HUMMANO – “Genocide”
(Blood Fire Death) Ammetto che l’ascolto di “Genocide” mi ha lasciato addosso una sensazione di indecisione: da un lato non posso negare che il deathcore proposto dai madrileni Hummano (altro…)
(Blood Fire Death) Ammetto che l’ascolto di “Genocide” mi ha lasciato addosso una sensazione di indecisione: da un lato non posso negare che il deathcore proposto dai madrileni Hummano (altro…)
(Iron Bonehead) Gli svedesi Heavydeath sono in circolazione dal 2013 e hanno sfornato una valanga di demo, EP e singoli… e con questo lavoro giungono al secondo album (qui la recensione del primo). Infettano l’ambiente con un death- (altro…)
(Inside Out Music) Steve Hackett non ha certo bisogno di presentazioni. In quarantasette anni di carriera, tra album solisti ed incisi con i Genesis, il chitarrista inglese ha scritto pagine fondamentali in ambito progressive rock. “The Night Siren”, (altro…)
(Century Media) Quarto album per gli statunitensi Havok, band che insieme a Warbringer, Municipal Waste, Gama Bomb ed altre giovani formazioni, ha contribuito a riportare in alto il thrash metal old school, destando nuovamente (altro…)
(Symbol Of Domination) Gli ucraini Apotheosis Of War hanno scelto una linea di pensiero tanto precisa quanto semplice: death/black aggressivo senza remore o riguardo alcuno nei confronti dell’umanità. Non c’è molto da filosofeggiare attorno a questa scelta, il risultato (altro…)
(Dragonheart Records) Ho accolto con vero e proprio entusiasmo la notizia che gli Holy Martyr stavano per pubblicare un nuovo disco: ritengo la band sarda una istituzione mitologica dell’heavy metal tricolore, e i loro tre precedenti full-“length”, (altro…)
(EMP Label Group) Giunge al terzo capitolo il cammino degli americani Heaven Below, un terzo capitolo esplosivo, energetico, melodico e dotato di guests molto prestigiosi. Infatti non solo troviamo (altro…)
(Cold Smoke) Debutto discografico per Hey Satan, terzetto svizzero dedito ad un heavy rock di stampo settantiano, ma con una forte matrice stoner. La band elvetica mescola sapientemente (altro…)

(BBHells Records) Debut album per Hidden Dream, band umbra attiva dal 2004, inizialmente dedita ad un hard rock, per spostarsi con il tempo verso sonorità vicine all’heavy metal classico, con influenze progressive. Mi dispiace dire che (altro…)
(Hells Headbangers) Negli ultimi trent’anni mr Killjoy ne ha fondati di gruppi. Basta nominare i Necrophagia e Wuldulak per scatenare le più svariate fantasie su come possa suonare un suo nuovo progetto. Qui il signorino si cimenta ancora alla voce, tanto per (altro…)
(SOM – Underground Activists) Già con il precedente “Peste” avevo lodato questi italiani, ma qui mi sembra che si vada di bene in meglio. Con “Mass Grave” i suoni sono diventati più personali e addirittura più pesanti. Il combo si (altro…)
(Svart Records) Il duo finlandese che qui conosciamo con il nome “Hymn” è attivo da circa un lustro, ma dopo un EP omonimo di debutto questo è a tutti gli effetti il loro primo album completo. Ebbene, la lunga intro potrebbe fuorviare, in quanto sembrerebbe una (altro…)
(Autoproduzione) Ben singolare, l’ep di esordio dei russi (ma loro dicono esplicitamente ‘della Crimea’) Heater Wasteland: quattro brani strumentali medieval/folk (o, per dirla con le loro parole, ‘Heretical Folk Art’) suonati da una formazione che vanta tre bassisti ma nessun chitarrista. (altro…)
(Blood Fire Death/No Humano Records) Sono rimasto piuttosto stupito nel vedere un album come “Exile” uscire per la spagnola Blood Fire Death, etichetta dedita di solito a sonorità moderne, come metalcore, math, djent e deathcore. In (altro…)
(autoproduzione) Gli Hellcowboys non vi offrono alcunché di nuovo, ma sappiate che ogni loro suono e nota costituiscono delle canzoni sinceramente robuste, toste e che fanno (altro…)
(Art Gates Records) “Punched By Millions Hit By None” aveva già dato modo ai più di esprimersi in maniera lusinghiera verso questa formazione ligure. “From Ashes to Light” è un album che prevede un hard rock che a più riprese espone un (altro…)
(code666) Band nuova. Inglese. Black metal, che tra le altre cose cerca di coprire il buco lasciato dallo scioglimento degli Agalloch. La opener (dopo l’intro) è pazzesca: tecnica, violenta, piena di cambi, atmosferica.. (altro…)
(Symbol Of Domination) Questo gruppo panamense ha scelto la formula dell’EP come debutto, una scelta oculata e precisa per far sentire il proprio suono e le (altro…)
