DHARMA STORM – “Not an Abyss Prey”
(Autoproduzione) Sound ancora grezzo per i Dharma Storm. Per quanto vi siano delle idee e melodie che rendono altisonante ed epico questo symphonic heavy metal, il tutto non (altro…)
(Autoproduzione) Sound ancora grezzo per i Dharma Storm. Per quanto vi siano delle idee e melodie che rendono altisonante ed epico questo symphonic heavy metal, il tutto non (altro…)
(Bad Mood Rec.) Il concetto espresso, il principio del tutto di “Serpents” è il rifiuto e l’opporsi a qualcosa: alla religione, alla politica, a tutto il sistema che ci circonda. Gli Eight Sins lo gridano (altro…)
(Svart Records) Dalla Bay Area arriva il terzo lavoro di questo stranissimo e musicalmente misterioso trio. Troppo facile infatti sarebbe classificarli come banalmente ‘doom’ anche se le atmosfere, le tematiche e le sensazioni trasmesse (altro…)
(Werewolf Records) I Goatmoon non hanno cominciato col black epico, questo per far capire del perché il disco cominci con un’intro strumentale in stile celtico per poi interrompersi bruscamente e cominciare l’album vero e (altro…)
(Cold Smoke) Debutto discografico per Hey Satan, terzetto svizzero dedito ad un heavy rock di stampo settantiano, ma con una forte matrice stoner. La band elvetica mescola sapientemente (altro…)
(autoproduzione) Trovato un equilibrio nella formazione, per divenire stabilmente e concretamente gli Anti Hero, i toscani hanno conseguentemente preso a lavorare con calma e lucidità al proprio sound. (altro…)
(W.T.C.Productions) Dopo due anni dal valido “Katabasis” tornano i norvegesi Tortorum con questo mini-album, il quale conferma la band dopo qualche aggiornamento dal punto di vista della line-up. “Rotten. Dead. (altro…)
(Stygian Cript) Promopack e sito internet sono completamente in russo, quindi mi servo di altri canali per recuperare qualche informazione sugli Stojar, pagan metal band fondata nel 2005 e oggi giunta al terzo disco. (altro…)
(Iron Bonehead) Mini LP di debutto per Amphisbaena, terzetto canadese composto da ex membri di Antidiluvian e Weapon. I quattro brani proposti mostrano un originale mix tra technical death metal e (altro…)
(Autoprodotto) Con una introduzione plateale ed estremamente esaltata questi finlandesi introducono sei brani pregni di uno sleaze esplosivo, di un hard rock intenso, di un glam esplicito come conferma (altro…)
(Wormholedeath Records) Che strani questi svizzeri… Solo ascoltando il primo brano “Rapture” mi son venuti in mente prima gli Impaled Nazarene, poi i Callenish Circle, poi un po’ di metal ottantiano ed infine i Dark Tranquillity. Si, (altro…)
(Autoproduzione) I Neravendetta hanno avuto una vita travagliata. Esistono da una decina d’anni ma alla fine il loro disco di debutto è tra le nostre mani solo ora. Certo non è facile emergere dall’underground, specie se si sceglie il black come genere (altro…)
(Metal Blade) La band di Brooklyn si rifà viva sette anni dopo “Kiss the Lie” e questa volta attraverso la Metal Blade Records. Un giusto premio per la formazione newyorkese attiva già dagli anni ’90 (altro…)
(W.T.C.Productions) Dopo il valido full length ormai vecchio di tre anni (recensione qui), tornano gli italiani Fides Inversa con un EP dal titolo perfettamente in linea con le malvagie intenzioni, le oscene linee guida, (altro…)
(NoiseArt) “Age of Pandora” era un disco nella norma: il terzo full-“length” dei Nothgard è certamente migliore, ma la loro musica continua a non ‘sfondare’ come dovrebbe… e mi sembra che il problema sia, in fin dei conti, la qualità del sognwriting. Dopo la consueta, ma ben riuscita, intro cinematografica, (altro…)
(Everlasting Spew Records) E davvero un peccato il fatto che una band geniale come Skeleton Of God non abbia avuto il seguito che avrebbe meritato. Era il 2008 quando uscì “Primordial Dominion”, secondo (altro…)

