ‘marcianti’ e ritmi (altro…)
(autoproduzione) Il chitarrista e autore Alessio Secondini Morelli è il fondatore degli Anima Mundi e questo suo album è votato a un certo filone del rock e metal. Fondamentalmente “ Hyper-Urania” è un esempio di hard & heavy anni ’80, nel quale le canzoni raggiungono alcuni precisi (altro…)
(Electric Valley Records) Verrebbe più semplice scrivere una disamina dell’album “ScorpKlub” che spiegarne come nasce e come è stato realizzato! James Kerr è un artista di Montreal che ha intrapreso progetti multimediali ed ha fatto strada creando delle gif, dunque immagini che si muovono, e collage spesso con il nome (altro…)
(Inside Out Music) È l’undicesimo disco della band di Conrad Keely, disco che vede una intensificazione delle attività, visto che il precedente lavoro usciva nel 2020 (recensione qui)… dopo sei anni di silenzio. (altro…)
(Black Widow Records) Due CD, quasi trenta brani, un paniere di artisti praticamente tutto italiano… per tributare una sola grande ed influente band: i Blue Öyster Cult! (altro…)
(Century Media Records) Maledettamente complessi, contorti, impenetrabili… quasi indescrivibili. “Radiant Bloom” è il terzo album del quartetto americano Astronoid, forse il punto di convergenza della loro eccentrica crescita stilistica. (altro…)
(Selfmadegod Records) Hanno pubblicato otto album in ventidue anni gli Antigama, affiancandoli però da una sterminata serie di split e qualche EP. I polacchi sono tra i principali estremisti del continente ma a loro modo anche sperimentatori dell’universo death-grind del continente europeo. Un manipolo di estremisti, loro infatti sono quattro (altro…)
(Everlasting Spew Records) L’evoluzione avuta dal death metal negli ultimi anni ha portato il genere ad alcune derive che poco o nulla hanno a che vedere con il death stesso. (altro…)
(Napalm Records) La parabola degli scozzesi Alestorm si può riconoscere dal contenuto delle copertine dei loro sette album: inizialmente piuttosto serie e cupe, poi con il tempo si sono ridimensionate nelle tematiche, fino a culminare nella cover della loro ultima fatica “Seventh Rum of a Seventh Rum”. (altro…)
(Cruz Del Sur Music) Luci ma anche qualche zona grigia in questo nuovo capitolo degli statunitensi Adamantis. La band del Massachusetts pubblica il suo secondo EP a (altro…)
(Eclipse Records) La musica degli American Anymen è nervosa e contorta, specchio di una realtà urbana claustrofobica e schizzata, in grado di far rabbrividire e fremere allo stesso tempo. (altro…)
(AFM Records) Ecco un paio di dati dei canadesi Anvil, giusto per farvi rendere conto di chi ci troviamo di fronte… più di 4 decadi di attività, 19 album in studio, nessuna pomposa separazione con conseguenti piagnistei e reunion. (altro…)
(Nuclear Blast Records) Sono passati quindici anni dall’ultimo album degli olandesi After Forever, l’ultimo album in tutti i sensi, visto che il gruppo di Floor Jansen (successivamente voce dei Nightwish) si è poi sciolto due anni dopo. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Dopo il debutto “End of Chapter” (recensione qui) del 2017, tornano i lituani Au-Dessus! Credevate si fossero persi? Giammai! (altro…)
(Sentient Ruin Laboratories) L’oscurità, la morte, le visioni esoteriche e le dimensioni tenebrose degli Assumption prendono forma in maniera completa nel loro secondo album. A quattro anni dal primo album (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) L’etichetta francese è sempre molto attenta al suo crescente underground. (altro…)
(darkTunes Music Group) Nati come una valente band di metal sinfonico, gli Aevum si sono aperti sempre più all’uso dell’elettronica, nonché a concetti di stile sempre diversi. Un’operazione che (altro…)
