PIG’S BLOOD – “A Flock Slaughtered”
(Godz Ov War Productions) Secondo album per la band statunitense e a tre anni dal precedente omonimo. Sanguinari e marcescenti musicisti di Milwaukee, i Pig’s Blood presentano il death (altro…)
(Godz Ov War Productions) Secondo album per la band statunitense e a tre anni dal precedente omonimo. Sanguinari e marcescenti musicisti di Milwaukee, i Pig’s Blood presentano il death (altro…)
(Revalve Records) Dopo pubblicazioni di piccolo cabotaggio, il passo importante per i Perpetual Fate arriva con il full length in questione. “Cordis” esprime bene il modo di suonare e di essere (altro…)
(Black Widow Records) Vi siete mai chiesti come suonerebbero i Death SS se non fossero il prodotto della mente di Steve Sylvester, ma di un altro membro della mitica band italiana? Una possibile risposta viene da questo intenso album, il lavoro ‘solista’ del (altro…)
(Indie Recordings) Dopo un completo rinnovo, come già spiegato in occasione del singolo “Odius” (recensione qui), questi rockers finlandesi (ri)debuttano con un album ricco di fantasia, tecnica e coinvolgimento. (altro…)
(Massacre Records) La storia del debut album dei Psychopunch nasce con un demo. Sette canzoni registrate in una settimana d’inverno. La band era soddisfatta del materiale e lo presentò a (altro…)
(Eleven Seven Music) I Papa Roach hanno fatto un discorso musicale che ha contribuito ad alimentare il nu-metal. Per qualcuno però sono solo un derivato (altro…)
(Inner Wound Recordings) Uscito originariamente nel 2006, “Legend of the Bone Carver” fu il secondo disco dei danesi Pyramaze, che nel ’17 avevano pubblicato il discreto “Contingent”. (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Recensendo l’EP “Faster than Fire”, avevo annunciato di attendere con trasporto il debut dei Pounder: ed eccolo finalmente qui, a confermare il pronostico! “Uncivilized” è un concentrato di NWOTHM (altro…)
(Hammerheart Records) Questo album è concettualmente distante dalle sonorità che gli olandesi hanno realizzato negli anni ’90, per quanto poi essi tentino comunque di ampliare il proprio spettro musicale. “Deformation of Humanity” è (altro…)
(Iron Shield) I Powergame sono il progetto ‘quasi’ solista (nel senso che ne è il fondatore e l’unico membro presente in tutte le lineup) del chitarrista e recensore tedesco Mätty: il secondo disco della sua creatura è un semplice, ma genuino atto di passione per la sua musica preferita. (altro…)
(Write Hook Records) Polly Panic è un progetto musicale di Jenette Mackie, violoncello di Rasputina. L’album è creato proprio attraverso il violoncello, la voce e batteria, un trio che ricorda come concezione i The Dresden Dolls, anche se (altro…)
(Avantgarde Music) Dalle fredde Dolomiti al cosmo gelido e privo di vita. Secondo album per questa devastante one man band impegnata in un black industriale, atmosferico, cosmico. Melodie piene di sogno e dimensioni che confondono il futuro con l’eterno, costantemente violentate e seviziate da riffing glaciali, (altro…)
(This Is Core) In questa colata di violenza sono coinvolti elementi di Tutti I Colori Del Buio, Haram, If I Die Today e Papazeta. Individui volti a guardare l’animo (altro…)
(Boersma Records/Soulfood) I Praying Angel portano avanti il verbo del death metal puro, quello che all’origine era tecnico ma non lo faceva sentire troppo, era blasfemo e maligno, ma con un che di composto. Non c’era il caos infernale del (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) I parigini Pensées Nocturnes sono dei devastati che classificano la loro musica com ‘Déglingué Black Metal’… il quale, in italiano, vuol dire più o meno ‘black metal sgangherato’. Tecnicamente si tratta di una one man band, la quale dopo cinque dischi (altro…)
(Iron Bonehead Productions) I Pa Vesh En si avvicinano pericolosamente ad un ideale sonoro perpetrato dalla branca più oscura del black sotterraneo, vale a dire la cacofonia pura. L’ascoltatore infatti resterà di certo spiazzato da quanto indecifrabile (altro…)
(Long Branch Records) La band dell’ex Type O Negative è tornata, ed è più Type O Negative che mai. Non solo per la complessa oscurità del sound, la fantasia creativa imprevedibile, ma per la fresca aggiunta (dal 2018) di due nuovi elementi: il chitarrista Joe Taylor (ex Doro) ed il batterista Johnny (altro…)
