BE’LAKOR – “Vessels”
(Napalm Records) È la prima volta per i Be’Lakor in Metalhead.it, anche se la formazione australiana ha ricevuto qualche menzione in diverse occasioni tra i colleghi, per via del suo sound articolato, placido e robusto a fasi alterne. (altro…)
(Bindrune Recordings) Dal marasma della complessa scena black statunitense, i Vukari di Chicago giungono al secondo album proponendo qualcosa di personale, assolutamente non scontato ed ancora una volta -come tipicamente succede nella scena d’oltre oceano- con un
(Century Media) L’album che inizia in modo davvero piacevole, tanto che personalmente credo che il primo quarto d’ora, ovvero le iniziali “The Loss of Fury”, “Bring the War Home”, “Passage of the Crane” e “They Shall Not Pass”, siano
(Despotz Records) Dopo averli ascoltati in acustico (
(Season of Mist) C’è sempre da prestare attenzione quando Tamás Kátai mette sul mercato una release del suo progetto Thy Catafalque. C’è da prestare attenzione e cercare un vasto ritaglio di tempo per dedicarsi religiosamente all’ascolto, alla percezione, all’esaltazione di una vasta gamma di emozioni e sensazioni. Il
(Nuclear Blast Records) Strana la scelta degli svedesi di pubblicare un live subito a ridosso di un nuovo album (in uscita a novembre). Ma mai titolo è stato più azzeccato, nel senso che davvero loro sono i fautori del suono di Gothenburg. Ma da allora di acqua sotto i ponti della Svezia ne è passata. Si parla infatti di
(Vic Rec.) In un certo senso i Cremation sono una solida realtà underground, nata in Olanda nei primi anni ’90 e devota a un death metal alquanto vicino a quello americano. In particolare i Death, ma
(Wave 365 Media) Phil Rudd non ha certo bisogno di presentazioni, avendo contribuito a creare e caratterizzare il sound degli AC/DC con il suo drumming potente e preciso, apparentemente semplice, ma dal tocco inconfondibile. Per questo suo esordi solista, il batterista australiano si avvale di una formazione a tre, con Geoffrey Martin alla chitarra e
(Pulverised Records) Di solito, quando recensisco un disco non mi soffermo molto a parlare della produzione, nonostante sia un fattore importante. Questa volta devo, tuttavia fare un’eccezione. Non avevo la minima idea di chi fossero gli Interment, da dove provenissero o che genere musicale proponessero. Mi
(Massacre Records) Complicata la storia degli heavy/thrashers newyorkesi Wicked Maraya: pubblicano un demo come Mystic nel 1988, cambiano nome in quello attuale, registrano nel 1991 un disco che non viene mai dato alle stampe, altro demo, full-“length” d’esordio (“Cycles”, del 1994),
(Listenable Records) Personalmente, ho sempre considerato i Kayser come una delle poche bands capaci di dire qualcosa di originale, nonostante un sound saldamente ancorato alla tradizione thrash metal. Musicalmente, ci troviamo davanti ad un lavoro che evolve lo stile del precedente
(Season Of Mist) Sono poche le bands al mondo che possono vantarsi di rappresentare un genere musicale, anziché suonarlo solamente: Judas Priest, per quanto riguarda il metal più puro, Slayer in ambito thrash, o Cannibal Corpse se parliamo di brutal death metal. Per quel che
(VicRecords) Death metal di scuola olandese di inizio anni ’90, è questa la collocazione dei Ceremony formatisi nel 1989 nella zona di Rotterdam. Il chitarrista Peter Verhoef è stata la mente propulsiva e Ron van de Polder
(Dissonance) Negli ultimi anni abbiamo assistito al ritorno di molti nomi storici, che sembravano essere persi nei ricordi, con bands svanite nel nulla o snaturate nel sound per cercare di sopravvivere alle mode che di tanto in tanto imperversano, spesso durando lo spazio di pochi
(Soulseller Rec.) Tre album in quattro anni prodotti con la voce roca, sforzata e sempre perfetta di Paul Speckmann e la chitarra super produttiva di Rogga Johansson. Paul è americano, da qualche tempo vive in Repubblica Ceca
(Nuclear Blast) Attenzione, perché siamo di fronte a qualcosa che non capita tutti i giorni: la Nuclear Blast sta pubblicando un disco di symphonic power metal. Seconda stranezza: il disco in questione è solo il secondo di una band svedese neanche troppo nota.