(Shaytan Productions) Giunge allo stato della perfezione la band saudita Al-Namrood con “Worship the Degenerate”. Le chitarre articolano riff e fraseggi che tirano in ballo le tipiche melodie del Medio Oriente attraverso un piglio black/blackened. Chitarre (altro…)
(Heavy Psych Sounds) Beh, iniziamo con il dire che già leggendo il nome dell’etichetta che ha prodotto il dico qui recensito si intuisce il genere proposto… rock psichedelico all’ennesima potenza, con riff che strizzano l’occhio ai Black Crowes e atmosfere da deserto anni settanta. (altro…)
(Osmose Productions/Hells Headbangers Productions) Della serie ‘genialata o pattume’, ma con la differenza che le due cose qui coincidono. Album numero tre per questa grezzissima realtà che fa della quasi-cacofonia un biglietto da visita, fatto di suoni sgraziati e al limite del ridicolo, strutture canzoni da terza elementare, copertine minimali, assenza totale di qualsiasi cosa che possa ricordare una sorta di armonia. (altro…)
(Purity Through Fire) Il black metal di matrice finlandese viene sprigionato nella sua essenza in questo esordio del trio Aesthus. Sound distruttivo, arrembante ma percorso (altro…)
(Debemur Morti Productions) Sono maestri della blasfemia, virtuosi dell’anticristianità, nonché feroci satanisti gli Archgoat. Nella realtà forse non sono tutto ciò, ma nel loro mondo cioè quello del black-death metal, gli Archgoat sono effettivamente questo, un sacrilegio (altro…)
(Napalm Records) Il settimo peccato capitale dei norvegesi Audrey Horne, la band hard rock composta da gentaglia solitamente legata a sonorità ben più estreme, come Arve Isdal, ovvero Ice Dale degli Enslaved, Thomas Tofthagen, ex Sahg, Kjetil Greve, anche fotografo per i Mayhem in occasione di “De Mysteriis Dom Sathanas” edizione 2020 (senza contare che qui dentro ha militato anche King ov Hell… di God Seed, ex-Gorgoroth). (altro…)
(Steamhammer / SPV) Come diavolo fa? Ma come diavolo fa? Come diavolo fa a ‘fare la stessa roba’ per ben 21 album e suonare ancora maledettamente fresco e brutalmente potente? Ed ancora: com’è possibile essere un axe man pazzesco e mantenere invariata la fantastica line up da almeno un decennio (il batterista è il più recente, tutti gli altri risalgono agli anni ’90… o ’80!). Come? COME? A quale demone avrà mai venduto l’anima Mr. Axel Rudi Pell? (altro…)
(Fastball Music) Un album dopo sei anni per gli Askara di Basilea che esibiscono alla voce, nonché pianoforte e tastiere, la notevole Miril Schmidt. Alla voce della Schmidt si aggiunge anche quella maschile (altro…)
(Pelagic Records) Interessante pubblicazione della Pelagic Records la quale celebra il lavoro del musicista, sound designer e pioniere Brian ‘Lustmord’ Williams; celebrazione che diventa un box set dedicato al decimo album dell’artista, “[ O T H E R ]”, uscito nel 2018… l’unico che prevedeva delle chitarre, suonate da Adam Jones (Tools), King Buzzo (Melvins) e Aaron Turner (Isis, Sumac). (altro…)
(Helter Skelter Productions / Regain Records) Un semplice duo, metà greco e metà inglese, ha cominciato questo progetto quasi per scherzo, ma ora le cose si son fatte via via più serie. (altro…)
(The Sinister Flame) I finlandesi Aethyrick non sembrano essere stati scalfiti dalla pandemia, in fatto di vena compositiva… Siamo infatti al quarto disco in appena cinque anni; un percorso che ci ha portato fin dentro l’oscuro mondo del black metal. (altro…)
(Crusader Records) Sono freschi di formazione e al debutto gli internazionali Ancient Settlers, progetto con epicentro in Spagna, ma origini Venezuelane (ci sono tre membri degli ottimi Haboryn) ed un vocalist Finlandese, ovvero Antony Hämäläinen (Meridian Dawn, ex Nightrage, ex Armageddon). (altro…)