(BBHells Records) Debut album per Hidden Dream, band umbra attiva dal 2004, inizialmente dedita ad un hard rock, per spostarsi con il tempo verso sonorità vicine all’heavy metal classico, con influenze progressive. Mi dispiace dire che (altro…)
(Hells Headbangers) Negli ultimi trent’anni mr Killjoy ne ha fondati di gruppi. Basta nominare i Necrophagia e Wuldulak per scatenare le più svariate fantasie su come possa suonare un suo nuovo progetto. Qui il signorino si cimenta ancora alla voce, tanto per (altro…)
(Memento Mori) Debutto per i cileni Infamovs, il quale diventa una conferma di come in quella striscia di terra contenuta tra le Ande, il Pacifico, il deserto e uno (altro…)
(RidingEasy) Terza uscita per “Brown Acid”, compilation edita dalla RidingEasy che propone il meglio dell’underground in ambito hard rock settantiano, con brani (altro…)
(Svart Records) Malinconie pop dalla Finlandia. A dire il vero gli Underwater Sleeping Society non fanno pop, sicuramente non fanno metal… e pure il rock è una componente marginale in questo loro album. (altro…)
(Caverna Abismal Records) Quando si parla di black portoghese drizzo subito la mie orecchie da fanatico negromante. I Viles Vitae sono all’esordio con un EP che nelle prime note non mi aveva colpito più di tanto: il “solito” black cattivo e (altro…)
(Osmose Productions) Portoghesi e attivi fin dal 2014, gli Ominous Circle si sono guadagnati l’attenzione della Osmose. Questo è il loro debutto sulle scene, una sorta di incrocio blasfemo tra black e brutal. La voce è di sicuro appartenente al (altro…)
(Osmose Productions) Son passati ben cinque anni dall’ultimo “Malicioso sonido putrefacto” ma i Cryfemal non son cambiati di una virgola. Mr Ebola (si, quello dei Muert e Stormvold) ha per un attimo accantonato i suoi progetti paralleli e si (altro…)
(Napalm Records) E venne il giorno in cui John Garcia imbracciò un’acustica e disegnò con le dita melodie arse e sconfinate. Scorrono come la colonna sonora di uno sguardo imbevuto di ricordi, tristezza (altro…)
(Steamhammer / SPV) Un album arioso “The Great Momentum” perché le melodie sono ampie, vaste, si respirano e grazie alla voce della splendida Sabine Edelsbacher, consueto punto di forza (altro…)
(Eisenwald Tonschmiede) Otto anni non sono pochi ma tanto è passato dal precedente e bellissimo album dei tedeschi, sempre dediti ad un black dalle tinte molto epiche e pagane, come ormai ci si è abituati ad aspettarsi da un (altro…)
(Eisenwald Tonschmiede) A quanto pare la Bay Area non sforna solo gruppi thrash… Gli Ordo Obsidium fanno doom metal, un doom mortifero e maligno, non quello sognante e onirico dei Candlemass, nemmeno quello (altro…)
(Evil EyE Records) I danesi Impalers sono già autori di due ottimi album, cioè “Power Behind the Throne” e “God from the Machine”, e si ripresentano nella scena con un nuovo (altro…)
(Nuclear War Now! Productions) Tornano quei pazzi scatenati da Abigail, duo giapponese giunto al quarto album ( ma la discografia della band nipponica è piuttosto estesa, se consideriamo anche il vasto numero di (altro…)

(Satanath Records) Più che due gruppi in collaborazione qui si può parlare di due menti, in quanto ciascuna delle due formazioni coinvolte è costituita da un solo personaggio. Ecco allora che i russi Abigorium (altro…)
(Satanath Records) Si potrebbe incasellare questi ucraini nel genere black, ma sarebbe riduttivo. Basta sentire la traccia d’apertura per rendersi conto che qui si va più nel territorio del post-metal. Diciamo anzi che se la voce non usasse una (altro…)
(Avantgarde Music) Il secondo album degli Earth And Pillars è pura follia. Se con il debutto “Earth I” (recensione qui) avevano dimostrato di appartenere ad un’altra dimensione, di concepire la musica in forma completamente (altro…)