(Hotpot! Recordings/ W13 Distribution) Molto interessante questo primo full length di Heller Schein, formazione bolognese dal sound eclettico e multi sfaccettato. È infatti impresa ardua catalogare in un unico genere questo “Sonic Clash Warning”, ricco com’è di svariate
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(Symbol Of Domination) Sei tracce per tre bellissime realtà Black greche, quasi a fotografare una scena musicale nella sua componente più genuina, ossia quella Underground. I Dizziness (altro…)
(Ván Records) Proprio non capisco cos c’entri la copertina col contenuto, ma vabbè… i gusti son gusti in fin dei conti. Almeno questi tedeschi hanno le idee chiare e sbandierano, alla soglia dei vent’anni di carriera, il proprio ‘niente compromessi, solo (altro…)
(Moribund Records) Pur uscendo a ben tre anni di distanza dall’ultimo cd in studio, questo EP è piuttosto scarsetto a livello di contenuti. Le tre tracce audio sono piuttosto povere: una (altro…)
(Satanath Records) Gli Helleborus arrivano al debutto discografico dopo una serie di singoli pubblicati l’anno scorso. Gli americani sono nati da una costola dei connazionali Execration, essendo il duo una coppia di ex membri del combo (altro…)

(Mighty Music) Fra i tanti progetti che coinvolgono Göran Edman, il cantante di “Eclipse” di Malmsteen, ci sono anche gli Headless, band abruzzese con una lunga carriera alle spalle: questo è il loro terzo album, ma il primo risale addirittura al 1998. Nove i brani (altro…)
(Revalve Records) Dopo una buona prova del 2012 i catanesi Hypersonic ci riprovano. E quanto fatto di buono in passato viene qui ripreso e in parte amplificato, portando la formazione ad un livello decisamente alto per lo standard a cui si è abituati per questo genere di musica. Ecco (altro…)
(Black Tears) Full length di debutto per Hastur, band ligure in circolazione sin dal 1993, con all’attivo l’EP “Dance Macabre” risalente al 1996. Durante tutti questi anni, la band è passata attraverso mille peripezie, tra cambi di line up (tra i membri del passato (altro…)
(Dark Essence/Season of Mist) Strana uscita questa. Le tre trace degli Hades Almighty son già state recensite dal sottoscritto (recensione qui) per cui non mi dilungo oltre, anche perché non sono brani risuonati o rimasterizzati. No, concentriamoci sulle due tracce (altro…)
(earMusic) Con le dovute differenze, ho sempre considerato Kai hansen una sorta di Dave Mustaine del power metal tedesco. Entrambi i musicisti hanno, infatti contribuito a creare le coordinate di uno stile musicale (il power metal tedesco Kai, (altro…)
(Napalm Records) Album X! Anno XX! I mitici eroi svedesi sono veramente stati costruiti per durare, arrivando forti come l’acciaio al ventennale di carriera, al decimo full length! Ed io, a due anni dal precedente “(r)Evolution”, mi trovo a formulare gli stessi pensieri: (altro…)
(Inverse Records) Davvero interessante questo full length di debutto dei finlandesi The Hypothesis, formazione scandinava in circolazione dal 2009, con una buona esperienza live, avendo diviso il palco con nomi famosi come Swallow The Sun e Scar Symmetry. La proposta (altro…)
(Dark Essence Records) Continua il percorso assurdo dei greci Hail Spirit Noir, che migrano dall’ottima code666 verso il regno estremo della Dark Essence Records. “Oi Magoi”, uscito due anni fa, riscriveva regole, cancellava regole, cambiava schemi e forme di pensiero, alterando qualsiasi tipo di percezione. “Mayhem In Blue” va (altro…)
(Qua’Rock Rec.) Prima volta che mi capita di non sentire l’italianità in un gruppo. Non lo reputo un difetto, sia chiaro, anzi. Il suono degli Haniwa mi è risultato subito fresco e piacevole, pure personale. Il genere? Tutti e nessuno, nel senso che vi ho riconosciuto moltissime (altro…)
(The Spew Records) EP di debutto per Horror Department, band fondata dai fratelli Matteo e Simone Rendina, conosciuti nella scena estrema tricolore per la militanza in formazioni come Mortuary drape, Horrid e Necroflesh. Appassionati di death metal old school, i due fratelli reclutano (altro…)
(Qua’ Rock Rec.) Sono passati un paio di mesi da quando ho avuto modo di recensire “Metamorphosis”, demo risalente al 1987 da parte degli Hyaena, band tricolore che vede in formazione l’ex Death SS Ross Lukather ed il poliedrico axe man Gabriele Bellini, unici membri (altro…)
(I, Voidhanger Records) Inclassificabili! Per quanto io possa tentare di confinare gli Howls Of Ebb in un genere, mi rendo conto quanto questo mio tentativo sia inutile. C’è poco da fare: la band statunitense è talmente geniale da non poter essere (altro…)