(Odium Records) Gentile e cortese proposta della Odium Records che raggruppa in “Drakonian Elitism – A Triumvirate Of Darkness” quattro pezzi degli Ofermod, altrettanti dei Black Altar e un paio degli Acherontas, il cui nome è scritto Αχέροντας, attraverso dunque l’alfabeto greco. Gli svedesi Ofermod sono una valida proposta del black-death metal che ha tuttavia avuto da sempre una vita scomoda, a causa delle tappe di uno dei suoi componenti nelle patrie galere. La band fornisce anche una intro a questo split, davvero azzeccata, in tema con la natura blasfema, occulta, mistica di queste tre band. “Agios Ischyros Belial” è forse la composizione più solida, dirompente e coinvolgente dei Ofermod. Possiede un tono decisamente blackened death metal e nella sua sezione finale c’è un bel low tempo che accentua quella reminiscenza dei migliori Morbid Angel degli esordi. “Atavistic Chants Of Levitation” è un canto rituale, un cerimoniale traslato nelle frementi fiamme del black metal. La band infine gioca benissimo le sue carte.
I Black Altar sono una creatura del polacco Shadow che ora pare risieda nel Regno Unito e ha definitivamente solidificato una formazione. Nonostante solo due album, i Black Altar hanno partecipato a tanti altri split e pubblicato altri lavori minori. Tra le migliori realtà del black metal underground in questo continente e saldamente legati ai principi old school del genere, la band presenta tre pezzi e un’outro. Il black metal ruvido, avulso da compromessi, melodie imponenti o inquietanti. Ferocia e distruzione nel sacro nome dei Black Altar. “Via Draconis” consta di circa nove minuti di durata ed è una lunga sequela di riff che cedono a cadenze fredde ma al contempo epiche. Minutaggi più contenuti per “In The Labyrinths Of Sitra Achra” nei quali si mette in mostra il drumming di James Stewart che deve rendersi furioso e cattivo quanto il riffing delle chitarre di Necro. Un brano possente, diviso in più sezioni nelle quali entrano in scena scatti e frenate poderose.
Si chiamano Acherontas, sono greci e tra le menti più ‘buie’ del black metal ellenico. Il loro nome come già indicato andrebbe scritto Αχέροντας. Il destino della band è portato avanti da Vampire Priest Adept dal 2007 ed oggi è l’unico membro originario ma consta di altri adepti che completano questa formazione dalla discografia ben nutrita che tuttavia è da sempre una fiera e concreta realtà del black metal underground. “Intra Psyche” e “Astra Magia” sono i due pezzi della band. Il primo vede frammentazioni del ritmo, le chitarre che procedono in fraseggi laceranti nelle fasi lente e poi scalano verso tirate violentissime con una batteria esasperata e folle. Si avverte un’atmosfera da porta dell’inferno che si spalanca e risucchia ogni vita umana. “Astra Magia” sono circa nove minuti di ambient e un po’ scoccia questo misticismo che non permette certo agli strumenti canonici, basso, chitarra, batteria e la voce di andare giù duro come ci si aspetterebbe.
Il numero tre, quello della perfezione, della nascita, vita e morte ma anche quello del corpo, mente e anima. Insomma tre, ma sono tre dannazioni infinite gli attori di questo esoterico rituale svolto in questo sconsiderato split che si rivela un’ottima fonte di conoscenza su tre mefitiche formazioni di black metal.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10