Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
UNCANNY REALITY – “Plague of Ignorance”
(Blackened Death Records) Pura devastazione. Una immensa ondata di violenza priva di qualsivoglia pietà, rispetto o forma di luce. One man band, roba tipicamente strana. Inglese, provenienza ricca di palesi esempi di totale depravazione. Infine progetto diretto e (altro…)
(Napalm Rec.) Combo brasiliano, punto e basta. Sono donne, suonano un thrash serrato e sono in giro da pochi. Sono brasiliane e la loro provenienza la si intuisce da subito, già dall’attacco di
(Nuclear War Now!) Mini EP di quattro pezzi per Necrosic, band che vanta tra le proprie fila nientemeno che Eric Cutler, chitarrista dei deathsters Autopsy. Il sound di “Putrid Decimation” non si discosta di molto da quello della band madre di Eric. O perlomeno, il
(Greyhaze Records) La Greyhaze Records pubblica nella versione CD questa raccolta che alcuni mesi fa ha visto la luce nella versione vinile, ma pubblicata da altra etichetta. Protagonisti i gloriosi Sarcófago, band brasiliana autrice di un black-death
(Psychout Records) A distanza di un anno dal precedente “Honk Machine”, tornano gli Imperial State Electric, band svedese capitanata dall’ex Entombed/Hellacopters Nicke Andersson, con questo quinto album che conferma la svolta stilistica intrapresa con il
(autoproduzione) Nel dicembre del 2015 arrivò in redazione un comunicato stampa che segnalava lo streaming dell’album “The Crossing” (
(Scarlet Records) Ho lasciato i Theatres Des Vampires a quattro anni fa con un EP, “Cult Of Lahmia”, che quasi era un album completo, per complessità e struttura. E devo dire che da loro fan li ho apprezzati davvero molto fino a “Nightbreed Of Macabria”. Poi il loro suono ha preso
(Blood Fire Death) Nutro grande stima per la Blood Fire Death, etichetta spagnola dedita a produrre e distribuire artisti facenti parte della scena locale. Nonostante spesso i generi trattati non siano i miei preferiti, devo riconoscere la buona qualità delle bands sotto
(Pure Steel Publishing) Il quinto album degli svizzeri Distant Past, quella specie di reincarnazione parallela degli Emerald di cui ho già parlato
(Oblivion/SPV) Ben ventun anni sono passati dal debutto discografico dei Lacrimas Profundere, che con regolarità germanica hanno sfornato una album ogni due/tre anni. Siamo arrivati all’undicesima fatica in studio con un gruppo che ha passato in rassegna vari generi
(Adulruna Records) L’intro di “Identity” è un miscuglio di suoni sintetici e manipolati, figli della tecnologia impazzita del ventunesimo secolo. Poi il botto con “Saint Of Zion”, con probabili riferimenti a Matrix ed il suo universo (vi ricorda qualcosa la copertina?). L’album
(Ghostrecord Label e altri) Trevigiani, nati nel 1998, soggetti nel tempo a diversi e fisiologici cambi di formazione, i Welkin agli albori componevano canzoni dal retaggio heavy e power. L’iniziale “Turn to Me” ricalca proprio un power prima maniera, sia
(Dissociated Records) Divagazioni elettroniche oscure dalla fredda Islanda. Dulvitund è il progetto di una sola mente, quella di Þórir Óskar Björnsson il quale arriva al suo secondo lavoro, alla seconda manifestazione di decadenza, oscurità, depressione e contrasto interiore. Un EP… su
(autoproduzione) Giovane band romana con la capacità di spaziare da canzoni ricche di adrenalina ad altre con toni morbidi. Il sound è ancora acerbo, nonostante poi la formazione sappia sviluppare canzoni che fanno subito presa. Le chitarre tirano fuori dei riff
(earMusic) Francamente viene difficile scrivere dei Marillion e non perché in questo territorio del web si scrive quasi esclusivamente di metal, mentre la band britannica rientra invece in un filone nettamente rock, caratterizzato dalle diciture art, AOR e anche
(Autoproduzione) Gran bel lavoro questo “Nemesis”, primo full length dei Bloodred, progetto nato dalla mente del poli strumentista tedesco Ron Merz, che nel disco suona chitarra, basso e si occupa delle parti vocali. Alla batteria troviamo, invece Joris Nijenhuis, drummer di Atrocity e
(Cave Canum DIY) Potrebbe essere piuttosto evidente come certe band percorrano le linee strutturali dei pezzi di questo album. Sicuramente sono tutte influenze accumulate nella testa de musicisti che formano i Devil Drone e che li hanno educati a un sound
(Street Symphonies Records) Bentornati Easy Trigger. Anzi bentornato Caste, chitarrista e membro stabile della band, punto di connessione tra il precedente album e questo nuovo lavoro. La band in questi quattro anni è passata attraverso tante vicende: cambi di line up vari, tour,
