AXEGRESSOR – “Last”
(Listenable Records) Terzo full length per i Finlandesi Axegressor, nati nel 2006 e autori di un thrash metal che affonda le radici negli anni ’80, con evidenti riferimenti a Kreator, Destruction, Metallica ed Exodus. Da qualche anno va di moda questo revival del thrash e se ciò può fare felici coloro che, come me amano (altro…)
(Wraith Productions) Spiazzante. Non saprei definire questo album in altro modo. Confesso di aver ascoltato questo “Liber DCLXVI” almeno una decina di volte senza venirne a capo, talmente è strano e di difficile comprensione. Il concept su cui ruota questo lavoro è l’Apocalisse di San Giovanni e devo dire che la musica
(Blood Harvest) Riedizione, in doppio LP, di questo profondo abisso che porta il nome di Ævangelist, duo americano della Florida (alias Matron Thorn e Ascaris di Benighted In Sodom) che si rifugia in sonorità tra il dark metal ambient e l’atmospheric black metal. Resta però il fatto che formulare una
(Autoproduzione) Dietro al monicker ArrJam si nasconde Il Daz, bassista dei Vicolo Inferno oltre che di una cover band di acts quali Red Hot Chili Peppers, Primus e Living Colour. Con queste premesse va da sé che l’album “Session One” sia così impregnato di sonorità funky e fusion dove la sezione ritmica la fa da padrone. A
(Great Dane Records) Uscito alla fine dello scorso anno, questo album è ancora in circolazione a raccogliere visibilità. Credo di averne sentito parlare tempo fa ed anche positivamente, ma adesso posso constatare che il duo Rousseaux-Kochel (due chitarristi) effettivamente ha concretizzato
(Limb Music) Sono stato, su un portale che non esiste più, fra i primi ammiratori degli Ancient Bards: ho imparato a memoria il loro debut “The Alliance of the Kings”, ho recensito con grande entusiasmo “Soulless Child” (
(Nuclear Blast) Debut album per questa giovanissima band proveniente dall’Oklahoma. Il genere proposto è una commistione di metal e southern rock, sulla scia di gruppi come Black Label Society e Alabama Thunder Pussy, con in più una spruzzata di Alice In Chains negli episodi più intimisti. “Words Of Wisdom” apre
(Napalm/Audioglobe) Gli Arkona sono una istituzione del pagan metal, una delle ultime sopravvissute: ci hanno messo parecchio a farsi notare in Europa occidentale, ma si meritano sicuramente il contratto con la Napalm, la pubblicazione di live,
(Eisenwald) Secondo album per i Francesi Aurvandil, attivi dal 2006 e autori di diversi EP e split. Il nome della band trae origine dalla mitologia nordica: Aurvandil era un gigante trasportato in una cesta da Thor attraverso i fiumi ghiacciati di Elivagar e sposo della
(Selfmadegod Records) A sei anni dal primo lavoro, i polacchi Ass To Mouth ofrono una nuova bordata di estremismo a confine tra il brutal, il grindcore e il crust. Personalmente credo la band si avvicini leggermente di più verso il brutal, nonostante le forti dosi di crust, comunque sia è un tipo di peso e
(Peaceville Rec.) La storia degli Autopsy inizia nel 1987 e non sarò io a riassumervela, andatevi pure ad informare su quella che è una delle band più significative, in termini di resa e contributi, nel death metal. “Tourniquets, Hacksaws & Graves” era atteso ed io ci avrei scommesso dei soldi
(Listenable Records) Forti di una ultra ventennale carriera (sono attivi dal 1988), tornano i veterani Acheron, tra i prime movers della scena death metal floridiana, con esperienze live con bands del calibro di Death, Morbid Angel, Immolation, Nocturnus. Questo nuovo album li vede percorrere, imperterriti e coerenti, gli stilemi che hanno caratterizzato tutta la
(Sliptrick Records) Ricordo a grandi linee il comunicato stampa che annunciava questa band uralo-siberiana. Nata da una formazione nota in patria, i Всполох (cioè Vspolokh), anche questa nuova realtà si rifà al metal anni ’80. Gli Antipathia sono un concentrato di cose appunto heavy metal, ma anche
(Dark Essence Records) Una band mostruosa, come la copertina, come le intenzioni che sa portare avanti. Mostruosa come la sua musica. Svedesi, nati grazie a elementi di Vinterland e Maze Of Torment, piantano in questo CD un ammasso di riff, ritmi e voci che spaziano dal black metal al crust, ma fondendo
(PRC Music) Un growl possente, poderoso, letale echeggia dal Cile. Death e black si fondono in trentacinque minuti di perversione sonora, profanazione spirituale, massacro carnale. Otto letali tracce dove odio e occultismo vengono celebrati con inaudita violenza ed irresistibile energia. Questo debutto apre con “Shamhamphorash”, inquietudine
(Pitch Black) Presentati dall’etichetta come la più longeva delle band cipriote, gli Armageddon hanno effettivamente una storia di quasi 30 anni, ma questo è solamente il loro debut full-length. E si sente bene che la formazione
(Autoproduzione) Gli esordienti April Weeps ci scrivono dalla Slovacchia e noi di MetalHead siamo ben felici di recensire il loro interessante debut di prog/death metal. Anzitutto una menzione speciale per il booklet:
(High Roller Records) Otto minuti in compagnia degli svedesi Ambush e del loro old school heavy metal: questo singolo distribuito dalla High Roller Records nelle classiche 500 copie (150 nere e 350 bianche) va dritto verso i defenders più incalliti.
