KJELD – “Banier Fan Frisia” (EP)
(Heiden Hart Records) Pubblicate originariamente nel 2016 in occasione dello split con i conterranei Wederganger, ed ora riproposte in MCD dalla Heiden Hart Records, le tre canzoni di questo (altro…)
(Heiden Hart Records) Pubblicate originariamente nel 2016 in occasione dello split con i conterranei Wederganger, ed ora riproposte in MCD dalla Heiden Hart Records, le tre canzoni di questo (altro…)
(Geenger Records) Musicisti rognosi, cagnacci dell’hardcore-noise-metal, i Kevlar Bikini sono ritornati con un album stringato ma carico di rabbia, espressa (altro…)
(Nuclear Blast) Dopo “Noita” e il recente cd/dvd live, i Korpiklaani tornano all’assalto con il loro decimo album: il primo in cui la loro mascotte, The Wanderer, non compare in copertina… per quanto l’album sia a lui interamente dedicato. (altro…)
(Dusktone) Da Oslo, giunge al terzo album una valida band con decisamente poca visibilità. Il precedente “Malum” fu convincente (recensione qui), ma questo “Sied” è un massacro raffinato, devastante e catchy! Certo, l’originalità non eccelle , le tastiere sono (altro…)
(Argonauta Records) Tornano con un terzo album gli olandesi Komatsu, con il loro massiccio e travolgente sludge/stoner che ama abbandonarsi al rock ed al metal, ma anche ad un ventaglio ampio di sonorità trasversali. La loro musica è diretta ed (altro…)
(Inferna Profundus Records ) Il demo qui recensito e oggi mandato alle stampe in forma ufficiale era un buon prodotto quando uscì quattro anni fa. Così buono da giustificare questa sua seconda giovinezza. I Krolok, va detto, pur essendo (altro…)
(Karisma Records) Quando giri per Bergen, in Norvegia, respiri una strana atmosfera. Non importa in quale stagione, non importa se sotto una pioggia estiva alternata dal brillante sole del nord, o una timida neve invernale che incorona le (altro…)
(Autoproduzione) Seconda prova in studio per il progetto solista di Hertz Kankarok, naturale evoluzione di quanto iniziato nel 2015 con “Livores”. Il musicista di Acireale, al quale dobbiamo la composizione di (altro…)
(Subsound Records) Continua la saga infernale degli italiani Kyterion, saga iniziata con il precedente “Inferno I”. “Inferno II” è un concept nuovamente sull’Inferno di Dante… ed ancora una volta -prestando attenzione al feroce growl- si nota che la band non canta in inglese o in italiano, ma bensì in una lingua vernacolare del secolo XIII, l’epoca (altro…)
(Metal Blade Records) Gli hard rockers tedeschi giungono all’undicesimo anno di attività senza perdere un goccio di energia e di quell’intenso gusto melodico che li caratterizza. Sono sempre hard rock, ancora più glam, ma ancora una (altro…)
(Massacre Records) I Rough Diamond sono una band svedese di sano heavy metal che ha calcato le scene nella prima parte degli anni duemila e poco oltre, infatti l’unico vero full length (altro…)
(Iron Shield) I brasiliani Krull sono attivi da vent’anni, ma sotto questo monicker pubblicano solo ora il full-length di debutto, dedicato a Robert E. Howard e tematiche heroic fantasy. La sgangheratissima opener “The Witch” (altro…)
(Autoproduzione) Quattro ragazzi che dal North Carolina vogliono far rivivere lo spirito dell’heavy metal: storia sentita mille volte, ma i Knightmare portano certamente un buon voto a casa per il loro secondo album, (altro…)
(Aural Music) Tetri, occulti, decadenti. Rimbombanti. Sono inglesi e giungono ad un secondo album di doom intenso, ma ricco di (altro…)
(Rockshots Records) Estremamente interessante il debut dei baresi Kormak, guidati dalla carismatica singer Zaira De Candia: il disco mette assieme diversi generi (il folk, il celtic/death, in alcuni casi addirittura il gothic puro) per un risultato che, (altro…)
(autoproduzione) Spudoratamente anni ’70. Oh, ma quanto dannatamente settantiani sono questi tre ragazzi dal look a cavallo tra lo sleaze ed il ‘come diavolo gli gira al mattino’! Sono Italiani, hanno una storia travagliata che risale al 2013, line up variabile, (altro…)