(Cruz del Sur) Oltre ad essere il primo disco uscito per l’etichetta romana Cruz del Sur, “After the Fire” dei Pharaoh fu anche il primo platter per il quale scrissi una recensione: sono passati addirittura 16 anni da allora (era il 2003…), (altro…)
(Echozone / Les Disques Rubicon) Secondo atto di una trilogia che punta a raccontare come certi oscuri desideri, istinti e pulsioni riescano ad emergere nell’individuo che li esprime a suo modo. La (altro…)
(Bloodsheed666 Records) Complesso musicale viennese che vede in formazione Ph, voce, arpa e altri strumenti, Al alla chitarra, : al basso e Angst all’elettronica e campionature. Ecco (altro…)
(Autoproduzione) La morte di Chester Bennington ha sicuramente lasciato un vuoto difficile da colmare presso i fans di un certo modo di intendere la musica rock. Quello che è certo è che lui, insieme ai suoi Linkin Park hanno influenzato una pletora di (altro…)
(Diamonds Prod) Sprizza energia da ogni poro “Rusty Metal”, debutto dei liguri Powerdrive. La loro proposta è un classicissimo hard’n’heavy di stampo ottantiano, a cavallo tra AC/DC, Motörhead e Twisted Sister. Musicalmente e a livello di testi ci troviamo (altro…)
(Graviton Music) Questa volta i Pendejo aggiungono al proprio stoner e alla tromba d’ordinanza di El Pastuso anche gli ottoni. La band diventa così una combriccola di strumenti spinta verso la soglia di un sound unico, fresco (altro…)
(Floodgate Moods Productions) Torna il progetto danese capitanato da J.N., un progetto lontano dalle sonorità metal, ma sicuramente capace di condividere con il genere i lati più oscuri, malinconici e decadenti. Picture Ann è musica puramente dark ambient e questa (altro…)
(Mighty Music) L’esordio dei fiorentini Project Evil arriva nientemeno che per conto della danese Mighty Music: la band, che ha una preistoria a metà anni 2000 come Secret Project, offre sette brani di heavy metal tradizionale, (altro…)
(Code666) Poche storie, ancora meno indugi… Qui scomodo gli Opeth e dico che i Piah Mater sono quello che i ragazzi di “Blackwater Park” non sono più da una vita, vale a dire una band integra, con una propria identità, con un proprio appeal. I brasiliani, qui al secondo (altro…)
(Shadow Kingdom Records) Nel Febbraio 2017, i losangelini Pounder hanno registrato sette brani: quattro li hanno diffusi subito con il demo “Heavy Metal Disaster”, altri tre sono rimasti nel cassetto e vanno a costituire ora questo 7’’ limitato a 500 copie. (altro…)
(Moon Records) Fondati nel 2004, i primi anni di vita dei Polynove Pole sono caratterizzati da una intensa attività dal vivo alla quale riescono ad affiancare la pubblicazione di due EP ed un album completo. (altro…)
(Moribund Records) Se i Watain fossero nati e cresciuti in America, avrebbero esattamente questo suono. I Pact sfornano un disco veramente potente, in grado di fa impallidire praticamente tutta la concorrenza del black e pure di alcune frange estreme del (altro…)
(Apathia Records) Esordio sulla lunga distanza per i Profane Burial, attivi dal 2013 ma arrivati alla pubblicazione del primo album in studio quest’anno sotto (altro…)
(Living Temple Records) Un entità oscura emerge dalla fervida scena cilena, giungendo al debutto. La one man band di Melek R. N. è una bestia strana: black metal, che non è black metal… dark metal che va oltre il dark metal, rituali (altro…)
(Azermedoth Records) Provenienti dall’Ucraina e precisamente da Leopoli, come tengono a sottolineare, i Paganland immortalano in questo “XX Years of Paganland” il concerto tenutosi in febbraio nella loro città natale e (altro…)
(Moribund Records) Album di densa atmosfera, di intensa evocazione dell’occulto. Un rituale tetro esaltante. Tornano i Profezia con il quarto lavoro, l’ultimo con la voce di Marco de Rosa (ex Opera IX, Darkness, Emortualis, The (altro…)
(Napalm Records) Ad alcuni continua a risultare inspiegabile il successo planetario dei Powerwolf: assieme a band come Sabaton o Alestorm, i tedeschi hanno preso un sotto-sotto-genere dell’heavy/power metal e ne hanno fatto la loro monotematica bandiera, (altro…)