MANDRAGORA SCREAM – “Nothing But The Best” (Compilation)
(Music For The Masses / Egea Music) Sono nove anni senza un nuovo album per i MandragorA ScreaM, nonostante nel mentre abbiano pubblicato qualcosa. Da oltre venti anni sulla scena, Morgan Lacroix e Therry Horn pubblicano un ‘best of’ contenente anche tre nuovi pezzi, i quali i finiranno nell’atteso nuovo full length (altro…)
(Pelagic Records) Le fasi più intrepide, i crescendo più ispirati e le atmosfere sature di un pathos struggente ricordano quelle dei Godspeed You! Black Emperor o comunque quello di un canonico canovaccio alternative-post rock. Gli spunti di elettronica ed ambient, anche dal senso arcano come i Tangerine Dream tipo 

(Pure Steel Records) Accanto al primo EP di questi svedesi, “Master Of Evil”, la Pure Steel rimette sul mercato anche il full-length di debutto dei Mindless Sinner, datato 1986 e incorniciato da una copertina che definire kitsch sarebbe riduttivo.
(Pure Steel Records) Gli svedesi Mindless Sinner avevano fatto a tempo a pubblicare il proprio nuovo disco, “
(Rockshots Records) Se il debut 
(Xtreem Music) Thrash metal dal Perù… e che thrash! I Maze Of Terror tornano con un nuovo album cinque anni dopo il precedente “Ready To Kill”. Il loro suono non è cambiato di una virgola: sporco, grezzo, veloce e con quel che di ‘tecnologico’ e tecnico che li contraddistingue dalle altre proposte musicali.
(Mentalist Records/Pride & Joy Music) Dopo il debut ‘bello ma non bellissimo’ (
(Qua’ Rock Records) “From Another World Pt.1” è stato pubblicato nel 2017 sempre da Qua’ Rock Records (
(Autoproduzione) Ecco una cosa che non si vede tutti i giorni… vi presento il compositore finlandese Antti Martikainen, che nella sua breve carriera (iniziata nel 2013) ha composto qualcosa come 15 album (!), la maggior parte di soundtrack music strumentale dai toni epic/power.
(Staring into Darkness) MC con fine promozionale, questo split, che vede succedersi ben tre realtà musicali (anche se qui si va a recensire il file digitale). Bando alle ciance allora, e sotto con il primo gruppo. Gli italiani Malvento, una solida realtà napoletana che ha un paio di decenni di attività e ben quattro album alle spalle e una valanga tra demo e singoli, come ogni buona black metal band che si rispetti. 
(RFL Records) Military power metal! Non chiamateli la risposta del South Dakota ai Sabaton, perché i March in Arms hanno in comune con gli svedesi soltanto le tematiche guerresche; per il resto, la band 



(Autoproduzione) Dopo il debut del 2018 (

(Pulverised Records) Nuova proposta di devastazione e morte da parte della Pulverised Records che presenta una band ungherese creata da elementi di Gravecrusher e Mörbid Carnage. I Molis Sepulcrum si votano alle tipiche distorsioni del death metal svedese di trent’anni fa, come Grave e Dismember, oltre a qualche spunto statunitense quanto europeo. Sei pezzi con ritmiche 
(Ipecac Recordings) Pubblicato alla fine dello scorso anno “The Raging Wrath of The Easter Bunny Demo” ora i Mr. Bungle di Mike Patton, Dave Lombardo, Scott Ian, Trey Spurance e Trevor Dunn pubblicano un live nei formati audio e video (tra i quali anche in VHS) disponibili insieme. Nel giorno di Halloween dello scorso anno la band ha tenuto un show in streaming, il cui
(Avantgarde Music) In questa redazione vige una buona reputazione riguardo a Mesarthim (ne abbiamo scritto
(Relics from the Crypt) Seconda ristampa, dopo il debut “Bursting Out (The Beast Became Human)”, per gli heavy/speed metallers MP, ovvero Metal Priests: il loro secondo album è di molto superiore al debut, per quanto si mantenga senza brillare nei tipici canoni dell’epoca (è del 1987) e del genere.
(Relics from the Crypt) Il ritorno sul mercato dei primi due dischi dei tedeschi MP, cioè Metal Priests (qui ci occupiamo proprio del debut, del 1986) mi fa porre ancora una volta la fatidica domanda: ma c’è davvero di aprire tutti, ma proprio tutti, i cassetti dell’underground, per mostrarne il contenuto alle nuove generazioni?
(Napalm Records) In attesa che il disastro pandemico sia un ricordo, alcune band e musicisti nel mentre si sono dati da fare. I Monster Magnet hanno scelto di pubblicare un album di cover, dopo l’ultimo lavoro in studio intitolato “Mindfucker” e pubblicato nel 2018. “A Better Dystopia” comprende tredici pezzi, contando anche la bonus track
(Ripple Music) Dalla Svezia, puro doom, assoluto stoner. Musica fuzzy, dentro un alone etereo ma potente, sferzante, musica ricca di una melodia deliziosamente rozza, coperta di polvere. I Moon Coven, in circolazione da quasi un decennio, danno finalmente seguito al debutto omonimo ormai vecchio di cinque anni, ribadendo di restare fedeli alla linea, al classico, spingendo sulla creatività e gli arrangiamenti piuttosto che andando a cercare nuove strade, spesso incompatibili con questo genere.
(Personal Records) Durante la pandemia i Majestic Downfall hanno registrato il loro sesto album. I primi due, cioè “Temple of Guilt” e “The Blood Dance”, rispettivamente pubblicati nel 2009 e nel 2011, che misero in chiaro le tendenze doom metal della band, sono stati pubblicati dalla nostra connazionale 
(Black Lion Records) E chi lo sa cosa scatta nella testa di un recensore quando va ad ascoltare un nuovo album da valutare. Nel mio caso, ma penso la cosa sia comune, vado a mente libera per associazioni che automaticamente si prendono il loro spazio nella testa. 
