ARJEN ANTHONY LUCASSEN’S STAR ONE – “Revel In Time”

(InsideOut Music) Ci sono due modi complementari per affrontare la musica di Arjen Lucassen. Il primo, quello facile, consiste nell’ignorare ogni retroscena e godersi solo la musica… la quale è sempre di pregiata fattura, sempre grandiosa, ricca di artisti fenomenali… qualsiasi sia la manifestazione delle molteplici personalità artistiche che Arjen mette in scena, ovvero Star One, Ayreon, Guilt Machine… o il suo progetto ‘solista’… quello dove lui diventa Mr.L. (altro…)



(Season Of Mist) Due anni dopo il quinto album “Phylogenesis” i californiani Abysmal Dawn pubblicano un EP contenente quattro pezzi. La maestria degli Abysmal Dawn si palesa senza smagliature di stile e il lor 

(Ad Noctem Records) Gli Alkemy sono l’esempio di cosa può offrire/offrirci la nostra penisola in fatto di metal tecnico. Questo EP rappresenta un po’ l’apice della loro discografia, con sei pezzi davvero convincenti, tecnicamente ineccepibili, pregni di quella rabbia e aggressività che molti gruppi navigati sembrano aver perso ormai da molto tempo. 
(Southern Lord Recordings) L’organista svedese dopo l’ultimo album “All Thoughts Fly” (
(Ripple Music) L’etichetta californiana Ripple Music presenta un tributo ai Blue Öyster Cult costellato da contributi di tutto rispetto. Ideato inizialmente dal batterista dei Poison Idea Steve Hanford e da Ian Watts di Ape Machine, questo tribute incassa la partecipazione di
(Osmose Productions) Una dose composta da quattro pezzi per circa 26’ totali, sono il limite massimo per riuscire a sopravvivere a questa apocalisse intitolata 
(Massacre Records) “Todessehnsucht” è il secondo album degli Atrocity pubblicato nel 1992, l’EP in questione propone quattro versioni demo 

(Purity Through Fire) Al debutto per l’etichetta tedesca specializzata in musica estrema, il duo svedese in questione non lascia molto spazio a interpretazioni musicali di sorta alcuna:
(Spirit Of Unicorn Music) Musicista, regista, sceneggiatore e scrittore, quante cose fa nella sua vita Alan Simon? Tante, tantissime. Il cinquantasettenne bretone, è nato a Nantes, è un artista di grandi vedute e come musicista è titolare di una nutrita discografia. In essa spunta il ‘progetto Excalibur’, infatti come da titolo questo è 
(Sleeping Church Records) Attivi sin dal 2007 e recentemente riformatisi, gli Atolah hanno saggiamente deciso di ristampare i loro primi due EP, riprendendo integralmente il titolo del loro secondo lavoro, targato 2012.
(Nomad Snakepit Productions) Gradevole questa ristampa da parte della Nomad Snakepit Productions. Originariamente pubblicato nel 1995 dalla Cogumelo Records, nota per avere pubblicato i primi lavori dei 







(Metal Blade Records) Sono passati ben nove anni dall’ottimo predecessore di “God Ends Here”, ma niente sembra aver scalfito la potenza e la rabbia degli Aeon.
(Black Lion Records) Il rischio di ogni progetto portato avanti da una sola mente artistica è quello di rendere giocoforza il prodotto che ne esce troppo personale.
(Diamonds Prod.) Settimo album per gli italiani Athlantis, forti di una line up in parte riconfermata, in parte rinnovata. La novità più corposa è l’ingresso di Stancioiu dietro le pelli, giusto per dare un rinforzo bello pesante alla parte power dei nostri (come se ne avessero avuto bisogno…).
(Vault of Dried Bones) Di sicuro non possiamo dire che gli Azothyst badino ai fronzoli. Il loro black è diretto come un pugno, forsennato e irrequieto come solo la musica estrema sa fare.
(Ukem Records) La black metal band inglese Abdicatrix debutta con il suo primo album, pubblicato con la conterranea Ukem. Abdicatrix manifestano il black metal della cosiddetta ‘seconda ondata’, dunque qualcosa che ha molti influssi melodici di natura epica e presi a prestito però dalla prima, vera e classica 