ASGAARD – “What if…”
(WormHoleDeath *) Un album dopo dieci anni per gli Asgaard, formazione polacca dedita a quello che si potrebbe definire come dark metal. Dark dal retaggio rock con elementi gothic, tutti immessi in (altro…)
(WormHoleDeath *) Un album dopo dieci anni per gli Asgaard, formazione polacca dedita a quello che si potrebbe definire come dark metal. Dark dal retaggio rock con elementi gothic, tutti immessi in (altro…)
(Orbscure Recordings / Cooking Vinyl) Dall’etichetta di Alex Paterson dei The Orb una brillante interazione tra i ritmi dell’Uganda e il blues nonché le’eltrtronica di Roland & Albert. Questo EP, di quattro pezzi, è una sorta di ponte tra l’Europa (altro…)
(Massacre Records) Un album di ottima fattura che rischiava l’anonimato… concepito da una band che a loro volta meriterebbe molta più notorietà. Per fortuna la Massacre riprende in mano questo “They Never Come Back” del 2020, il quale vanta un titolo decisamente enigmatico se consideriamo che si tratta del terzo album della band svedese… dopo un silenzio durato ben venticinque anni! (altro…)
(Purity Through Fire) Qui è tutto finlandese, titolo dell’album, titoli delle canzoni; inoltre tutto è decisamente satanico per questo black metal farcito di una vivacità thrashy, completo del corredo di croci rovesciate, simbologia demoniaca, face painting fatto con il sangue e musica catturata anche da nastro e vinile. (altro…)
(Napalm Records) Tornano gli ‘spiriti benevoli’ (dal greco), la band dark/black metal tedesca che sembrava scomparsa. Risale infatti a quasi dieci anni fa l’ultimo lavoro, “In Darkness” (recensione qui) e in questo periodo c’è stato solo il nulla assoluto, forse anche uno scioglimento, sicuramente un lungo momento lontano da ogni indole creativa. (altro…)
(Season of Mist) C’è tanta furia nel nuovo album di Abbath. Un vento gelido, una tormenta che soffia impetuosa spazzando via tutto quello che incontra, senza ritegno, senza rispetto, senza prendere prigionieri. Trentanove minuti di tempesta black metal, ormai dimenticando certi groove lenti ed epici degli Immortal -i quali rimangono comunque ben ‘presenti’ nei testi- dando l’assalto con rabbia disumana, in un turbinio sonoro irrespirabile che lascia molto poco spazio a pace e tranquillità di qualsiasi sorta. (altro…)
(Zazen Sounds) Si fanno chiamare Αχεροντας ora, i greci Acherontas che giungono al nono album in quindici anni, periodo nel quale sono sempre stati devoti a tutto ciò che è mistico, occulto, a quei rituali magici appartenenti al proibito, all’oscuro. (altro…)
(Edged Circle Productions) Dopo un convincente EP che ha fatto da apripista (recensione qui), ecco giungere il primo vero e proprio album degli svedesi.E le alte aspettative non sono state minimamente disattese. (altro…)
(autoprodotto) Debutta il nuovo progetto del tattoo artist e bassista Fabio Tats, un metal/rock moerno, alternativo, potente, oscuro, ricco di groove, di elettronica, farcito di componenti ottantiane e una decadenza tetra marcatamente novantiana che guarda al nu-metal. (altro…)
(Red Cat Records) La band nasce tra i banchi di scuola con Alice Taddei alla voce, Elia Giorgi e Gabriele Coppola alle chitarre, Alessia Lodde al basso e Filippo Di Martino alla batteria. «’AGAPE’ è nato dalla combinazione delle iniziali dei nomi dei membri della band e in inglese significa ‘rimanere a bocca aperta’». Avviano così (altro…)
(MNRK Heavy) Prima gli Sleep. Poi gli High On Fire i quali hanno pure vinto un Grammy. E poi la fottuta pandemia, affiancata alle rivolte a Portland, agli incendi sulla costa occidentale… insomma un casino. (altro…)
