OVAKNER – “Ar / Lume”
(Eihwaz Recordings) Dopo aver pubblicato a maggio l’EP di debutto gli spagnoli Ovakner tornano con questa ristampa in cassetta, contenente l’intero lavoro e con l’aggiunta di due brani rispetto alla versione in CD. La band è al debutto, ma i musicisti (altro…)
(DeFox Records / Eur Records) Parte dalle radici Matteo Favretto, ovvero Mistermat. Le radici di tutto quello che oggi è oggetto di queste pagine, ovvero metal nelle sue molteplici forme. Le radici della ribellione e del sound al quale siamo abituati. Parte dal
(Autoproduzione) Dietro al progetto Uber Sheizer si nasconde Giuseppe Lentini, poli strumentista e cantante bolognese conosciuto per essere stato al microfono degli Overlord Rockstar II e nei Kreas, tastierista dei Cubomedusa Fat Orchestra e
(GrimmDistribution) Beh, devo dire che la definizione del genere proposto, ‘dark jazz’ per una volta riassume benissimo quanto proposto. Ho ascoltato e riascoltato non so quante volte il cd ma devo ammettere 
(AFM) Il problema con gli Ektomorf è sempre lo stesso: suonano come nell’epoca in cui i fratelli Cavalera, Andreas Kisser e Paulo jr suonavano tutti insieme da buoni amici. Con la differenza che oggi siamo nel 2018 e quei
(autoprodotto) Se cercate in giro, vedrete che i finlandesi Darklaid hanno all’attivo un album e che sono appartenenti al filone melodic black e post black. Ma la realtà è diversa e, secondo me più interessante ed originale. Una impostazione black c’è di
(Talheim Records) Sempre difficile parlare di un lavoro depressive, per il semplice fatto che nel 99% dei casi gli artisti sembrano soffrire davvero ogni volta che registrano un disco di questo tipo. Questo progetto non fa eccezione di
(Sliptrick Records) Secondo album all’insegna della contaminazione per la formazione italo-svizzera. I Blut nelle undici canzoni che compongono questo ‘racconto’ sonoro di alcune malattie mentali, sviluppano ogni discorso sul
(Caverna Abismal) Allora, io lo dico subito chiaro e tondo, qui siamo al limite del recensibile. I (o il…) Necrofulgurate vengono dagli Stati Uniti. Anzi venivano, visto che non esistono più. Si, siamo
(7Hard Records) I power metallers italo-croati Minotauro giungono al secondo album, e ci propongono nove brani d’assalto per chi ama le strutture elaborate; i nostri collaborano con la Istriaphonic Orchestra
(Andromeda Relix) Sorprendente debutto per i torinesi Feronia. Nonostante la recente formazione (la band nasce nel 2015), la formazione piemontese dimostra una maturità ed una personalità raramente riscontrabili in un gruppo esordiente. Lo stile dei Feronia
(Avantgarde) La bestia austriaca più malvagia di sempre si ripresenta con il decimo album. Sono circa venticinque anni che gli Abigor riversano il loro male con un black metal senza confini. “Höllenzwang (Chronicles of Perdition)” è
(Scarlet Rec.) Magari è un’eresia, ma il sound dei Deathless Legacy almeno nelle prime battute di “Rituals of Black Magic” e nello specifico nella title track che segue l’introduzione all’album, sembra una bestia ibrida
(Sliptrick Records) “Mask” ha un impatto che tende al metal e un po’ ricorda i Megadeth degli ultimi anni nel riff portante, con sortite rock e prog che attraversano e strutturano la canzone. La title track ha
(Psychout Records) Nuovo album dal vivo per Imperial State Electric, band capitanata dal batterista degli Entombed Nicke Andersson, che qui sfoga la sua passione per il rock’n’roll degli anni ’60. registrato tra Giappone, Spagna e Svezia, “Anywhere Loud” è
(Blood Harvest) Tornano a due anni di distanza dal debut album “Realm Of Darkness Shrine” i tailandesi Shambles, band attiva da più di un ventennio, durante il quale hanno rilasciato diversi demo e cambiato