(Nuclear Blast Records) Terzo album per gli statunitensi Khemmis. Un traguardo importante, uno spartiacque che spesso sancisce se una band è destinata all’oblio od alla consacrazione. Fortunatamente, il destino della formazione del Colorado sembra essere la seconda delle due (altro…)
(F.O.A.D. Rec.) Nati in California come L.A. Kaos, la band divenne poi Hirax e si è distinta per essere tra le prime negli anni ’80 a portare avanti il discorso dell’heavy metal in quello stato. Attraverso l’influenza della NWOBHM e l’esplosiva voce di Katon W. de Pena, uno (altro…)
(Nuclear Blast Records) Giungono al loro tredicesimo album i Kataklysm. In ventisette anni, la formazione canadese è riuscita a cambiare radicalmente il proprio sound, mantenendo allo stesso tempo uno stile facilmente riconoscibile. (altro…)
(Rockshots Records) Dopo lo stupefacente debutto “Doin Earde” (recensione qui), e dopo dozzine di concerti i quali confermano la loro capacità di portare sul palco il sound e gli strumenti dello studio, tornano i maestri del folk del (altro…)
(Argonauta Records) Continua il viaggio spaziale e nel contempo interiore dei Kayleth. E lo fanno alzando ulteriormente il livello qualitativo dopo i precedenti (altro…)
(Ghost Label Record) Atmosfera dura, un contesto grigio, a volte non dissimile da certi sfoghi dei Nailbomb, comunque spesso nell’idea dei Sepultura di una volta. I Kazah riversano sull’ascoltatore la propria massiccia identità fatta di nu metal, hardcore, thrash e groove fondersi in una (altro…)
(Svart Records) Secondo album per Kohti Tuhoa, formazione finlandese considerata tra le più interessanti provenienti dalla Scandinavia in ambito hardcore. La considerazione goduta dalla band è a mio avviso meritatissima, visto (altro…)
(Napalm Records) Nessuna nuova, buona nuova, dicevano gli antichi: e per il loro dodicesimo album i Kamelot percorrono con maestria sentieri sostanzialmente già noti, osando giusto un paio di timidissimi mutamenti, e sfornando un disco che piacerà certamente alla loro sempre vasta platea. (altro…)
(autoproduzione) Il tempo scorre, gli anni passano velocemente e i Kinfe The Glitter sono lenti a produrre qualcosa. Questo lavoro omonimo per Eli Litwin, batterista che ha suonato per John Frum (Relapse Records) e (altro…)
(Apathia Records) Arrivano al terzo album i russi Kartikeya, album che vuole essere il primo di cinque release concettuali, tutte incentrate sugli altrettanti elementi della natura secondo la cultura Hindu. In parole semplici siamo in pieno contesto groove metal, con (altro…)
(Art of Melody / Burning Minds Group) Il nome di Michael Kratz probabilmente vi risulterà sconosciuto. A meno che non celiate segreti indicibili, tipo conoscere i Kandis, gruppo ‘dansband’ danese, attivo dal 1990. Per i danesi quella roba è pop (altro…)
(I, Voidhanger Records) Molto interessante questo split tra due formazioni in un certo senso complementari nel modo di intendere la musica estrema, ma allo stesso (altro…)
(Revalve Records) Apprezzo molto le scelte sonore dei Kantica, di Savona: oserei dire che il loro power/gothic (che altri chiama symphonic metal) è sbilanciato in favore del primo elemento, per cui abbiamo meno svolazzi sonori e più potenza. (altro…)
(Wrath of the Tyrant Records) Altro gruppo che attinge dall’immensa e sconfinata fonte d’ispirazione di Tolkien. A prescindere dal fatto che darei 10 decimi solo per il logo, ma qui c’è musica di qualità. (altro…)
(Godz Ov War) Oscura band del Canada questo trio underground che è l’essenza del marcio. Kremlin è una malformazione del death metal svedese della prima ora, imbastardito da scatti brutal. Band (altro…)
(Prophecy Productions) Album immensamente spirituale. Magico. Intenso. Trasudante la violenza della realtà quotidiana e la magia del sogno più etereo. ‘L’amore di una madre’ è il titolo: una madre terra che annienta, assalta, (altro…)