Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
YSENGRIN / BLACK GRAIL – “Nigrum Nigrius Nigro” (Split)
(Nuclear War Now! Productions/I, Voidhanger Records) Più che uno Split siamo di fronte ad un vero e proprio EP dei francesi Ysengrin, dediti come sempre ad un particolarissimo quanto emblematico (altro…)
STIELAS STORHETT – “Drownwards”
(Wormholedeath Records) One man band russa piuttosto ermetica… attivo da una decina di anni (questo è il terzo disco sulla lunga distanza), questo uomo solitario propone un Black che non è per tutti. Non ci sono (altro…)
ABOMINATOR – “Barbarian War Worship”
(Nuclear War Now! Productions) Dopo il non certo esaltante LP di inizio anno (recensione qui), forse gli australiani han messo la testa a posto e han deciso di cambiare musa ispiratrice. Ecco quindi che per (altro…)
INVOKATION – “Ascending From The Eaons Passed”
(CCP Records) Mi piace pensare che alla morte (almeno artistica) dei Morbid Angel è come se un sovrano fosse morto all’improvviso e che orde di guerrieri se le stessero tutt’oggi dando di santa ragione per prendersi (altro…)
RESUSCITATION – “Eviscerated Divinity”
(Iron Bonehead) Questo trio ha compensato la scarsissima frequenza di uscite discografiche (un album e questo EP in quindici anni) con una qualità nettamente sopra la media. Ogni riff ha avuto tutto il tempo (altro…)
NIDHÖGGR – “Turn To Ash” (Demo)
(Lake Of Fire Productions) Sono uscite discografiche come queste che mi portano sempre più a pensare che il Black sia definitivamente emigrato dalla Norvegia alla Svezia (Dissection, Watain, Marduk…). Per carità, (altro…)
MISSA MORTVM – “Et Lux Perpetua Luceat Eis…”
(Satanath Rec.) L’oscurità del black metal si materializza in Cile con questa formazione dagli istinti ferali, gelidi e arcaici nell’affrontare il genere. Riff epici, ripetuti a oltranza, drumming sequenziale (altro…)
HORRIFIC DISEASE – “Outbreak”
(Satanath Rec. / Punishment 18 Records) Ci danno dentro a testa bassa i giapponesi Horrifc Disease, in questo debut album nel quale il death metal si incrocia con spunti brutal/grindcore e svisate thrash metal. Un po’ crossover e un po’ estremisti i giapponesi, i quali spingono al massimo (altro…)
KÖRGULL THE EXTERMINATOR – “Reborn From The Ashes”
(Ván Records) Con una grafica del moniker molto simile a quella del leggendario barbaro Conan, non mi potevo che aspettare una musica da barbari. Vale a dire un Thrash sporco e rozzo, con una sterzata decisa (altro…)
TUCHULCHA – “The Fury of Culsu”
(autoproduzione) Decisamente in avanti questa nuova prova dei guerrieri etruschi di Volterra. I Tuchulcha rispetto a “Legions of Etruria” spostano il proprio death metal su un livello decisamente più solido e accattivante. Un death metal fatto di scatti a tratti vicini al blackened e mid tempo che alzano l’immediatezza (altro…)
LIMERICK – “Limerick”
(Autoprodotto) Dall’underground italiano sbucano fuori questi rockers, i quali si dichiarano influenzati dal grunge e dallo stoner. Musica già sentita o miscuglio impossibile? Assolutamente no. Questo loro debutto (altro…)
SAVAGE – “7 / Live’n’Lethal”
(Minus2Zebra) Ecco tornare in pista, dopo circa tre anni, gli storici heavy metallers inglesi Savage, che (come a molti è noto) ispirarono perfino i Metallica degli esordi: lo fanno con un box che contiene il loro settimo full-“length” e un live bonus, che ripropone dal vivo, fra le altre cose, (altro…)
DEVILSKIN – “We Rise”
(Rightrack Records/Universal) Vengono dalla Nuova Zelanda con l’etichetta di fenomeni casalinghi, ma di sicuro dovranno farsi le spalle larghe i Devilskin, se vorranno mantenere lo stesso status. La band capitanata dalla talentuosa singer e da una triade di fratelli vuole un (altro…)
DENIGRATE – “Hollowpoint”
(Autoproduzione) Uno iato incredibilmente lungo, circa tredici anni, divide il primo disco dei Denigrate dal secondo: i finlandesi, come dice la mia nota stampa, hanno preferito dedicarsi ad altro lungo tutti i 2000, ma hanno poi deciso di rimettere in piedi il vecchio progetto. (altro…)
DYRNWYN – “Ad Memoriam” (EP)
(Autoproduzione) La scena pagan è, in Italia, forte come non mai in questi giorni: dai Furor Gallico agli Atavicus, dagli Atlas Pain ai Firbholg, continuano ad arrivare in redazione prodotti di grande valore, e spesso composti da formazioni giovani o giovanissime, (altro…)
NAME MEANS NOTHING – “N.M.N.” (EP)
