MONSTER MAGNET – “Tab” (reissue)
(Nuclear Blast) I pezzi di “Tab” erano pronti e a quanto pare anche registrati ma… La storia del rock è piena (altro…)
(Nuclear Blast) I pezzi di “Tab” erano pronti e a quanto pare anche registrati ma… La storia del rock è piena (altro…)
(Seance Records) C’è da non crederci, eppure i Kafirun sono canadesi. Strano, hanno un suono così europeo, eppure… Penso che già dal nome dell’album si possa intuire come i nostri si propongano con una musica rituale e solenne, un black di marca diciamo, dove gli influssi alchemici e magici (altro…)
(Nordvis Produktion) Il nord. Il mitico nord. Irraggiungibile e talvolta inabitabile. Freddo. Glaciale. Oscuro. Vasto ed ancora selvaggio, lontano dall’uomo. Lassù il tempo scorre con un ritmo diverso… tra giorni senza tramonti e notti senza alba, con i venti che soffiano impetuosi, dove la pioggia cade nervosa (altro…)
(Superball Music) Penso di non aver recensito mai nulla di così lontano dal metal. I Bullet Height sono un duo dedito all’elettronica più sfrenata. O magari anche no, ma per le mie orecchie abituate a suoni ben più metallici, l’uso di suoni sintetici appare quanto mai smodato in quest’opera. Però (altro…)
(Wolfmond Prod) Si è già scritto in passato come SiN, il musicista russo dietro a Astarium, che la sua musica è molto evocativa, pur tracciata dai limiti insiti nei mezzi a sua disposizione. SiN sviluppa (altro…)
(Sneakout Records) Entusiasmante debutto per i bresciani Poisonheart, band nata ad inizio millennio, inizialmente come cover band dei Ramones, per poi evolversi verso sonorità sleaze/glam, cominciando (altro…)
(Einheit Produktionen) Tuonano dalla Sassonia fin dal 2008, ma solo ora arrivano al debutto vero e proprio, dopo esser passati per demo, singoli ed EP. Esalano la malvagità di un balck metal che (altro…)
(Symbol of Domination Prod.) Le melodie di SiN sono piacevoli. È un musicista capace di comporre musica evocativa. Atmosfere, melodie, sono epiche e non imponenti, posseggono una lieve grazia. In tal modo il black metal di Astarium (altro…)
(Pure Steel) Gli irlandesi Old Season propongono un secondo disco molto interessante, sospeso fra più generi (almeno epic, heavy e progressive metal) e che trae la propria forza dall’insieme, molto solido e omogeneo. (altro…)
(High Roller Records) Devo dire che questo ritorno in scena dei canadesi Infernäl Mäjesty mi ha alquanto stupito; se teniamo conto che il precedente album della band risale a ben tredici anni fa, e che (altro…)
(Wild kingdom) Spumeggiante ritorno sulle scene per Heavy Tiger, terzetto femminile proveniente dalla Svezia nato nel 2010, quando queste tre ragazze, al tempo diciassettenni decidono di mettere in piedi una band che (altro…)
(Prosthetic Records / Naturmacht Promotions) I Wormwitch partono alla grande: formati nel 2015 con relativo demo… poi un singolo l’anno dopo e finalmente il debutto quest’anno con (altro…)
(Wild Mondays Music) Quarto album per i piemontesi Dobermann, ad un paio di anni di distanza dal precedente lavoro “Vita Da Cani”. “Pure Breed” segna (altro…)
(Punishment 18 Records) Nutro una grande stima per Hideyuki Okahara, leader indiscusso ed unico membro fondatore rimasto dei Beyond Description, band in circolazione dal lontano 1988 che con (altro…)
(Indie Recordings) Quinto lavoro per i norvegesi Sarke, band composta da personaggi di spicco come Nocturno Culto dei Darkthrone, Sarke dei Khold e pure il chitarrista live dei Satyricon Steinar Gundersen. Ma i Sarke, (altro…)
(Symbol Of Domination) E più puri di così… Si, i Pure sono un gruppo che non conosce compromessi. Il loro è un black ferale e molto ma molto crudo, quasi essenziale nella sua crudezza. Sette tracce con basso, batteria, chitarra e voce. E stop, nient’altro che questo. Insieme, questi (altro…)
(Dissonance) «I Samson? Erano la band di Bruce Dickinson!», probabilmente ogni metallaro di lungo corso risponderebbe così alla domanda su chi fossero i Samson. Bruce Bruce era il nome usato dal cantante degli Iron Maiden quando era parte (altro…)
