STILLA – “Till Stilla Falla”
(Nordvis) Il black metal di questi svedesi mi garba. Ha quella giusta attitudine selvaggia e quell’odio indolente. Le tastiere che affiancano le chitarre sono leggere, non imponenti, non coprono troppo le melodie e aiutano a renderle seducenti. Tuttavia “Till Stilla Falla” possiede una batteria spesso sfalsata nei volumi (altro…)
(Sepulchral Productions) Una visione del mondo senza speranza. Depressione. Black metal che ne assume le sembianze, trasformandosi in suoni profondi, atmosferici, pensierosi. Un album dal sound corrotto, malvagio, una sfumatura più tetra del nero più profondo. Drumming quasi dissonante su chitarre laceranti, ossessive,
(Rancore Records) Sono dei musicisti milanesi i Seditius e giocano a mischiare il rock con il blues, l’hard rock, l’alternative, lo stoner e cose simili. Sono percorsi stilistici prefissati, ma che si alternano secondo una logica e il gusto della band. L’EP propone atmosfere vivaci e nelle sette canzoni si avvicendano atmosfere nuove, per via
(Napalm/Audioglobe) “Wachstum über alles” è il singolo apripista per il prossimo album dei Saltatio Mortis, previsto nientemeno che per il 16 Agosto: il maxisingolo presenta il brano, critica corrosiva dell’economia mondiale di questi anni (il titolo significa pressappoco “Lo sviluppo al di sopra di ogni cosa”), in ben cinque
(Metal Nation) Ero già rimasto colpito dalla musica degli Stormzone (
(Raw Lines / New Model Label) Esplosivi, rumorosi, scatenati. Sei rocker Italiani che con una carica energetica travolgente mettono insieme questo divertentissimo album che trova origini stilistiche nel punk e nel rock scandinavo. L’effetto sonoro è quello di una band dal vivo, una grande jam session, ma sotto si nota un lavoro
(Nuclear Blast) Imponente ritorno. Una corrente di ispirazione che risveglia una band che forse era arrivata ai suoi limiti. Un’imponente iniezione di nuove idee, di fantasia, di freschezza sonora danno origine a questo monumentale sesto capitolo per il progetto del norvegese Morten Veland. Le origini gothic non vengono
(Woodcut) Una massiccia dose di veleno. Un travolgente massacro di concetti oscuri, perversi, demoniaci. Blasfemi. I Finlandesi Sacrilegious Impalement forgiano il terzo full length, e riescono a creare un muro di metallo nero, impenetrabile, indistruttibile. Nel loro sound non ci sono particolari innovazioni e nemmeno
(Autoproduzione) Infernale. Brutale. Cupo. Osceno. I Synergy Of Soul sono la band di Morbid, front man dei Dynasty Of Darkness. “From Darkness To Darkness” era previsto per il 2007, ma varie vicissitudini hanno posticipato il debutto fino ad oggi. In fin dei conti la morte può attendere, giusto? Si, perché di morte si tratta.
(Pure Legend Records) Proposta interessante quella dei finlandesi Soulhealer, che dopo un ep e un disco si accasano presso il gruppo Pure Steel e pubblicano questo “Chasing the Dream”. Molto accattivante la miscela di influenze che possiamo trovare nel sound. “Wicked Moon” si apre nei più classici toni NWOBHM, anche se
(Transubstans Records) La musica degli Space Mirrors va ben oltre la concezione canonica del termine; ciò che è contenuto in questo disco è un vero e proprio viaggio nella sfera onirica delle sette note. Fin dall’apertura del lavoro sono le atmosfere l’elemento principe del sound, i registri sonori si rifanno
(Autoproduzione) Fin dalle prime note questo debut ep degli Stormhold si presenta come un lavoro di melodic death metal che non tralascia anche spunti di black metal sinfonico. Ad essere sincero l’incipit di “Another Day” non fa ben sperare, un inizio a dir poco caotico, con la batteria e le chitarre soprattutto
(AFM Records) Mat Sinner è il bassista dei Primal Fear. Nella sua carriera, oltre all’attività con varie band, tra le quali Sinner e Voodoo Circle, nel 1990 registrò un album solista che la AFM records ha appena ripubblicato, dopo un processo di remastering curato da Achim Köhler (Primal Fear, Brainstorm).