(Pelagic Records) La proposta degli svizzeri Abraham è davvero interessante, ossia una personale reinterpretazione del post-metal in chiave sludge e ‘cinematografica’, con un particolare piglio per la teatralità e l’epicità. (altro…)
(InsideOut Music) Ci sono due modi complementari per affrontare la musica di Arjen Lucassen. Il primo, quello facile, consiste nell’ignorare ogni retroscena e godersi solo la musica… la quale è sempre di pregiata fattura, sempre grandiosa, ricca di artisti fenomenali… qualsiasi sia la manifestazione delle molteplici personalità artistiche che Arjen mette in scena, ovvero Star One, Ayreon, Guilt Machine… o il suo progetto ‘solista’… quello dove lui diventa Mr.L. (altro…)
(Avantgarde Music) Dopo un debutto tendente all’atmosferico, il duo italiano morde con forza una evoluzione verso un black più aggressivo, più oscuro, più penetrante, circondando interessanti concetti lirici con evoluzioni sonore che rifiutano di farsi rinchiudere dentro regole di genere ben precise. (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Nuova entità, nuova creatura, nuova one man band che striscia fuori dai meandri dalla vicina Francia. (altro…)
(Atomic Fire Records) Travolge, trascina, cattura il nuovo lavoro degli Amorphis… il quindicesimo album in studio, dopo oltre trent’anni di esistenza… la quale li vede ancora oggi con ancora quattro sesti della formazione risalente a quella dei primi giorni, il lontano 1990. (altro…)
(Season Of Mist) Due anni dopo il quinto album “Phylogenesis” i californiani Abysmal Dawn pubblicano un EP contenente quattro pezzi. La maestria degli Abysmal Dawn si palesa senza smagliature di stile e il lor (altro…)
(Wanikiya Records) Secondo album solista per Alfredo Gargaro, chitarrista eclettico, capace di passare dalla musica acustica al pop, fino a sfociare nel metal, dove è conosciuto come turnista per Rosae Crucis e come axe man in seno ai thrashers Exiled On Earth, oltre che come arrangiatore presso svariati altri artisti. (altro…)
(Club Inferno Ent.) Nella mia collezione di vinili e CD, sugli scaffali in corrispondenza della lettera ‘A’, c’è questo disco, questo “Flames Everywhere” che tre lustri fa attirò la mia attenzione…. un po’ per il moniker, un po’ per il titolo. Da allora gli italiani And Harmony Dies se la sono presa comoda, pubblicarono dopo molto tempo “Totenamt”, sei anni fa, e probabilmente io manco me ne sono accorto. (altro…)
(Ad Noctem Records) Gli Alkemy sono l’esempio di cosa può offrire/offrirci la nostra penisola in fatto di metal tecnico. Questo EP rappresenta un po’ l’apice della loro discografia, con sei pezzi davvero convincenti, tecnicamente ineccepibili, pregni di quella rabbia e aggressività che molti gruppi navigati sembrano aver perso ormai da molto tempo. (altro…)
(Edged Circle Productions) Dopo un EP del 2019, gli Angelblast non hanno fatto uscire più nulla, per poi ripresentarsi ora con un altro singolo, solo due tracce… (altro…)
(Southern Lord Recordings) L’organista svedese dopo l’ultimo album “All Thoughts Fly” (QUI recensito) e la sua apparizione nelle session per la BBC pubblicate dai Sunn O))) intitolate “Metta, Benevolence. BBC 6Music : Live on the Invitation of Mary Anne Hobbs”, eseguite durante un tour inglese proprio con (altro…)
(Ripple Music) L’etichetta californiana Ripple Music presenta un tributo ai Blue Öyster Cult costellato da contributi di tutto rispetto. Ideato inizialmente dal batterista dei Poison Idea Steve Hanford e da Ian Watts di Ape Machine, questo tribute incassa la partecipazione di (altro…)
(Osmose Productions) Una dose composta da quattro pezzi per circa 26’ totali, sono il limite massimo per riuscire a sopravvivere a questa apocalisse intitolata (altro…)