(Napalm Rec.) Ciò che fa discutere degli Alter Bridge è il fatto che li si consideri spesso una band metal, quando poi di metal in loro ce n’è, ma in una certa percentuale. Negli Alter Bridge la musica è un insieme di elementi, il metal è uno di questi, come
(AFM Records) Diabolica è sicuramente l’aggettivo giusto per descrivere la forza che muove il mastermind Dushan Petrossi: instancabile, con i suoi Iron Mask, con i suoi Magic Kingdom… due entità diverse ma provenienti dalla sua stessa mente… anch’essa definibile
(Logic(il)logic Records) Energia devastante. Un muro del suono che cade addosso all’ascoltatore con un fragore micidiale. Tornano dopo quattro anni gli italiani Motorfingers: completamente rinnovati rispetto a “Black Mirror”, uscito nel 2012, in quanto in line up c’è un nuovo bassista e,
(Logic(il)logic Records) Debut album per Final Solution, formazione bresciana nata nel 2011, con già una discreta esperienza dal vivo. Inizialmente dediti ad un death metal melodico di stampo scandinavo, dopo la trafila di concerti e cambi di line up, la band si ritrova poco prima
(Century Media) I Coroner si sciolsero nel 1996. La band di “R.I.P.”, “Punishement for Deacdence”, “No More Color” e “Mental Vortex” si fermò dopo la pubblicazione di “Grin”, un lavoro che andava oltre il rinomato e stilistico thrash tecnico. I tre svizzeri si riunirono poi nel 2010 per dei concerti, ma
(Logic(il)logic Records) Tornano i Badmotorfinger che già ascoltammo con il potente “It’s Not The End” del 2013 (recensione qui https://www.metalhead.it/?p=20551). Ed è proprio da quell’album che ha origine la pubblicazione dell’EP “Heroes”: infatti c’è stato un avvicendamento
(Ghostrecord Label / Believe / Code7) Il trio grunge toscano Ru Fus è nato sotto la spinta di Emiliano “Ru Fus” Valente (Reverberati, Zen Circus ecc.), completatosi poi con Giacomo Bracaloni, voce e violoncello, e Raffaello
(Agonia Records) Gli Usurpress sono una vecchia conoscenza per Metalhead e il sottoscritto. Il precedente secondo album “Ordained” (
(Nuclear Blast) Ritornano gli olandesi Epica, dopo due anni dallo stupendo “The Quantum Enigma”, con un album che si discosta in parte dallo stile magniloquente e pomposo che caratterizzava il precedente. “The Holographic Principle” mantiene, infatti tutte le caratteristiche
(Autoproduzione) Ero curioso di vedere il nuovo corso dei Teodasia, dopo l’entrata in line up del singer Giacomo Voli. Il maxi EP “Reloaded” aveva lasciato alcune indicazioni sulla svolta stilistica della band, ma si trattava pur sempre di una raccolta di brani per la maggior parte già editi,
(Nuclear Blast) Nel 1970 il mitico Hunter S. Thompson si mise in politica per diventare sceriffo di una città nella quale tutto doveva diventare hippie e con droghe libere. Tra le altre cose Hunter voleva cambiare il nome di quella città, Aspen, in “Fat City”. Perse le elezioni… ma questa è un’altra storia…
(Sleazy Rider) Il sottoscritto ha sempre nutrito una grande stima per questa band, sin dai tempi di “Passage to Arcturo” del 1991 e dei demo di quel periodo. Nonostante poi la band iniziò a pubblicare demo tape già
(Compañeros de Tumba Records) Terzo album per Mortsubite, band spagnola dedita ad un deathcore con influenze death melodico e canzoni cantate in lingua madre. Il concept dell’album è piuttosto affascinante, e ruota attorno al tema del tempo, visto come una limitazione, al fatto che
(Nuvi Records) A seguito di una riflessione su un tema conduttore per un album, i Burn After Me hanno scelto quello della “Divina Commedia”. L’origine della scelta arriva dal fatto che la band era intenzionata a descrivere l’uomo
(Inner Wound) Debutto power/gothic per i newyorkesi Midnight eternal: una band che onestamente non sembra avere moltissimo da dire al mercato, e con una cantante, Raine Hilai, che ha una voce forse un po’ troppo affettata e artefatta per convincere l’ascoltatore.
(Vic Records) Una compilation dei Pestilence merita attenzione, soprattutto se include materiale difficile da reperire (più o meno, oggi con internet si trova tanto) e versioni embrionali
(NoiseArt Records) Per i fanatici del power metal, i tedeschi Winterstorm Sono una formazione degna di interesse: senza mai aver prodotto capolavori, questi ragazzi di Bayreuth possono facilmente intercettare la fetta dei fan più tradizionalisti,