(Napalm Records) L’album d’esordio “Spine of God” è la selvaggia espressione dei Monster Magnet. In realtà il primo album doveva essere “Tab”, ma è un’altra (altro…)
(Pure Steel) Il debut dei Conjuring Fate, che incorpora nella sua interezza anche il precedente demo della band, si attesta su sonorità heavy/power abbastanza influenzate dalla NWOBHM: i nostri sono nordirlandesi e si può capire quasi dalla prima nota. (altro…)
(autoprodotto) Prog-rock 100% made in Italy. Ormai attivi da 8 anni, gli Anabasi Road si mettono alla prova con un EP molto intenso, musicale, ricchissimo di archi ed infinitamente tecnico. Solo quattro tracce, ma una dose di tecnica infinita (altro…)
(autoproduzione) Canzone pescata dall’imminente album “While Winter’s Coming”, terzo album per la band heavy rock italiana. Scelta (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) I francesi Heir sono passati per queste pagine in occasione dello split con gli In Cauda Venenum e gli Spectrale (recensione qui). Nonostante (altro…)
(Hells Headbangers) E con quello che sembra un ritmo costante di un album ogni anno abbondante, i cileni Invocation Spells proseguono nella loro discografia. Il black ‘n roll rozzo e spurio partorito e suonato (altro…)
(Autoproduzione) EP di esordio per i fiorentini Astral Fire, formazione che include membri dei thrashers Disboskator; al netto di una produzione un po’ deficitaria, i brani sono tutti di valore. La intro “Omen of Unknown” (altro…)
(Massacre Records) Tornano tutti, potevano mancare loro? I Nocturnal Rites sono una delle band europower ‘storiche’ (il loro esordio è del 1995), ma degli svedesi si erano perse le tracce dopo lo sbiadito “The 8th Sin”. Li ritroviamo ora, (altro…)
(Xtreem Music) Gran bella mazzata questo “Discarded Existence”, secondo album di Panikk, formazione slovena che nel 2013 aveva raccolto notevoli consensi con il debutto “Unbearable Conditions”, al punto di (altro…)
(autoproduzione) Pieni di idee e offrono spunti questi musicisti della Finlandia. Plasmano un sound con più cose, più stili, pur riuscendo a ottenerne (altro…)
(Avantgarde Music) Vi ricordate “U.M.A.”? Era il 2013. Rinfrescatevi la memoria qui. I Progenie Terrestre Pura, o q[T]p, vanno oltre. Oltre il sistema solare, la galassia, il cosmo. Oltre l’incubo. Se “U.M.A.” era violento, (altro…)
(War Kommand Records) Oscuri. Malvagi. Pervasi da concetti di male supremo. Ma soprattutto occulti, un occulto legato ai misteri della terra di origine -la Sicilia- che in questo album viene esaltato, venerato, reso vivo. Dopo quattro anni dalla formazione, (altro…)
(Scarlet Records) I triestini Sinheresy si erano fatti notare nel 2013 con l’ispirato “Paint the World”; dopo quattro anni di silenzio (unicamente discografico, dato che i nostri sono stati attivissimi in sede live) tornano con questo “Domino”, (altro…)
(Nuclear Blast) 1991, nascono gli Enslaved, una band come tante nate fino ad allora. Tuttavia i norvegesi si sono da subito diretti verso un lungo cammino, svolto sotto l’insegna (altro…)
(Autoproduzione) Per chi scrive, i Niviane sono una grande scoperta! Fin dalla copertina, è evidente che i nostri, per quanto di Sacramento, California, si ispirino ai Blind Guardian (oltre che, in misura minore, agli Iced Earth): (altro…)
(Memorial Records) Primo full length per Downfall, formazione marchigiana nata nel 2007, con due EP all’attivo. Inizialmente influenzata (altro…)
(Century Media) Il suono delle chitarre scheletrico e a volte acido, attraversato dall’elettricità, dalle vibrazioni. Il basso è l’ombra nera, la notte che aleggia. Lo scenario è suburbano e vede molto punk, soprattutto dark a profusione. La voce inquieta e (altro…)
(Sargent House) Donna oscura. Tetra. Priva di luce. Ma questo sesto album vede un barlume di luce, una ribellione, l’artista che si stanca di fuggire da se stessa, che non vuole più nascondersi e sparire dietro la sua musica. Il risultato è una (altro…)