(Argonauta Records) Primo full length per Supernaughty, formazione livornese nata nel 2014 e con un EP all’attivo, oltre ad una discreta esperienza live che ha consentito ai nostri di aprire per bands di spessore come High On Fire e Fatso Jetson. La
(Karisma Records) Un debutto pieno di oscurità luminosa, amarezza romantica e a tratti dolce, possente energia piena di quiete ed indole introspettiva. Sono di Bergen, Norvegia, ed offrono un rock elettrico, ma anche psichedelico, con idee
(Bestial Invasion Records) Ascoltare i Riotor equivale a fare un affascinante viaggio nel tempo. “Cursed Throne” è uscito da pochi mesi, eppure ogni riff, ogni vocalizzo e il suono, tutto ci riporta a metà anni ’80,
(Season of Mist) Un gruppo solido, da tempo un pilastro del mondo doom, nonostante i cambi di formazione. Arrivati al quinto album in poco più di dieci anni di carriera, oltre a tanti split tra i quali uno con gli Asphyx, i finlandesi hanno siglato nel tempo un’evoluzione completa verso
(autoproduzione) Gente dell’Arizona i The Oxford Coma e dietro di loro per questo terzo album c’è Steve Albini. Poche note ed ecco che la mano dell’ex Big Black fa sentire la tipica produzione grigia, disadorna
(Heavy Psych Sounds Records) Rock, stoner, deserto, birra, metallo. Da Indio, in California, questi tre tizi poco raccomandabili ed assetati di birra, mettono in piedi della musica cattiva, sporca, sfacciata che per certi versi
(Fighter Records) Quelle vecchie volpi spagnole dei Vhäldemar, che non si facevano vedere con un full-length dal 2013, hanno piazzato un’altra delle loro bordate heavy/power metal: e io a questa band non riesco a dire di no.
(Transcending Obscurity Records) Giungono al quinto album gli americani Drug Honkey. E confermano il loro essere fuori norma, fuori regola, trasversali, in un certo senso più avanti e più deviati di altri act che si
(code666) Passo avanti dai tempi del valido “Stăpîn Peste Stăpîni” (
(Iron Shield Records) Influenzati da Lovecraft fin dal titolo, i cileni Miskatonic Union pubblicano un debut ruvido e denso di buoni spunti provenienti da diverse costellazioni dell’heavy metal tradizionale.
(Dissonance) Cosa buona e giusta da parte della Dissonance di riportare nella scena (e soprattutto nel mercato) metal il nome degli Holy Terror. Il box in questione raccoglie infatti gli unici due album della speed-thrash metal band nata in California
(Satanath Records/Grimmdistribution) Il prog è carogna, perché sa essere tanto tecnico quanto aggressivo, ma se non lo sai suonare rischi di far uscire di quelle porcate… Per fortuna con i russi Cortex Impulse non si è corso questo rischio. In una
(Militia Guard) Una cosa che non manca ai Saxon è la prolificità. La band capitanata dall’inossidabile Biff Byford giunge infatti al ventiduesimo album in poco meno di quarant’anni di carriera. “Thunderbolt” segna un parziale ritorno alle origini da parte dei Saxon.
(Nadir Music) Se è essenzialmente vero che la musica esprime sempre qualcosa di chi l’ha composta, è altrettanto vero che gli album solisti sono sempre un’occasione per marcare questa caratteristica. Di solito infatti, i dischi o progetti
(Bestial Invasion Records) Non vanno certo per il sottile gli Atomic Roar, quartetto brasiliano dedito sin dal 2003 ad un thrash metal feroce, veloce e grezzo. Dopo una breve intro, tocca alla title track ad aprire
(Nuclear Blast) Segretamente Christofer Johnsson deve odiare questa situazione. Lui è uno spirito artistico libero. È quello che un giorno s’è messo in testa di fare un disco come “Les Fleurs du Mal” (di fatto l’ultimo
(Pure Steel Publishing) Dopo “