(Debemur Morti Prod.) In The Woods… nacquero nella prima parte degli anni ’90 in Norvegia, attraverso i Green Carnation. Questa band si ritrovò orfana di Tchort, chitarrista e autore
(Universal) Parliamo dei Volbeat e del loro nuovo fantastico album. Siamo poco inclini alle cose metal moderne in queste pagine e voi sapete che i gusti son gusti, ma è pur vero che in fin
(Nuclear Blast Records) Dopo aver lasciato i Rage, Victor Smolski non poteva certo restare con le mani in mano: eccolo allora lanciarsi nel progetto Almanac, in cui comanda alcuni amici e tre singer interessanti della scena europea (Andy B. Franck dei Brainstorm,
(Karisma Records) Band norvegese, etichetta norvegese. Black? Assolutamente no. Metal? A volte, ma direi proprio di no. Influenze? Tutte. Ma proprio tutte! Più o meno qualsiasi cosa vi venga in mente, la trovate in “Contrapasso”… tutte cose unite e ricomposte sotto nuova forma, nuova vita, nuova gamma emozionale. Certo, di solito si fa riferimento a
(AFM) Arriva anche per i tedeschi Orden Ogan il momento del box celebrativo: incredibilmente ricco, con 2 dvd (il primo con la loro storia, il secondo con le esibizioni complete al Rock Harz Open Air 2015 e alla Brose Arena Bamberg, nello stesso anno) e due cd, un greatest hits e il primo full-“length” autoprodotto della band, “Testimonium”, del 2004. Vediamo allora il contenuto audio.
(Alone Records) Non hanno mai pubblicato un disco, ma i nordirlandesi Rabid Bitch of the North (complimenti per il monicker) hanno già diverse mini-produzioni alle spalle, cui si aggiunge ora questo 7’’.
(Nuclear Blast) Ci sono delle realtà musicali nell’estremo così peculiari che hanno fatto della propria identità una bandiera. I Brujeria sono in giro da tre decadi e hanno sempre fatto quello che volevano, pure prendersi una pausa di tre lustri e più. Ho storto il naso quando ho sentito
(Crime Records) C’è un rapporto di odio e amore che mi lega a questa band danese, giunta fra una cosa e l’altra all’ottavo album. Se ho amato alla follia “Revenge” o “Blade of Triumph”, ho manifestato le mie riserve per il pur discreto “Voyage of the Damned”
(Imperative Music Agency) Interessante raccolta da parte della brasiliana Imperative Music Agency, giunta alla dodicesima compilation, nella quale sono raccolti brani di bands emergenti sparse per il mondo. Il materiale raccolto è abbastanza eterogeneo, pur rimanendo saldamente ancorato in un ambito
(Emanations/Les Acteurs de l’Ombre) Ad un paio di minuti dall’inizio della opener (dura oltre diciassette minuti), mi rendo conto dell’immensa qualità di questo black metal francese, pieno di una freddezza nordica ma anche di un’emozione diversa, più sanguigna, rafforzata anche da una registrazione sublime, da linee di
(autoproduzione) Progetto nato come one man band e poi apertosi a un altro ingresso, quello di Dubnòs (già membro di Korrigans e Crank the South) alla chitarra e cori. Il fondatore è
(Season Of Mist / Underground Activists) Per quanto sia interessante questo album nei suoi esiti finali, lascia comunque qualche perplessità su quanto Enzifer abbia architettato per
(AFM) Avevo salutato con entusiasmo il ritorno degli Human Fortress (tre anni fa, con
(autoproduzione) «S’accabbadóra, letteralmente “colei che finisce”, indica una donna che pone fine alle sofferenze di persone in condizioni di malattia grave», è la spiegazione che si legge in un canale ufficiale della formazione sarda, la quale esordisce con un album che sposa sonorità black metal con
(Autoproduzione) Ero rimasto piacevolmente impressionato dal precedente album “Depths Of Despair”, quarto lavoro dei Systemhouse 33, formazione proveniente da Mumbai dedita ad un groove-thrash metal che molto deve ai Pantera. “Regression” è il quinto lavoro della formazione
(Emp) E chi me lo doveva dire, che gli Helstar sarebbero tornati grandi? Mi ero anche un po’ abituato a produzioni ‘solo buone’ come “The wicked Nest” (
(Cacophonous) Black inglese. Black ispirato. Black di matrice “sinfonica”. I Necronautical giungono al secondo lavoro che fa seguito al debutto di due anni fa. La matrice sinfonica e la provenienza inglese, non devono comunque far pensare ad un’altra band clone dei Cradle Of
(I, Voidhanger Records) Seconda pubblicazione, e debutto ufficiale, per gli italiani Summit. Il loro
(Cold Dimensions) Un black estremamente atmosferico, malinconico, decisamente in linea con il titolo dell’album. Ma l’armonia, la melodia, quell’andamento etereo e capace di far immaginare ampie ed infinite desolazioni, non è certamente di stampo strettamente rilassante grazie a chitarre