(Autoprodotto) Ci hanno messo quattro anni (la recensione del debutto qui), ma tornano con il secondo lavoro gli italiani Apocryphal, tra le band underground più fedeli ad un black metal diretto, sicuramente curato, ma privo di orpelli e fronzoli che spesso ‘addolciscono’ un sound che dovrebbe essere grintoso e feroce per definizione. (altro…)
(Massacre Records) “Todessehnsucht” è il secondo album degli Atrocity pubblicato nel 1992, l’EP in questione propone quattro versioni demo (altro…)
(Atomic Fire Records/Warner) Dopo gli anni ’80 di “The Soundtrack Of Your Life – Vol. 1” (Leggi QUI!), ecco il nuovo lavoro del super gruppo At The Movies, l’idea di Chris Laney dei Pretty Maids ed i suoi amici, ovvero Björn Strid (Soilwork/Night Flight Orchestra), Linnéa Vikström (Therion), Morten Sandager (ex Pretty Maids), Allan Sørensen (Pretty Maids, Royal Hunt, Cornerstone), Pontus Egberg (King Diamond) e Pontus Norgren (Hammerfall). (altro…)
(Atomic Fire Records/Warner) La neonata Atomic Fire, etichetta che alimenta il fuoco atomico della storica ‘esplosione nucleare’, non perde tempo. Un giorno annuncia la propria fondazione ed il successivo sventola un roster di quelli che fanno tremare le fondamenta della scena heavy mondiale. (altro…)
(Purity Through Fire) Al debutto per l’etichetta tedesca specializzata in musica estrema, il duo svedese in questione non lascia molto spazio a interpretazioni musicali di sorta alcuna: (altro…)
(Spirit Of Unicorn Music) Musicista, regista, sceneggiatore e scrittore, quante cose fa nella sua vita Alan Simon? Tante, tantissime. Il cinquantasettenne bretone, è nato a Nantes, è un artista di grandi vedute e come musicista è titolare di una nutrita discografia. In essa spunta il ‘progetto Excalibur’, infatti come da titolo questo è (altro…)
(Karisma Records) Un giorno autunnale qualsiasi, nel tardo pomeriggio; pioggia che batte, la fuori. Un autunno che lentamente cede il posto all’inverno, le vette innevate, il freddo che bussa alla porta. L’impianto stereo che riproduce questa perla di musica acustica…. ed ecco che la pura magia si materializza nell’etere, coinvolgendo, avvolgendo. (altro…)
(Sleeping Church Records) Attivi sin dal 2007 e recentemente riformatisi, gli Atolah hanno saggiamente deciso di ristampare i loro primi due EP, riprendendo integralmente il titolo del loro secondo lavoro, targato 2012. (altro…)
(Nomad Snakepit Productions) Gradevole questa ristampa da parte della Nomad Snakepit Productions. Originariamente pubblicato nel 1995 dalla Cogumelo Records, nota per avere pubblicato i primi lavori dei (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Secondo lavoro per i blacksters francesi, freschi di firma con la nota etichetta connazionale. Adoperta Tenebris, però, è in realtà una one man band e G., la mente dietro, il progetto, non ama abbracciare una direzione stilistica univoca, puntando quindi a mescolare il black di matrice nordica con interessanti componenti death metal. (altro…)
(AOP Records) Ancora una volta, con questo quarto album, gli austriaci Anomalie mostrano come si suona del black metal senza essere per forza furiosi e pregni di palese odio. Certo, anche “Tranceformation” è sostanzialmente black metal, ma quello che fanno loro… quello che musicalmente porta la struttura del black con affiancate divagazioni molto intense e scenografiche, oltre che a teorie vocali più melodiche in grado di evocare un’oscurità quasi dark wave, senza dimenticare comunque un prorompente growl che accenta con impeto molti crescendo marcatamente catchy. (altro…)