(Autoproduzione) Proprio seguendo il consiglio che il nome stesso della band da, qui non siamo in un genere preciso, quindi tanto vale dare etichette. In quattro tracce gli italiani mettono passione e (altro…)
ALIEN SYNDROME 777 – “Outer”
(Avantgarde Music) “Outer” è sostanzialmente il debutto di questa band internazionale (ma con radici Italiane) e fa seguito a “A.S. 777”, il demo del 2009 composto dai membri originali, ovvero il vocalist Nihil e (altro…)
ISTENGOAT – “Atlas Shrugged”
(Blood Harvest) Per quanto abbia ascoltato più volte il primo full length di questa band cilena, uscito nel 2014 ma riproposto in versione vinile, ciò che resta nella testa è il battere forsennato di (altro…)
OPERA IX – “Back to Sepulcro”
(Dusktone) Semplifico le cose indicando il totale cambiamento di questa storica formazione piemontese che ha lasciato un segno nella scena metal italiana. Oggi gli Opera IX sono Ossian, il vate occulto, il solo, l’unico maledetto di una saga sonora epocale, il quale si è occupato di ogni fase della produzione (altro…)
ALDA – “Passage”
(Eisenwald / Bindrune Recordings) Oltre cinquanta minuti di totale abbandono. Un disco che cattura, incanta, ipnotizza, conduce in un viaggio senza fine tra lande fiorite ed abissi oscuri. Terzo lavoro degli (altro…)
42 DECIBEL – “Rolling In Town”
(Steamhammer / SPV) Rock’n’roll ad alto voltaggio proveniente dall’Argentina. “Rolling In Town” ci riporta indietro nei 70’s, quando a Sidney muovevano i primi passi gli AC/DC. La voce del singer Junior (altro…)
AA.VV. – “Teach Your Soul With Fire Vol. IV”
(Signal Rex) Cristo, questa cassetta non dovrebbe nemmeno esistere: non se ne sentiva l’esigenza, non esiste in cd e le canzoni che la compongono sono datate al massimo “1999”. Sarà per questo che l’adoro… I primi tre volumi di questa (altro…)
NORHOD – “Voices from the Ocean”
(WormholeDeath) Con una copertina che, forse a causa dell’estenuante esposizione mediatica di questi giorni, mi aveva fatto in un primo momento pensare a Star Wars, i toscani Norhod mettono sul mercato il loro secondo album, breve (meno di 37 minuti) (altro…)
ARCANUM XII – “Evening Lights”
(Underground Symphony) Esordienti da Rovigo, gli Arcanum XII propongono un progressive di chiarissimo stampo italiano, raffinato ma allo stesso tempo capace di passaggi di potenza. Dopo la brevissima intro, che simula il passare nervoso fra più stazioni radio, abbiamo “Why”: (altro…)
ANAL FISSURE – “Mind of a Serial Killer”
(Brute! Productions) Buon debutto per i Filippini Anal Fissure, fautori di un brutal death metal alquanto tecnico, che mescola influenze di bands come Dying Fetus, Foetopsy e Devourment. Una (altro…)
MABTHERA – “On The Infernal Path”
(Symbol Of Domination) One man band ungherese questi Mabthera. Si sa che le one man band sono condizionate da un vizio di forma: sono egocentriche per definizione. Non che sia un male, ma nemmeno questo fatto può essere (altro…)
KING WRAITH – “Of Secrets and Lore”
(Underground Symphony) E bravi i King Wraith, nati l’anno scorso da ex-membri dei gloriosi Bejelit, che esordiscono sul mercato con un cd di tutto rispetto, dedicato agli amanti del power metal tradizionale (ma non solo). “Of Secrets and Lore”, (altro…)
AOSOTH / ORDER OF ORIAS – “Split”
(W.T.C. Productions) E’ grazie a questo tipo di pubblicazioni che sto rivalutando sempre più il concetto di split album. E proprio in virtù della bontà dell’opera in questione possiamo dire che il fattore pubblicitario c’entra (altro…)
SABBATH ASSEMBLY – “Sabbath Assembly”
(Svart Records) Quarto full length per i New Yorkesi Sabbath Assembly che ancora una volta divulgano un album dal sound etereo, spirituale, pieno di paure ma anche di energia, di groove, di una impostazione prettamente (altro…)
MAN THE MACHETES – “Av Nag”
(Indie Recordings) Miscuglio di ispirazioni alla base del sound di questi norvegesi. Una furia scatenata a base di punk e rock, con radici ben salde in melodia, riff heavy, fino a qualche vago richiamo ai generi più estremi di quel paese… il tutto con un vocalist schizoide, completamente fuori di testa. (altro…)
ATRAMENT – “Demo MMXV”
(Sentient Ruin Laboratories) In due tracce questi californiani vogliono decisamente farci sentire di cosa sono capaci. Riusciti nell’impresa? Diciamo che i nostri son fortunati ad aver beccato il sottoscritto come recensore. (altro…)