PAYSAGE D’HIVER – “Die Berge”
(Kunsthall Produktionen) Paysage D’Hiver è un progetto esistente da molti anni che Wintherr di Berna, di nome fa Tobias Möckl, gestisce con una sapienza ammirevole per come resta sempre incollato al black metal più puro quanto raw di sempre. Dalla fine degli anni ’90 a oggi Paysage D’Hiver ha pubblicato solo tre album e una svariata serie (altro…)
(BMG) C’è la firma totale di Bobby Gillespie in questo nuovo album dei Primal Scream che sa tanto di raffinatezza come quelle cose da vecchia gloria del funk, soul, disco-pop. Un parto durato solo nove anni! Perché tanto tempo è passato tra il decimo e l’undicesimo album dei Primals. Glorie degli anni ’90 che hanno contribuito e tanto a cambiare 
(Transcending Obscurity Records) Il sempre e troppo attivo Rogga Johansson con i suoi Paganizer si ripresenta con la seconda delle tre pubblicazioni previste per questo 2024. Dopo l’EP “Forest of Shub Niggurath”, anticipazione di quello che sarà il nuovo album che uscirà per la Xtreem Records,
(Bad Omen Records / Metal Blade Records) Non si confondano con altre band con lo stesso nome, in quanto i canadesi Pøltergeist nascono da poco e “Nachtmusik” è infatti l’album di debutto. Progetto di Kalen Baker dei Whyte Diamond che poi si è allargato ad altri partecipanti. In un sound dannatamente anni ’80 con una produzione senza
(Club Inferno Ent.) Formazione romana composta da cinque musicisti che hanno probabilmente in comune la passione dell’hard & heavy nella maniera dei Deep Purple e loro derivati, dunque Rainbow e Whitesnake, nonché qualche romantica ma tosta melodia degli Uriah Heep e dell’AOR di un tempo quanto dell’hard rock statunitense. Uno
(Marian Whores / The Circle Music) Un disco invitante “Intoxicating Embrace” e viene proposto dai londinesi Pink Panther Project. Doppio album nel quale questa creatività gothic ed electro-industrial fonde atmosfere, stati d’animo, serialità dei suoni per delle composizioni ordinate che fluiscono leggere ma decise. Pezzi anche ballabili, alcuni, con
(Xtreem Music) Atteso per il 1° novembre “Flesh Requiem”, il nuovo album che i Paganizer pubblicheranno con la Trascending Obscurity nel mese di settembre, Rogga Johansson e soci presentano anche un EP apripista all’album, ma non esattamente al prossimo bensì a quello che uscirà nel 2025 e proprio con Xtreem Music. Etichetta con
(code666) Ben sei anni di silenzio per il duo brasiliano, composto da Luiz Felipe Netto e Igor Meira, il quale torna dunque con il terzo album che come il precedente vede l’insegna della nostrana code666. Piah Mater sono stati una soluzione prog death metal dalle movenze ben calibrate, nel 2024 però portano sé stessi a un livello senza troppe 
(Selfmadegod Records) Non si sente più parlare dei Parricide perché pare siano ormai fermi. Pubblicato l’album “Sometimes It’s Better to Be Blind and Deaf” nel 2015 è poi calato il sipario sulla formazione polacca che negli anni ’90 esordì con un death metal carnale, con tratti gore, in debito con i Carcass e tanto poi da essere risucchiati dalla 



(Dying Victims Productions) I Pagan Altar sono tra le band più belle della NWOBHM e tuttavia la loro carriera non è stata delle più semplici o quanto meno tra quelle più redditizie e continuate. La band ha conosciuto una pesante battuta d’arresto proprio negli anni ’80 

(Escape Music) Un vero piacere ritorvare i Perseus dopo otto anni. Era il 2016 quando pubblicarono il secondo album “A Tale Whispered in the Night”, due anni dopo l’esordio “The Mystic Hands of Fate”. Brindisini, cavalieri del power metal, in “Into the Silence” confermano la loro lucente, valida e per certi aspetti anche personale
(Emanzipation Productions) Quindici anni di attività per gli svedesi Puteraeon festeggiati con un nuovo EP, nel quale figurano pezzi prelevati e riregistrati da 
(Debemur Morti Productions) M. ed N. sono i Pestilength e la loro creatività concepisce il death metal con derive doom metal e sortite impensabili, eccentriche e allo stesso tempo stupefacenti. Il duo basco pubblica dunque il suo terzo album, mostrando riflessi doom metal, al quale spesso 
(Emanzipation Productions) Nelle session di registrazione dell’ultimo album firmato dai Panzerchrist e intitolato “Last Of A Kind”, alcuni pezzi sono stati esclusi dalla pubblicazione ma la band li recupera 


(Metal Blade Records) Il titolo di questo decimo album degli irlandesi vuole fare riferimento a come andrà a finire con la nostra cultura e la nostra storia, dunque il destino dell’umanità. Indipendentemente da chi siamo ciascuno di noi, la nostra vita rappresentata nella cellula della propria città o nazione
(Steamhammer / SPV) Al tredicesimo album con “State Of Emergency” i Prong e a sei anni dal precedente “Zero Days”. Un periodo di tempo tra i due album molto lungo determinato non solo dagli eventi mondiali del 2020 bensì anche da impegni deel valente Tommy Victor, mastermind della band. “State Of Emergency” ha quel dannato
(Season Of Mist) Un nuovo album per questo progetto francese che si destreggia tra elementi di natura post metal, prog, avant-garde, shoegaze, atmospheric. “Mercury” in oltre 56’ e attraverso cinque composizioni, srotola un discorso musicale intenso, leggero nelle sue atmosfere quanto però dense di emozioni, stati d’animo. L’album 



(Atomic Fire Records) Tredici album in carriera con “Code Red” per gli inossidabili Primal Fear. Dalle note iniziali dell’opener “Another Hero”, con un riff che ricorda i Ministry e altre mille cose forse, si avverte che l’heavy/power metal dei Primals è ben cromato e luccicante. “Code Red” presenta un ritornello caldo, accomodante per i più, ben studiato, ben