(Napalm Records) Dopo sette anni la nuova suprema colonna sonora dell’opera di Tolkien. Fantastica riproduzione musicale di una terra da sogno, creata con genialità, collocata nella fantasia. Tornano gli austriaci Summoning con un capolavoro estremo, oltre un’ora di immersione totale in dimensioni diverse,
(Revalve Records) Ho la netta sensazione che stiano aumentando le female fronted band, tra l’altro un etichetta sessista e vuota. Il fatto che ci sia una donna al microfono condiziona la musica? Si? In che misura, qualcuno me lo spieghi. Questo aumento si sta verificando anche in Italia e i Sin Deadly Sin ne sono
(Limb/Audioglobe) MetalHead si è già occupata degli irlandesi Sandstone al tempo del loro terzo album (
(Indie Recordings) Da non confondere con gli Shining svedesi di Niklas Kvarforth, questa band Norvegese è in un certo senso l’estremizzazione della loro omonima Svedese. Considerando che entrambe sono bands che si spingono verso nuovi limiti, nuovi territori sonori, gli Shining di questo “One One One” non solo cercano
(Street Symphonies Records / Andromeda Dischi) Sobborghi di una L.A. senza tempo. Piena di puttane in saldo, tossici in astinenza, spacciatori da latrina. Vita sporca, vita di merda, vita di quartieri sfigati. Ed intanto tutti sognano le luci della Sunset Strip, con le sue limousines allungate, i locali con la fila fuori, il rock, il glam, l’esaltazione di tutti e di tutto. Con l’interpretazione dell’attrice emergente sudafricana
(Nuclear Blast) Sono texani cresciuti a rock inacidito dal blues e dalla psichedelia gli Scorpion Child, ma più di tutto hanno in mente e nelle note che producono i Led Zeppelin. Un’influenza forte e palesata anche da Aryn Jonathan Black, il cantante che si avvicina all’epopea Robert Plant dei primi due album dei Led Zeppelin. “Scorpion Child” poteva finire sul mercato nel ‘69, non avrebbe sfigurato, ma una distorsione temporale e il destino hanno volute folgorare di gioia rock
(Pulverised Records) Ogni volta che sento questa band americana resto allucinato. La potenza del suono, la malvagità che trapela da ogni singolo dannato accordo, la brutalità dei riff… e la voce di Vanessa Nocera, una delle death queen più in gamba in circolazione. Il suo growl è mostruoso, di gran lunga migliore
(Century Media Records) Nuovi scenari, nuove evoluzioni. Sono giovanissimi. Sono Americani. E hanno partorito qualcosa di veramente nuovo. Come? Mescolando. Sommando. Se in passato abbiamo avuto artisti che hanno messo insieme concetti apparentemente incompatibili, come black metal e sinfonia, o death metal
(UDR/EMI) Energia ritrovata, fresca, e travolgente. Torna una delle band più mitiche e potenti della fine degli anni ’80. Torna dopo una lunga pausa discografica, l’ultimo lavoro risale al 2006, con un EP poderoso, primo di tre capitoli, il quale riprende sonorità dell’epoca che vedeva Sebastian Bach alla voce.
(Massacre/Audioglobe) L’’angelo nero’ del gothic metal tedesco pubblica un album che si chiama ‘sole nero’… Dave Jason, il polistrumentista alle spalle di questo progetto, offre un assaggio di quello che sarà il suo prossimo disco. Ora mi chiedo onestamente a cosa serva una release di sedici minuti, per un artista
(Autoproduzione) Nati quasi per scherzo nel 2012, con l’idea di creare musica sulla scia dei primi Satanic Warmaster (ai quali pagano tributo anche con il moniker stesso), questi Danesi propongono un black metal senza molti compromessi. Diretto, brutale, offensivo, dichiaratamente satanico. Quasi in bilico
(logic(il)logic) L’ascolto di questo lavoro alla fine non è che mi abbia chiarito le idee su cosa suonino questi musicisti di Crema. Beh, mettiamola subito in chiaro la cosa: loro a suonare suonano. Tecnica di buon livello, sound robusto, un cantante che ha una voce roca che sa graffiare e variare il timbro
(AFM/Audioglobe) I Suidakra hanno dato alle stampe il loro capolavoro, me ne sono reso conto dopo neanche dieci minuti che ascoltavo questo “Eternal Defiance”. Smussando infatti alcune spigolosità del sound, i nostri sono diventati l’anello mancante fra gli Eluveitie, gli Ensiferum e gli Amon Amarth… e
(Sliptrick Records) Un gruppo nato da pochi anni, in Svezia, e che approda ad un contratto con un’etichetta italiana. Gli Stoneload si fanno strada con un thrash/groove metal che ricalca schemi alla Pantera e Metallica. Soprattutto dai secondi prendono la loro fase più populistica, quindi più melodica
(Bakerteam Records) I pugliesi Soul of Steel appartengono a quella razza, ormai in estinzione, di formazioni che suonano power metal nello stile italiano: il che significa, pressappoco, avere come punti di riferimento Labyrinth, Vision Divine, Athena e magari qualche act ancora più oscuro fra quelli emersi
(Revalve Records) Una band con quotata esperienza e ormai incanalata in una propria identità che con “De Humana Maiestate” espone un thrash con puntate nel death metal (un neo melodic death metal svedese della prima era, come Hypocrisy e At The Gates) dal suono corposo, attuale. Suona dunque pesante
(Autoproduzione) Suncrown: un nome che terrò sicuramente a mente! Questa band internazionale (ma con una prevalenza di membri brasiliani), esordiente e senza contratto, ha infatti confezionato un disco di symphonic power metal veramente interessante, dominato da tastiere molto coinvolgenti
(Autoproduzione) Al giorno d’oggi le band che si presentano con il primo lavoro hanno la prerogativa di ben impressionare per pulizia sonora e relativa qualità, ma allo stesso tempo molti soffrono del fatto di non riuscire a presentare un minimo gruppetto di pezzi interessanti. I veneti Samael’s Fall
(Taklit Music) Musica diversa. Musica trasversale. Mille influenze che portano ad un nuovo concetto che, forse, non è più confinabile dentro una gabbia fatta di influenze. Questo progetto ha alle spalle un paio di lavori. Vanta tra tra i suoi componenti Paul Kuhr dei Novembers Doom alla voce, e Matan
(Metal on Metal Records) La Battaglia delle Termopili è uno dei temi eterni dell’epica e quindi anche di certo metal battagliero: a parte singoli brani (fantastico, ad esempio, “Thermopiles” dei Wotan), per gli ultimi dieci anni conosco almeno due concept album dedicati all’argomento, quello meraviglioso
(Cyclone Empire) Gusto perverso, amaro, graffiante. Sono tedeschi, di Amburgo, il loro moniker significa “minatore” in lingua Russa. La stessa copertina (creata da Christian “Zeichentier” von Wieding, il quale ha lavorato già con gente come Nuclear Assault) emana quell’atmosfera fredda e metallica di territori e vite