KARNON – “Le Temps Sombre” (EP)
(Autoproduzione) Il feroce cervide in copertina apre con il suo rantolo inquietante un EP che è tutta una sorpresa. I francesi Karnon fruttano a dovere questo EP autoprodotto di debutto per quattro tracce molto curate nella (altro…)
(Minotauro Records) Un po’ stoner, un po’ rock, un po’ doom… decisamente un sound occulto di matrice italica, quel sound caratteristico, potente, perverso che rende e ha reso grandi nomi come Death SS, Paul Chain o Abysmal Grief. Oscurità, fumo, nebbia, luci provenienti
(Infernö Records) Debut album per Phrenetix, band Lituana attiva dal 2013 e dedita ad un thrash metal decisamente ancorato ai gloriosi anni ’80. Gli otto brani che costituiscono questo lavoro, scorrono molto
(Century Media) Riassumo in odo frettoloso e sintetico l’identità di questa band progressive, per chi non la conoscesse. Negli Headspace vi suona Adam Wakeman, tastierista figlio del celebre Rick, tastierista degli Yes. Adam è anche stato il tastierista di Ozzy Osbourne e in alcune occasioni nei Black Sabbath.
(Listenable) Apertura che lascia presagire una grande energia e poi ecco che lo stoner dei canadesi Black Wizard esplode veloce in “Revival”. La canzone dimostra immediatamente quanto la band sappia essere melodica e costruire qualche ritornello accattivante. La sottile vena heavy si estende
(Apathia Records) Avantgarde metal con forti tendenze post rock per il secondo disco di questa band ungherese. I titoli ed i testi nella criptica lingua madre creano un velo di mistero il quale si infittisce con le complesse trame
(Mighty Music) Tre quarti d’ora di annullamento della pietà grazie ai riff efferati di questi quattro inglesi. Blackned death è la parola chiave, ma loro sono semplicemente violenti (un po’ nello stile dei Dark Funeral) ma anche
(Mighty Music) Quando è arrivata in redazione questa release di Chris Holmes, ci sono letteralmente saltato addosso. Mio! Chris è un personaggio. Un simbolo. Una pagina essenziale
(Autoproduzione) I Kopper8 della regione parigina, sono una tosta band di thrash-crossover-stoner. Questo EP è composto da quattro canzoni ben suonate
(Blacktape) Terzo full length in tre anni per Granada, formazione Argentina dedita ad una commistione tra thrash metal tradizionale ed inserti più moderni provenienti dal groove metal, con riffs cadenzati e
(Blood Fire Death) Secondo album per Ankhar, giovane formazione proveniente dal versante Basco della Spagna, attiva dal 2012. I titoli ed i testi dei brani sono in lingua Basca, quindi non
(Debemur Morti Productions) Finlandia, freddo, gelo, black metal e viking: i violenti Draugnim (complimenti per le foto promozionali) producono poco ma bene, e per quanto in attività dal 1999 danno oggi alle stampe il loro terzo full-“length”, dall’eloquente titolo “Vulturine”.
(Morbid Shrine) Fra le poche (ma spesso buone) band pagan spagnole, come i Runic e i Northland, si fanno avanti anche i Briargh, che pubblicano oggi, su cd e cassetta, il loro terzo album. Furia pagan/black per la opener “El Llanto del Bosque”,
(UDR Music/Warner) Tenaci questi hard rockers francesi! Sono sulla scena da un decennio e questo è il loro quinto lavoro, ma è un po’ come se fosse un debutto, il salto di qualità, il
(Iron Shield Records) Senza strapparmi i capelli, ma apprezzando il risultato finale, avevo recensito
(Ván Records / Soulfood) Francamente è la prima volta che sento nominare questa band greca, credo dunque sia la prima volta che ascolto qualcosa di Tania e soci. Gli Universe217 in Metalhead figurano citati da un collega (
(Open E Music) Ogni rockstar che si rispetti deve avere nella propria discografia un live acustico. Potevano gli Steel Panther essere da meno? Assolutamente no. Solo che, vista la fama
(Non Serviam Records) Terzo lavoro per il trio svedese, ormai attivo da quasi quindici anni. Quindici anni di underground, di black puro, fedele ai canoni tradizionali, sia musicali che d’immagine. Melodici e feroci, vantano
(Revalve Records) Che forza gli Skeletoon! Questi esordienti si sono fatti le ossa come cover band degli Helloween… e direi che il sound delle zucche ha molto condizionato la loro proposta musicale. “The Curse of the Avenger” è dunque un disco, breve (forse troppo) e diretto,
(Autoprodizione) L’immagine giovanlie e sbarazzina dei canadesi Demise of the Crown lascia intuire subito che i nostri non suonano power metal ‘puro’, ma lo contaminano con le più disparate influenze nel loro debut autotitolato.