(Autoproduzione / Cave Canem DIY) Per realizzare un album come “Batracomiomachia” occorrevano diverse cose. Di certo era necessario che a farlo fossero gli Autoblastindog, questo è ovvio, ma era pur necessario metterci dentro elettronica, grindcore, hardcore, sicuramente il crust, noise, inventiva e follia.
(Moribund) Copertina stupenda che introduce ad un album complicato. Un album impegnativo. Il suo ascolto conduce attraverso diversi scenari: black, black atmosferico, gotico, dark, riflessivo. Su quasi un’ora di musica, gli Italiani riescono a costruire un panorama intenso, pieno di sofferenza, malinconia,
(PRC Music) Li ascoltai all’epoca di “Martyr” (
(Horror Pain Gore Death Prod.) Provate ad immaginare la fusione tra D.R.I., M.O.D., GG Allin, A.C., rinforzatela con il crossover, una manciata di Discharge e tanto caos. Abserdo è il nome di questa lega speciale fatta di cose certamente non nuove ma dannatamente seducenti per il loro grado infinito di pazzia, di estrema sintesi
(Autoproduzione) Un impasto sonoro di metalcore, groove metal e mathcore cinto da una sottile vena di progressive. Blast beat lanciati a mille all’ora e un cantato che dissemina odio e pathos ovunque. Gli Acts Of Tragedy sono il prodotto delle moderne tendenze del metal. Riff robusti e fragorosi (un po’ Pantera
(Pure Steel Records) Chi non conosce la Strana Officina si alzi e se ne vada, non ho tempo da perdere con voi; a tutti gli altri non devo certo presentare “Bud” Ancillotti, uno dei più grandi cantanti heavy metal italiani di sempre. Forse prendendo proprio spunto dalla rinascita della Strana,
(Inverse Records) Settimo album nella lunga e tormentata carriera della band finlandese. Line up confusa, scambi di strumenti musicali, tanto che in questo nuovo lavoro il chitarrista Thasmorg si occupa di voce (come al debutto) e basso. Un album certamente non rivoluzionario, ma carico di atmosfera, energia, potenza e
(Roadcrew Records) I Vestal Claret si prestano a questo split con gli Albatross. I secondi sono dell’India e si concedono un power/heavy metal molto tosto, robusto. Chitarre rocciose e possenti e una lieve sfumatura primi Nevermore, anche grazie ad una voce imponente e abbastanza versatile. Quattro pezzi (uno è una specie di intro)
(Mortis Humanae Productions) Sono sinceramente rimasto colpito dagli Azziard. Ho preso ad ascoltare “Vesanie” senza conoscere nulla di questa band francese (sono della regione parigina). L’album mi ha impressionato per la sua versatile maturità nel proporre tratti black metal e blackened death metal, in
(Iron Bonehead) Questo album è uscito un anno dopo il precedente. “Denouement” (
(Pesanta Urfolk) Qui si parla di Sludge/doom, con una interessante componente drone. Se ne parla unendo due realtà infernali, underground, provenienti dagli Stati Uniti. L’unione da origine ad uno split, un vinile, che su un lato offre tre pezzi degli Hell, originari dell’Oregon. Dall’altra
(Code666) Incrocio perverso di sonorità mediterranee, nordiche ed alternative per creare una nuova direzione del black metal. Sono greci e sono al secondo album, il quale è pieno di rabbia, violenza, perversione specialmente nell’intelligente abbinamento di sonorità inquietanti e deviate. Oltre un’ora
(Bakerteam Records) Quando esce un disco symphonic power metal sono sempre contento, perché significa che il mio genere preferito non è ancora morto. Quando poi questo disco è anche bello… beh, che posso chiedere di più? Gli esordienti Astral Domine, di Tivoli, hanno confezionato davvero un signor debut,
(Steamhammer / SPV) Con ancora in testa il fantastico “Circle Of The Oath” di meno di due anni fa, e quando ancora mi riservo delle serate con un bicchiere di Jack con ghiaccio, davanti allo schermo mentre sparo a volume offensivo lo stupendo DVD “Live On Fire”, Sua altezza Axel Rudi Pell torna con un altro maledettissimo disco, un’altra ora (senza le bonus tracks!) di musica vera,
(Inverse records) Aleksi Susi dei finlandesi 2 Wolves ha deciso di avviare un progetto solista. Un progetto orientato al metal industriale. Per iniziare un video ed un singolo intitolato “Non-Stop Non-Stop”. Risultato? Accattivante! Se vi piace un sound che integra nel metallo e nell’industriale delle componenti vagamente tecno, il tutto in una atmosfera di una oscurità assoluta, allora
(Purodium Rekords) Ars Diavoli, Portogallo, one man band. Torna. Fedele al suo black metal sperimentale, ambientale, propone un EP con due pezzi che trasudano oscure emozioni, profondo viaggi mentali attraverso un percorso tetro e mortale. Tredici minuti di infinità sonora, di esperienza sonora, dove Vilkacis si lascia andare a teorie di arpeggi acustici, accordi distorti e dissonanti.
(Autoproduzione) [