(Ulterium Records) Chi non muore si rivede, e dopo ben sei anni dall’ultimo disco “No turning back” tornano in pista i greci InnerWish, che mi colpirono positivamente con il loro album “Inner Strenght”, del 2006, uscito nientemeno che per la Limb.
(Sliptrick Records) Ecco debuttare da Bologna i goth metallers Revenience: volendo anticipare le conclusioni, trovo la loro proposta interessante ma forse non eccessivamente matura.
(Autoproduzione) Il debut dei finlandesi Sonus Corona offre circa 45’, divisi su nove brani, di classico progressive metal di taglio nordeuropeo. Intricata ma non sbalorditiva “Deliverance”;
(My Kingdom Music) Questo duo siciliano ha raggiunto uno status di grazia immenso. Ogni nuovo album è qualità e piacere dei sensi per chi lo ascolta. “V” conferma e celebra gli standard
(Autoproduzione) Era il 2006, se non vado errato, quando il progetto musicale campano Magni Animi Viri pubblicò la prima versione di “Heroes Temporis”, magniloquente opera prog/symphonic rock cantata interamente in italiano. A distanza di circa una decade,
(Autoproduzione) Dopo un paio di singoli esordiscono con un full-“length” i milanesi Virtual Symmetry: il loro ‘Message’ è vera manna dal cielo per tutti gli appassionati del prog puro degli anni ‘90, quello che ha in “Images and Words” la propria massima manifestazione.
(Century Media) Uno dei termini maggiormente usati a sproposito quando si parla di underground musicale è sicuramente “cult band”. Questa definizione dovrebbe essere
(Autoproduzione) Dalla provincia di Caserta ci arriva l’ep di debutto dei Masking the Hate (nome molto evocativo!): cinque brani che possono rientrare nell’ambito del pagan metal, ma che i nostri definiscono, con un neologismo, ‘celticore’.
(AFM) Sarò onesto: le vette di “Shadows” (recensito
(AFM) I simpatici heavy/power metallers svedesi Bloodbound danno alle stampe, naturalmente via AFM Records, questo interessante DVD+CD; la parte audio, l’unica della quale qui ci occupiamo, presenta l’intero concerto tenuto al Masters of Rock del 2015.
(Napalm Records) In attesa del nuovo disco dei Delain ci godiamo questo “Prelude” di ben 35 minuti e otto brani, quattro dei quali live. L’inizio del singolo “Suckerpunch” (che a fine EP è presente anche in versione orchestrale)
(Solitude Productions) Secondo album per i Russi Mare Infinitum, che confermano quanto di buono mostrato con il debutto “Sea Of Infinity”, migliorando ulteriormente la loro proposta. Il death/doom che ha caratterizzato l’esordio
(Nuclear Blast) Ed eccoci ancora di fronte a un live dei Sabaton… non sono certo passate ere geologiche da “World War Live”,
(Svart Records) Due anni fa “
(Nuclear Blast) Sono ormai passati sette anni – era infatti il 2009 – da quando mi trovai fra le mani, in modo del tutto casuale, “Belfast Confetti”, terzo album del chitarrista nordirlandese Ricky Warwick. E il suo mix di acoustic rock, metal e folk mi colpì così tanto che, da allora, non l’ho mai completamente perso di vista.